In viaggio attraverso l’Itinerario Archeologico: sette comuni promuovono la loro storia millenaria guidate da Confcommercio

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12 novembre 2019

74276363_731588054022324_7335033495586078720_nPESARO – Gli Itinerari della Bellezza di Confcommercio ‘battezzano’ il loro secondogenito. Dopo l’Itinerario Romantico, ecco l’Itinerario Archeologico. Un nuovo viaggio nelle radici millenarie della provincia di Pesaro-Urbino che, in attesa della presentazione nazionale che si terrà giovedì a Paestum alla Borsa del Turismo Archeologico si è tolto i veli in anteprima questa mattina presso la sede pesarese di Confcommercio alla presenza di tutti i Comuni protagonisti. Da Pergola a Sant’Angelo in Vado passando per Fossombrone, Cagli, Pesaro, Terre Roveresche e Colli al Metauro. Ad unirli il filo conduttore della promozione del territorio cavalcata dalla Confcommercio Pesaro-Urbino: «In un paio d’anni gli Itinerari della Bellezza si sono allargati da un solo comune a otto aderenti così come si sono moltiplicati i progetti che ne sono derivati – ha spiegato il direttore provinciale Confcommercio Amerigo Varotti alla presenza del vicepresidente vicario dell’associazione Barbara Marcolini – Dopo l’Itinerario Romantico presentato a Parigi e Rimini con le new entry di Cagli e Gabicce Mare, parte ora l’Itinerario Archeologico che lega in un percorso comune e coordinato la straordinaria ricchezza di storia antica che lega i comuni del nostro territorio. Un territorio di Itinerari che abbiamo recentemente promosso in 18 vetrine internazionali».

74382526_731588424022287_8708132658921603072_nUn lavoro di squadra testimoniato dalla maxi-tavolata di amministratori locali presenti questa mattina al taglio del nastro dell’Itinerario Archeologico. «E ben vengano altri comuni a fare squadra – ha detto il sindaco di Sant’Angelo in Vado Gianalberto Luzi – qui abbiamo da vendere duemila anni di storia. Uno straordinario patrimonio che non potrà mai essere esportabile o delocalizzabile». L’Itinerario Archeologico passerà per Sant’Angelo in Vado attraverso la straordinaria ricchezza della sua Domus del Mito e del museo “Tifernum Mataurense” e includerà anche il comune di Terre Roveresche con la sua Grotta Ipogeo: «Una scoperta del 1996 dell’architetto Polverari (presente in Confcommercio, ndr) nel territorio di Piagge – ha detto il sindaco Antonio Sebastianelli – Gli Itinerari consentono ora di inserirla in un percorso strutturato di valorizzazione che risponde alle esigenze del turista». Gli fa eco Andrea Giuliani vicesindaco di Colli al Metauro, territorio adagiato sull’antica via Flaminia fra i siti di Tavernelle (Tabernulae) e Saltara nella cui ex chiesa del Gonfalone sono custoditi tre frammenti musivi dei mosaici di un’antica domus romana: «Gli Itinerari ci aiutano a ripensare la logica del turismo avuta fino adesso trattenendo qui  visitatori. Questo è un territorio di ricchezza culturale, ma anche dove si sta bene e si mangia bene». Anche Pesaro e la sua antica Pisaurum hanno un posto di rilievo nell’Itinerario: «Per noi è fondamentale allargare il percorso archeologico cittadino a parte di una narrazione più ampia del territorio» dice Marco Perugini presidente del Consiglio Comunale di Pesaro e del suo itinerario archeologico che transiterà per i mosaici del duomo, la domus di via dell’Abbondanza, il sito di Colombarone e il Museo Archeologico Oliveriano. Posto d’onore nell’Itinerario ce l’ha poi Fossombrone con i 25 ettari di Forum Sempronii unico parco archeologico della provincia: «Un impegno importante e appassionante che dal 2018 siamo felici di gestire – ha ricordato Gloria Mei, assessore alla cultura di Fossombrone – Ma ci piace sottolineare anche il valore del museo archeologico Vernarecci che risale al 1901 e ospite ogni anno 500 studenti».

74238377_731588007355662_5599690665882550272_nNew entry è Cagli e la sua antica Cale: «Siamo gli ultimi arrivati – ricorda il vicesindaco Benilde Marini – ed Itinerario è la parola che ci ha spinto a entrare in questo progetto perché crediamo moltissimo nella rete e nel fatto che non ci possiamo più aspettare il turismo mordi e fuggi». Cagli che si ritaglia un posto nell’itinerario grazie al museo archeologico e della via Flaminia riaperto dopo anni di chiusura e al fascino dei 365 gradini del Soccorso Coverto che collegano la rocca e il torrione cittadino. A meritarsi però la copertina del libretto dell’Itinerario Archeologico è Pergola con i suoi Bronzi Dorati: «Perché è una scoperta archeologica con poche eguali in Italia – ha ricordato Varotti – contenti di aver portato a triplicare le visite nel museo da tremila a quasi diecimila». L’assessore al turismo di Pergola Sabrina Santelli ha ricordato come «l’amministrazione sia al lavoro per collegare la bellezza del museo alla bellezza del centro storico dove si sta progettando una nuova sala immersiva che s’accoda a quella recentemente inaugurata nel museo»

71541974_731588577355605_2880187205928615936_nAl fianco dell’Itinerario Archeologico anche la Camera di Commercio delle Marche. «La Confcommercio e Amerigo Varotti hanno fatto un lavoro straordinario e gli va il merito di un’organizzazione privata che ha funzionato meglio di quella pubblica – l’intervento di Salvatore Giordano vicepresidente camerale – L’Itinerario si inserisce in un contesto importantissimo che ha un faro internazionale puntato dopo che la Lonely Planet ha inserito le Marche come i principali luoghi da visitare del 2020».

Varotti ha preannunciato che l’Itinerario Archeologico 2020 si arricchirà anche di Fano e dell’antica Fanum Fortunae entrate nella rete da pochi giorni.

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