Lavorare ai tempi del Covid: Roberta Cicchi, makeup artist, consulente d’immagine ed esperta di Armocromia

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29 novembre 2020

Noemi Murgia

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PESARO – Ci sono professionisti, di cui raramente si parla, che hanno dovuto organizzarsi per affrontare l’emergenza sanitaria e le restrizioni decise dal Governo.
Roberta Cicchi è una makeup artist e consulente d’immagine marchigiana che abbiamo deciso di intervistare per dare voce a una categoria poco rappresentata. Dopo aver studiato tecniche della moda e conservazione dei beni culturali storico-artistici, lavorando poi per musei, biblioteche e università vivendo tra le Marche e la Romagna, Roberta ha intrapreso un percorso nel mondo della moda e del beauty, formandosi presso la Ki Art Academy di Ancona e continuando a studiare e perfezionarsi. Tra gli ultimi titoli da lei conseguiti c’è quello di consulente d’immagine, personal shopper e color analyst presso l’Italian Image Institute di Rossella Migliaccio, ormai una vera star nel mondo dell’immagine, che ha tra le sue clienti Chiara Ferragni e Paola Turani.
Roberta, partiamo con l’emergenza sanitaria che dallo scorso marzo ha travolto la nostra vita. Come ha vissuto il lockdown e come  è riuscita ad organizzare il suo lavoro durante i mesi di chiusura e dopo i recenti DPCM?
“Inizialmente è stato traumatico. Venivo da un periodo lavorativo molto pieno e ricco di soddisfazioni. Avevo partecipato a fiere ed eventi, preso contatti per collaborazioni future e fatto molte consulenze. Il mio calendario era pieno fino a maggio e poi è successo quello che è successo. Come tutti, ho avuto molta paura. La mia salvezza sono stati i social. La mia piccola community mi è stata molto vicina, sostenendomi e dandomi forza. I social, soprattutto Instagram, si sono rivelati un luogo di aggregazione, anche se virtuale. Ho organizzato dirette con altre professioniste che mi hanno permesso di ampliare il mio pubblico e prendere nuovi contatti. Senza tecnologia non avrei potuto continuare a lavorare”.
Cosa le manca di più della vita di prima?
“Sicuramente gli eventi, per i rapporti che nascono in quelle occasioni. Mi mancano moltissimo. Adesso sono ricordi lontani, e non si sa quando si potranno organizzare di nuovo”.
Parliamo del suo lavoro. Ho sempre pensato che sia molto sottovalutato: molte persone ignorano quanto studio abbiano alle spalle le persone come lei. 
“La formazione è fondamentale, non si può fare la makeup artist o la consulente d’immagine senza avere una padronanza di questi mestieri, che si raggiunge solo dopo studi approfonditi e tanta pratica. C’è sempre da imparare, si studia e ci si aggiorna di continuo. Quello del makeup artist è un lavoro manuale che necessita di pratica costante. Anche il più bravo truccatore, se non toccasse un pennello per un anno, avrebbe problemi a ricominciare. Il lavoro di consulente d’immagine in un certo senso è simile a quello del truccatore, soprattutto quando si tratta di armocromia. Solo un occhio allenato riesce ad analizzare un volto, un tipo di pelle, prendendo in considerazione ogni più piccolo dettaglio. Per svolgere questi lavori occorrono anni di studio e pratica, non ci sono scorciatoie. Appena potrò riprenderò a frequentare corsi, non bisogna mai sentirsi arrivati”.
Ho idea che il lavoro di consulente d’immagine sia spesso confuso con quello di personal shopper, in realtà è ben diverso.
“Per fare la consulente d’immagine occorre avere tante competenze. Non si può consigliare uno stile senza conoscere il modo in cui si è evoluto nel tempo e senza conoscere le tendenze del momento. Oggi molte persone vedono proposte poco portabili per la maggior parte di noi, per una questione di vita quotidiana. Una delle prime nozioni che una consulente impara durante i corsi di aggiornamento sulle tendenze è che molti trend non sono applicabili alla realtà. Una professionista aiuta chi si rivolge a lei a trovare un look basato sulla propria personalità ma che abbia delle fondamenta precise. E’ essenziale che si instauri un rapporto di fiducia, il nostro lavoro richiede empatia. Seguo persone di tutte le età, per qualsiasi tipo di evento. Una volta rivolgersi ad una consulente d’immagine era appannaggio delle classi elevate, oggi non è più così. Ogni donna può occuparsi di se stessa e della sua immagine nei minimi dettagli, dalla cura della pelle alla scelta dei vestiti. Il mio lavoro è quello di ripristinare quello che c’è sempre stato, cioè tirare fuori l’immagine che una persona ha di sé ma che da sola non riesce a far emergere”.
