Matteo Ricci ai cittadini di Pesaro: “Possibile un nuovo lockdown, ad Halloween saremo rigidi sui controlli”. E poi parla di 6 mesi-fisarmonica

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31 ottobre 2020

Matteo Ricci

Matteo Ricci

PESARO – Situazione sanitaria e socio-economica, aiuti alle famiglie in difficoltà e imprese, didattica assistita a distanza, trasporto pubblico, nuovo Dpcm e l’ombra di un possibile nuovo lockdown. Si è parlato di questo nella diretta Facebook di ieri sera, durante la quale il sindaco Matteo Ricci ha risposto alle domande dei cittadini.

“Siamo rientrati in una situazione di difficoltà – spiega Matteo Ricci – Pesaro ha meno casi rispetto ad altre città, ma sono comunque in aumento. Abbiamo avuto una settimana molto complicata, il Dpcm ha portato a delle tensioni, è difficile in questo momento tenere il giusto equilibrio tra l’emergenza sanitaria e quella socio-economica”.

In questi giorni l’Amministrazione ha incontrato i rappresentanti delle categorie, fino ad oggi, più colpite: ristoratori, scuole di danza, palestre, mondo della cultura “Per cercare di capire quali sono le modifiche da fare al Dl Ristoro, per dar loro sostegno. La logica dell’ultimo Decreto è molto chiara: non si vogliono penalizzare categorie, ma ridurre lo spostamento di persone. Per questo dopo le 18 si è deciso di chiudere tutte quelle attività che permettono di incontrare altre persone. La situazione che stiamo vivendo è come una fisarmonica, in questo momento si sta richiudendo”.

Poi continua sull’ipotesi di un possibile lockdown: “Queste misure sono già superate. Abbiamo visto cos’è successo in Francia e in Europa, temo che nei prossimi giorni andremo incontro ad altre restrizioni”. Un ringraziamento ai pesaresi: “La maggior parte di loro sta dimostrando grande responsabilità. Un pensiero anche alle forze dell’ordine che stanno facendo un ottimo lavoro”.

Tra le domande, la situazione dell’Ospedale di Pesaro e le case di riposo: “Sotto controllo, anche se attualmente stiamo curando molte persone che vengono dal sud delle Marche – risponde Ricci, che annuncia per martedì una visita alle strutture sanitarie principali della città – Voglio verificare di persone, senza intralciare il lavoro degli operatori, e fare il punto con l’Azienda Sanitaria Marche Nord e con Asur. Galantara è già stata individuata come struttura Covid, nelle Marche le terapie intensive sono occupate al 30%. Anche per le case di riposo la situazione non è particolarmente complicata, stiamo lavorando per incrementare il numero degli infermieri”.

Sulla scuola, didattica a distanza e trasporto: “Le superiori saranno tutte in didattica a distanza dal 3 novembre. Per quanto riguarda le scuole è stato fatto il massimo per organizzarle, non sono contrario all’uso della mascherina obbligatoria in classe. Ciò che non ha funzionato al meglio è stato il trasporto pubblico e il tracciamento parziale a causa dell’incertezza scientifica”.

Tema tamponi: “In Farmacia si potrà fare il sierologico rapido, mentre il tampone veloce si potrà fare dal medico di base: questo l’accordo stipulato qualche giorno fa dalle associazioni di categoria. In questo periodo sono stati fatti molti più tamponi, è stato riaperto il check point di Villa Fastiggi, anche questo meccanismo al momento è sotto controllo”.

Un possibile nuovo lockdown? “Sì. Anche nella migliore delle ipotesi che prevede il vaccino entro la fine dell’anno, dobbiamo calcolare i tempi di diffusione. Immagino che da oggi a fine primavera avremo dei momenti complicati, forse già dalla prossima avremo regole simili a quelle francesi. C’è anche preoccupazione per l’aspetto psicologico, perché la ricaduta è sempre peggio della caduta. C’è tanta rabbia e sconforto”.

Sport e palestre: “Non mi pare che andremo verso una riapertura. Oggi (ieri, ndr) abbiamo incontrato gli operatori, cercheremo di mettere a disposizione spazi pubblici: campi da calcetto e tennis. Nel Dpcm c’è scritto che le palestre possono svolgere attività a distanza e all’aperto, in impianti sportivi”.

Cimitero e weekend di Halloween: “Sarà un weekend delicato. Cercate di essere ordinati, i cimiteri che abbiamo sono molto grandi. Mascherina e distanze obbligatorie, verranno fatti dei controlli affinché si rispettino le regole, cercheremo di contingentare gli ingressi. Sono più preoccupato per Halloween, le feste sono vietati e i locali sono chiusi: attenzione anche alle cene che si fanno a casa. Saremo rigidi su controlli e multe”.

SEI MESI FISARMONICA

E pochi minuti fa, sui propri canali social, Matteo Ricci ha parlato di mesi di fisarmonica. Ecco il post:

Equilibrio, programmazione e unità nazionale.
Progettiamo subito 6 mesi di “fisarmonica”.
Sono giornate molto difficili e in questa seconda ondata è davvero molto complicato trovare il giusto equilibrio tra crisi sanitaria e crisi economico-sociale.
Credo che l’immagine metaforica possa essere una fisarmonica e che le parole d’ordine debbano essere tre: #equilibrio, #programmazione e #unità.
Serve tanto equilibrio, mai come in questo momento gli estremismi e l’isterismo sono quanto mai dannosi.
Salvaguardare la salute è la priorità assoluta sapendo che ora il #covid si conosce un po’ di più, le persone sono più consapevoli e le cure sono più efficaci. Al tempo stesso il nostro sistema sanitario ha dei limiti strutturali che non possono essere valicati e ormai è evidente a tutti che più le persone si incontrano e più il virus circola.
Occorre però recuperare una programmazione e, pur nell’incertezza della situazione, dobbiamo progettare i prossimi 6 mesi.
Nella migliore delle ipotesi il #vaccino verrà validato alla fine dell’anno, poi dovrà essere prodotto in miliardi di dosi, poi distribuito e infine iniettato partendo dalle persone più fragili. Tutto ciò realisticamente prima della primavera non avverrà.
Dobbiamo quindi provare a organizzare i prossimi sei mesi come una fisarmonica, con fasi pre-definite di graduali chiusure e graduali aperture, in base all’andamento epidemiologico. E ogni chiusura come abbiamo visto ha un costo sociale e sul bilancio dello Stato, per questo serve un bilancio semestrale di “guerra”, europeo e nazionale, per evitare l’esplosione del conflitto sociale. Inoltre senza programmazione le città diventano ingestibili e rischiamo il caos. Non possiamo continuare con un dpcm a settimana.
Serve in fine una grande unità; un patto tra Esecutivo, Regioni e Comuni, un tavolo e un accordo semestrale tra Governo e opposizione.
Attenzione, la ricaduta e’ sempre peggio della caduta.
Le persone sempre meno accetteranno responsabilmente le decisioni che si prenderanno. Per far scattare responsabilità e condivisione dei cittadini serve definire e narrare una strategia equilibrata, recuperare una minima programmazione di sei mesi con una grande unità istituzionale.
Sono molto preoccupato, in questa seconda ondata i rischi sanitari, sociali e democratici sono enormi.
Forza a tutti noi 💪 #wepesaro

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