Ressa al centro commerciale e ristoranti chiusi, Varotti non ci sta: “Follia”

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29 novembre 2020

Amerigo Varotti (foto LucaToni)

Amerigo Varotti (foto LucaToni)

Amerigo Varotti*

PESARO – Video e articoli di giornale ci hanno fatto vedere, in questi giorni, le resse, le code e gli assembramenti di consumatori e curiosi davanti alle vetrine di qualche centro commerciale.

Code chilometriche a Roma (dove il Sindacato parla di “schiaffo in faccia alla salute pubblica”); code e ressa nei negozi specializzati di elettrodomestici e mobili a Como; ressa dappertutto in Italia per le scarpe sneakers di un noto marchio di discount.

E nessuno, in questi come negli altri centinaia di casi simili, che sia intervenuto per sanzionare, far chiudere o semplicemente regolare i flussi e le presenze. O, magari, vietare ad esempio l’inaugurazione di nuovi mega punti vendita in queste giornate. Nessuno: né Autorità né forze dell’ordine. Le stesse che magari prima delle zone rosse e arancioni (anche da noi) avevano ripreso i controlli di routine su personale, libri paga e licenze nelle poche ore di apertura consentita dei locali.

Nessuno si è mosso. E invece assistiamo ancora  allo scandalo della chiusura dei ristoranti o delle palestre.

E c’è chi nel Governo e tra i famosi ” esperti ” vaneggia circa la chiusura completa dei ristoranti per Natale e Capodanno.

Siamo veramente alla follia pura.

Se ci sono locali dove i protocolli e le regole anticontagio vengono applicate, questi sono i ristoranti che stanno sopportando da troppo  tempo l’incompetenza della politica e dei cosiddetti esperti (che poi fanno fare inaugurazioni di centri commerciali ed altro).

Rispettosi certo delle leggi e delle disposizioni ma stanchi di essere presi in giro.

Con l’ulteriore aggravante delle minacciate chiusure per le prossime festività che comporteranno danni ingenti alle imprese della ristorazione.

E se sarà così bisogna che il Governo e il Parlamento mettano mano al portafoglio rimborsando al 100 % i mancati guadagni delle imprese. Non le mance attuali.

Nel 2019 tra Natale e Capodanno gli italiani  hanno speso nei ristoranti  715 milioni di euro. Il conto è presto fatto!

Non anteponiamo l’economia alla salute ; ma se i ristoranti rispettano la normativa anti COVID è INGIUSTO L’ACCANIMENTO CONTRO QUESTA CATEGORIA.

*Direttore generale Confcommercio Pesaro e Urbino – Marche nord

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