Ospedale unico Marche Nord, l’ex governatore Ceriscioli: “Sarebbe valore aggiunto per il territorio”

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25 novembre 2020

Luca Ceriscioli

Luca Ceriscioli

PESARO – “Questo ospedale non toglie niente a nessuno ma aggiunge a questo territorio”. È il messaggio lanciato dall’ex governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, nel corso della tavola rotonda in videoconferenza sul nuovo ospedale Marche Nord, ‘stoppato’ in consiglio regionale con una mozione votata nei giorni scorsi dal M5s e dal centrodestra, organizzata dall’associazione Upupa e trasmessa ieri sera su Rossini Tv. Ceriscioli, dopo aver difeso lo strumento di finanziamento del project financing “permette di anticipare dei passaggi senza dover aspettare di avere tutte le risorse”, ha spiegato perche’ a suo dire e’ necessario andare avanti col progetto.

“Abbiamo la possibilita’ di veder partire nella nostra provincia un investimento da 250 milioni di euro per realizzare un ospedale moderno a servizio del territorio- dice- È totalmente ideologico l’atteggiamento dei rappresentanti pesaresi del centrodestra che in maniera dottrinale sposano la linea della rinuncia al progetto: non guardano ai bisogni del territorio. La scelta di buttare via tutto e’ il punto debole di un pensiero che vuole azzerare quanto finora fatto”. L’ex inquilino di palazzo Raffaello manda un messaggio anche al neo assessore regionale alla Sanita’. “Il modello di Saltamartini e’ di portare tutto su Ancona- continua-. Per non fare l’ospedale Pesaro-Fano farebbe un ospedale unico regionale. Siamo alla logica della campagna elettorale, non e’ un pensiero di un amministratore che ha un progetto chiaro. La sanita’ del territorio non e’ avere ospedali sparsi ma e’ fatta di assistenza e cure domiciliari. Senza contare la difficolta’ di reperire personale qualificato. È un modello che ha accarezzato la pancia di chi voleva una propria rivalsa rispetto a una situazione che riteneva ingiusta ma non e’ un progetto”.

Come riporta l’agenzia Dire nel corso dell’iniziativa e’ intervenuto, oltre al consigliere comunale Michele Gambini e all’ex vicesindaco Giuseppina Catalano, il vicepresidente della Camera di commercio delle Marche, Salvatore Giordano. “Questo paese la deve smettere di essere perennemente in campagna elettorale- dice Giordano-. Un ospedale non e’ di destra o di sinistra, ma e’ un bene prezioso per la collettivita’ e i progetti avviati vanno onorati. Avrebbe avuto senso se la nuova amministrazione avesse aperto un tavolo di discussione per ridiscutere il progetto, ma decidere come e’ stato deciso credo sia stato sbagliato. Mi sarei aspettato un atteggiamento piu’ rispettoso”. Il numero due della Cciaa Marche lancia un appello alla nuova amministrazione affinche’ “il nuovo bene progettato possa procedere altrimenti pagheremo un prezzo molto elevato” e sostiene che criticare lo strumento del project financing e’ “un errore madornale perche’ catturare un investitore privato che accompagna la costruzione di un bene pubblico per dare un servizio pubblico credo sia virtuoso”. Per l’ex sindaco pesarese, Oriano Giovanelli, occorre interrogarsi sul perche’ “dopo la decisione del consiglio regionale c’e’ stata una specie di ola nel resto della provincia” e su come si sia arrivati “ad un palpabile isolamento politico della citta’ di Pesaro nei confronti del resto del territorio”; mentre il segretario provinciale della Cgil, Roberto Rossini, pur mantenendo “forti perplessita’ sullo strumento del project financing”, sostiene che il nuovo ospedale “sarebbe prima di tutto una scelta di tutela della salute pubblica oltre che un leva importante per l’economia”

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