Oggi si parla molto di armocromia, sia sui giornali che sul web. Tutte queste informazioni però possono confondere, sembra una “scienza” nuova quando in realtà si tratta di un approccio finora poco conosciuto.
“E’ vero. Per occuparsi di armocromia è necessario conoscere la teoria del colore, che si basa su antichissime teorie, e che si è evoluta nei secoli”.
Le nonne e le madri, dicendoci “questo colore ti sbatte” (chi non se lo è mai sentito dire?) in un certo senso qualcosa hanno intuito.
“E’ vero! Ci sono colori che non ci donano, lo si capisce immediatamente. Poi c’è anche da considerare il tessuto, se è lucido o opaco l’effetto è decisamente diverso. L’armocromia è complessa e affascinante”.
Fa consulenze anche agli uomini, e se no, sta pensando di farlo?
“Per quanto riguarda l’armocromia sì, perché la tecnica è la stessa usata per le donne. Per quanto riguarda le altre consulenze, è qualcosa che voglio introdurre nei miei servizi il prossimo anno. Sarà un passo ulteriore che aggiungerò alla mia attività, perché mi è stato molto richiesto e perché sono molto affascinata dalla moda maschile e dal suo dress code. Lo stile maschile ha dei canoni precisi, le forme del corpo dell’uomo sono suddivise per tipologie tanto quanto quelle delle donne”.
Il nostro Presidente del Consiglio è considerato un uomo elegante, dallo stile impeccabile. Sui social chi si occupa di armocromia propone spesso, tramite quiz e sondaggi, momenti dedicati all’analisi del colore di personaggi noti. Li trovo divertenti, ho scoperto che il Presidente sembrerebbe essere un uomo “inverno”.
“Sì, è vero. Non avendolo mai visto dal vivo non posso esprimermi con assoluta certezza, ma sembra proprio avere le caratteristiche dell’inverno, con dominante cool, cioè fredda, e si veste “in palette””.
Qual è l’errore più comune che fanno le persone quando scelgono i vestiti?
“Direi quello di comprare in modo compulsivo, e non ragionato. Una consulenza elimina almeno il 50% di possibilità di sbagliare, perché indirizza una persona ad un acquisto ragionato, basato su ciò che la valorizza, in base alla sua body shape e alla sua cartella colore. Ogni mia consulenza comprende anche un tutoring, posso essere contattata online per dubbi e pareri, per evitare rimpianti e acquisti sbagliati”.
Lei è anche personal shopper. Nelle grandi città questa figura professionale esiste da anni, ormai, ma nelle piccole?
“Io ricevo richieste da tutte le Marche, e anche da Romagna e Abruzzo. Il passaparola funziona piuttosto bene e qui dove vivo ho lavorato con molte persone arrivate da Milano per lavoro o per trascorrere le vacanze. La figura del personal shopper è utile per il cliente, che compra in modo intelligente, ma anche per il negoziante, perché un cliente seguito con attenzione è un cliente soddisfatto. Fare shopping dovrebbe essere un momento appagante e rilassante. Questo mestiere mi ha sempre affascinato, fin da bambina, ed è bello che oggi molte più persone possano usufruire di questo servizio”.
Pensa che una volta che questa emergenza sarà finita il suo lavoro resterà in parte online? Si evolverà, in un certo senso?
“Sicuramente. Continuerò a creare contenuti per la mia community e continuerò a fare consulenza online; ho scoperto che mi rilassa, è un momento in cui si riesce comunque a creare un rapporto speciale tra cliente e professionista. A dicembre farò alcune dirette, per regalare a chi mi segue momenti di relax e serenità, e anche di divertimento, a mio avviso fondamentale, soprattutto adesso che ci aspetta un Natale diverso, per forza di cose meno frenetico. Durante queste settimane cercherò anche di estendere la mia presenza su altri social”.
Roberta è su Facebook e Instagram:
https://www.facebook.com/MariaRobertaCicchimua/
https://www.instagram.com/robertacicchi/
Il suo sito è https://mariarobertacicchi.com/

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