21 ottobre 2020
PESARO – L’uscita dell’ultimo libro di Alessandro Barbero, che il professore di storia più famoso d’Italia ha dedicato a Dante, è diventata il classico galeotto che ci ha consentito di recuperare un libro che ci mancava: Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo è una delle tante opere dello storico, accademico e scrittore piemontese, uno dei personaggi che rendono piacevole l’ora di pranzo trascorsa davanti alla tv. Guardare i programmi televisivi quando si mangia non è il massimo, sarebbe più opportuno farne a meno, soprattutto se ciò comporta vedere programmi con Paolo Mieli o Corrado Augias. Ma se l’ospite è Alessandro Barbero, l’opinione cambia. Il professore torinese è uno dei più amati. Non conosco una sola persona, un solo amico che l’abbia seguito nel programma Quante storie, su Rai Tre, e non abbia la mai stessa opinione: è uno dei pochi che vale la pena ascoltare, anche quando si dissente della opinioni del docente specializzato in storia del Medioevo e in storia militare.
Laureatosi nel 1981, a soli 22 anni, in Lettere con una tesi di storia medievale, Barbero ha conseguito il dottorato nella Scuola Normale Superiore di Pisa, il massimo in Italia, e ha incominciato a pubblicare saggi che hanno meritato l’attenzione di colleghi (non mancano gli invidiosi) e studenti. Ma è nel 1995 che Alessandro Barbero conquista anche l’interesse di chi non lo conosce. Pubblica, infatti, il primo romanzo, un romanzo storico: Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, frutto di un lavoro decennale che attira l’attenzione dello scrittore Aldo Busi. È grazie alla sua intercessione che il libro di Barbero va in stampa per i tipi di Mondadori.
È il 1806 e gli Stati Uniti d’America inviano in Europa Mr. Pyle, incaricato di cercare di capire cosa accade nelle convulse vicende del Vecchio Mondo. Da Amsterdam, da dove partirono gli olandesi che colonizzarono Manhattan, alla Prussia di Federico Guglielmo, il romanzo è un diario di viaggio di quello che potrebbe essere considerato una spia. Appunti presi con la stessa attenzione sia stando seduti a un tavolo di un’osteria, sia al desco di un nobile palazzo, ma anche in strada o nei campi di battaglia, ascoltando il parere dell’uomo comune come quello di grandi personaggi quali Goethe: “Ebbene, mio caro signor Pyle, che cosa sembra a lei di questa guerra?”, domandò lo scrittore tedesco. “Niente di buono”, replicò l’americano.
Più di 600 pagine ricche di protagonisti unici, descritti da Barbero, anzi da Mr. Pyle, ora abbracciato alle ragazze dei bordelli, ora alla vedova che l’ha ospitato; un’avventura che ogni giorno riserva una sorpresa. La maggiore? Con il suo primo romanzo, Barbero ha vinto il Premio Strega 1996.
Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo di Alessandro Barbero (Mondadori, Oscar Bestsellers, 13,50 €)
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