L’assessore regionale Baldelli alla protesta in Piazza del Popolo: “Un Dpcm che punisce chi rispetta i protocolli e non risolve i problemi sanitari”

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28 ottobre 2020

L'assessore regionale Francesco Baldelli con la presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini

L’assessore regionale Francesco Baldelli con la presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini

PESARO – La Regione Marche sta valutando l’opportunita’ di un ricorso al Tar contro l’ultimo Dpcm del Governo Conte che ha varato una serie di misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Lo hanno detto oggi in piazza del Popolo a Pesaro, durante la manifestazione di protesta del settore della ristorazione, sia il consigliere regionale Luca Serfilippi (Lega) che l’assessore regionale alle Infrastrutture e Aree interne, Francesco Baldelli. “Alcune Regioni hanno valutato la possibilita’ di un ricorso al Tar- premette Baldelli alla Dire -. Stiamo riflettendo ma soprattutto stiamo studiando dei provvedimenti, insieme alle associazioni di categoria, per sollecitare il Governo e dare subito risposte a questo comparto che sta subendo pesantemente le decisioni dell’Esecutivo. Un grave danno per l’economia del paese ed, in particolare, per quella marchigiana”. I fondi stanziati nel decreto Ristori non sono sufficienti secondo l’ex primo cittadino di Pergola. “Il Dpcm non ha ascoltato le giuste rivendicazioni delle categorie e non ha ascoltato le Regioni- continua Baldelli-. Sono provvedimenti in gran parte non condivisibili perche’ non risolvono il problema dell’emergenza sanitaria. Si e’ perso troppo tempo da maggio ed ora si rincorre l’emergenza con misure che alimentano tensione sociale. I fondi stanziati dal Governo sono insufficienti e per questo cercheremo di aprire con un tavolo di confronto dal Governo”.

Alla manifestazione presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Nicola Baiocchi (Fdi), Luca Serfilippi (Lega), Andrea Biancani (Pd) e Giacomo Rossi (Civitas). “La Regione e’ sempre stata contraria a questo provvedimento- dice Baiocchi- cercheremo in tutti i modi di modificarlo nelle sedi piu’ opportune”. Il leghista Serfilippi ha invece aggiunto che “le categorie scese in piazza oggi non chiedono sussidi ma chiedono solo di poter riaprire e lavorare”.

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