Nuova vita al centro storico a partire dalla rinascita del San Benedetto: ecco l’idea della Lista FuoriCentro

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8 maggio 2019

Lista Civica FuoriCentro Sinistra Verde Solidale

PESARO – Per noi della Lista Civica FUORICENTRO è necessario un Polo della Cultura capace di dare nuova vita al centro. Siamo convinti che lo stato di abbandono del San Benedetto sia una ferita nel cuore della città e che la sua ricucitura non possa essere affidata ai pochi privati che investono solo per edificare appartamenti e alberghi. La rigenerazione del San Benedetto deve essere l’occasione  per una rinascita del centro storico come volàno di iniziative culturali, economiche e sociali.

fuori centroIeri, sulle pagine de Il Resto del Carlino, Pierpaolo Loffreda ha ripreso il tema dell’uso dell’ex Ospedale Psichiatrico come museo della città. Siamo d’accordo: lo chiameremmo museo della città e della memoria. I musei cittadini, grazie alle nuove idee e alle tecnologie che permettono le simulazioni, le interazioni attive, i percorsi didattici e l’interazione con istallazioni artistiche e multimediali, possono diventare luoghi del dialogo tra vecchio e nuovo, tra storia e immaginazione, come se ne vedono in giro per il Mondo.  Il San Benedetto è grande abbastanza da poter diventare un Polo della Cultura, come afferma Roberto Vecchiarelli, con sale multifunzionali per arti musicali e teatrali. Il Sindaco ha già parlato di una passerella con la San Giovanni e dell’espansione degli spazi bibliotecari; c’è una vaga proposta dell’Erdis di fare residenze per studenti, con tutte le sale di vita comune e di attività culturali che possono esservi annesse; il Comune si potrebbe impegnare per la realizzare spazi per laboratori multimediali e per il co-working, per la didattica universitaria e la formazione permanente, per la quale la Regione può trovare fondi nei bandi europei.  Può ospitare luoghi dove studenti e giovani in genere possono studiare e partecipare a iniziative artistiche anche in collegamento con la vicinissima Pescheria. Incubatori di nuove attività imprenditoriali legate alla creatività.  Non vogliamo scomodare lo slogan della Biennale di Pesaro, ma sicuramente il concetto veneziano del riutilizzo dei contenitori cittadini in chiave culturale-artistica-educativa-formativa-imprenditoriale avrebbe il senso di ridare un volto al cuore della città. Questo cuore va poi collegato al resto della città. A partire da Porta Rimini, che dovrebbe finalmente cessare di essere uno spartitraffico, agli Orti Giuli, ai giardini lungo le mura che devono essere rimessi in vita eliminando il traffico che li separa dal Monumento Giardino alla Resistenza (il flusso può essere deviato sull’altro lato).  Nessun nuovo parcheggio in prossimità del centro ma bus-navetta gratuiti che colleghino i quartieri interni e parcheggi scambiatori con un percorso circolare bidirezionale. Iniziative analoghe, che vedremo, possono essere fatte nei quartieri meno centrali per cambiare in meglio la vita della città.

 

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