Procedevano ad addebiti pensando di ricevere accrediti: la Polizia di Fano incastra quattro responsabili di truffe online

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23 ottobre 2020

truffa-online-internetFANO – La Polizia di Fano, al termine di una mirata attività investigativa, ha denunciato in stato di libertà gli autori di svariate truffe online. Nello specifico, gli agenti del Commissariato fanese, coordinati dal dirigente dott. Stefano Seretti, a seguito dell’acquisizione, nell’ultimo periodo, di una serie di denunce da parte di utenti che lamentavano di aver subito, tutti, la stessa pratica di raggiri, ha identificato quattro cittadini italiani, ritenuti essere i responsabili di tali fatti.

Le indagini dei poliziotti consentivano di ricostruire il seguente modus operandi dei truffatori, ricorrente in tutti i predetti casi: In questo tipologia di truffe, le vittime sono i venditori i quali, a seguito dell’offerta di vendita su piattaforme online, di beni e servizi, venivano contattati telefonicamente da presunti acquirenti. Questi, tramite abili e convincenti argomentazioni sulle modalità di pagamento nonché scuse di varia natura, anche sostenendo di essere diversamente abili, riuscivano a convincere i venditori a recarsi loro stessi presso uno sportello bancomat per l’effettuazione delle relative procedure di accredito delle somme di denaro pattuite. Qui, mediante raggiri, le vittime venivano guidate telefonicamente dai truffatori nelle operazioni di digitazione sulla tastiera dello sportello bancomat, nella falsa convinzione di operare per l’accredito mentre, in realtà, venivano condotti a svolgere operazioni di addebito. In tutte e quattro le denunce degli agenti, inoltre, le operazioni sono state fatte ripetere più volte alle ignare vittime fino a raggiungere importi totali di alcune migliaia di euro.

Solo successivamente, queste ultime realizzavano l’accaduto e si rivolgevano, quindi, al Commissariato che si attivava con le immediate indagini. Nei casi trattati dai poliziotti, le vittime avevano accusato la perdita di somme di denaro, per importi che variavano da 400 a oltre 3000 euro.

 

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