di Redazione
28 ottobre 2020
PESARO Dopo il successo dell’edizione 2019, la Fondazione Pescheria di Pesaro e l’Accademia di Belle Arti di Urbino annunciano “Surprize 2”, seconda edizione della collettiva di studenti provenienti dall’Accademia urbinate che, per l’occasione, ospita quest’anno i giovani allievi di fotografia della prestigiosa University of West Attica di Atene. Altra novità di particolare rilievo è la presentazione ufficiale in mostra dei vincitori della prima edizione del Premio Federico Alessandri, istituito dall’Accademia di Belle Arti e dall’ISIA di Urbino, per ricordare il meritevole allievo prematuramente scomparso, che aveva frequentato le due scuole lasciando un ricordo indelebile.
Organizzata in collaborazione con il MIUR – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e il Comune di Pesaro, l’esposizione è ospitata al Centro Arti Visive Pescheria, nel Loggiato e nella chiesa del Suffragio, dal 28 ottobre fino al 6 dicembre 2020.
Il titolo gioca sulla modifica del termine inglese surprise in surprize che evoca il tema della sorpresa ma anche, per assonanza, quello del premio. Nato come appuntamento annuale dedicato alla promozione dei giovani artisti che si formano nelle Marche, il premio è un’importante occasione di collaborazione e condivisione tra soggetti e istituzioni attive nel territorio e non solo, in ambito artistico e culturale.
Per la seconda edizione la giuria – composta dai curatori Cecilia Canziani, Marcello Smarrelli e Saverio Verini, dalla gallerista Tiziana Di Caro e dall’artista Ettore Favini – ha selezionato un’opera tra quelle presentate al cui autore la Fondazione Pescheria assegnerà un riconoscimento in denaro di mille euro, a sostegno della sua formazione.
Il giovane artista che ha maggiormente sorpreso la giuria è Daniele Imani, vincitore di Surprize 2020 con l’opera video Nothing to tell che rivela uno spirito inusuale, partendo dal capolavoro di Alexander Sokurov, L’arca russa, formalizzato attraverso una scelta estetica non convenzione e di particolare attualità. Interessante l’uso che l’autore fa di una piattaforma molto popolare e discussa come Tik Tok impiegato come medium di fruizione dell’opera.
Sono state inoltre assegnate due Menzioni Speciali: a Giuditta Branconi per aver realizzato Il compleanno del Principe Miskin, un’opera pittorica fortemente espressiva, realizzata con una tecnica molto personale, che costruisce un’immagine vibrante, visionaria e misteriosa, restituendo un’atmosfera chiara e al contempo spregiudicata; e ad Alberto Rota per l’opera Ribaltamento da rigori (falli) che ha una presenza visiva molto accattivante, un’installazione nata dal suggestivo dialogo tra oggetti trovati e prodotti seriali, carica di efficace sfrontatezza pop e di ironia.
Il Premio Federico Alessandri è stato assegnato ad Anthropocene.otf realizzato da Michelangelo Alesi, Elia Chiarucci, Gianluca Ciancaglini e Amedeo Mencarini; un progetto composto da differenti artefatti che condividono come base di partenza un carattere tipografico parametrico, il cui aspetto cambia in tempo reale in base ai valori di inquinamento dell’atmosfera in cui si trova. Insieme al carattere sono stati realizzati altri output tra cui un sito web dedicato (www.anthropocene-otf.github.io) e un libro di poesie.
Tutti i lavori in mostra si caratterizzano per la varietà dei linguaggi espressivi adottati, a testimonianza della forte aderenza dell’Accademia di Belle Arti a un modello formativo ancorato alla ricerca artistica contemporanea. Gli indirizzi di Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica d’Arte, Scenografia, Nuove Tecnologie dell’Arte riescono sempre a mettere in campo un fertile crossover linguistico attraverso il quale si rinnovano gli statuti formali tradizionali, sconfinando nell’installazione, nel video, nella ricerca fotografica di matrice documentaristica o estetico-concettuale. I risultati attestano il valore di questa ricerca che pone l’Accademia di Urbino tra i poli d’eccellenza più significativi dell’Alta Formazione italiana.
La mostra è l’esempio emblematico della qualità formativa nelle Marche, ricca di tesori, che trova in Pesaro e Urbino due poli di eccellenza, due città in sintonia progettuale, due destinazioni culturali di un territorio ‘fertile’ dove chi fa arte trova solide opportunità di formazione, valorizzazione e visibilità grazie alla presenza di istituzioni pubbliche e private, scuola e gallerie pronte a lavorare insieme.
Surprize non è solo un premio dove tanti giovani artisti si cimentano con il proprio lavoro e forse per la prima volta con una giuria di esperti, non è solo una mostra, ma è soprattutto un’agorà, un luogo di incontro e di scambio fondamentale per una vera e duratura ripresa che parta dall’arte, dalla cultura e dalla creatività.
“L’emergenza Covid, il lockdown, la conseguente sospensione delle attività didattiche in scuole, università e accademie, la chiusura degli spazi culturali – sottolinea Daniele Vimini Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro – hanno fortemente condizionato i modi di produrre e fruire l’arte in tutte le sue forme. Nonostante le tante possibilità alternative individuate, che sicuramente porteranno grandi novità in futuro, l’impossibilità di entrare fisicamente in un museo, in un cinema o in un teatro ci ha fatto sentire come queste attività siano tutt’altro che secondarie nelle nostre vite, riti indispensabili a creare quel senso di condivisione e d’appartenenza che sono il cuore pulsante delle comunità”.
La mostra è accompagnata da un catalogo di particolare pregio grafico realizzato da Muschi & Licheni, edito da Arti Grafiche della Torre, a cura di Umberto Palestini.
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