di Redazione
29 gennaio 2019
PESARO – “Non cedere al teatro dell’inganno, apri gli occhi su ciò che mangi!”, “La terra è ciò che ci nutre, perché avvelenarla?”, “I gatti e le volpi sono sempre in agguato, stop glifosato!”. Sono solo alcuni titoli delle 50 opere realizzate dai 22 studenti della classe V C indirizzo Audiovisivo e Multimediale, Sezione Disegno Animato e Fumetto del liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino, che rimarranno esposte fino al 28 febbraio nella sala gruppi “Angelini” della Provincia di Pesaro e Urbino (viale Gramsci 4 a Pesaro). La mostra, promossa dall’Amministrazione provinciale e dalla Cooperativa agricola Gino Girolomoni, ha per tema #STOPGLIFOSATO e nasce dall’idea di Maria e Giovanni Battista Girolomoni di realizzare un calendario per condividere la campagna #StopGlifosato avviata nel 2015 da una serie di associazioni (oltre 45 in Italia), dopo che l’IARC – International Agency for Research on Cancer ha classificato il glifosato (diserbante più usato al mondo, in agricoltura, nel giardinaggio e per la manutenzione del verde) tra i probabili cancerogeni per l’uomo.
UNA BATTAGLIA PER LA SALUTE – “Grazie alla sensibilità del docente Costantino Galeotti e della dirigente scolastica Bianca Maria Pia Marrè – ha detto Maria Girolomoni all’inaugurazione – gli studenti stati coinvolti in un percorso che li ha appassionati e ispirati, realizzando 50 illustrazioni. Vista la qualità delle opere e le tante sfaccettature con cui è stato diffuso il messaggio, era riduttivo sceglierne solo 13 per il calendario: da qui l’idea della mostra, che valorizza la loro creatività e fa riflettere i visitatori”. “La nostra battaglia – ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – sarà sempre contro l’uso del glifosato, il bene del consumatore e del cittadino viene prima di ogni altra cosa”. Il presidente della Commissione Ambiente della Regione Marche Andrea Biancani ha informato che “il Consiglio regionale ha già fatto due mozioni chiedendo alla giunta di promuovere azioni, anche a livello informativo, contro i danni che il glifosato può procurare alla salute. Stiamo acquistando nuove attrezzature da mettere a disposizione dell’Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche) per il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee ed abbiamo sollecitato l’Anas a non utilizzare più glifosati lungo le strade: sappiamo che hanno seguito questa richiesta prevedendo lo sfalcio dell’erba meccanico al posto di queste sostanze. Le Marche sono tra le prime regioni in Italia per coltivazioni biologiche, anche la Regione sta puntando molto su questo, l’ambizione è diventare la prima”.
Come evidenziato da Fabio Taffetani, professore ordinario dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona “ciò che sorprende è che il mondo della produzione agricola industriale, anche italiano, sia così ferocemente impegnato in difesa del glifosato. Sarà forse perché è la sostanza alla quale sono stati resi resistenti soia e mais Ogm, che costituiscono il mercato mondiale più importante di prodotti alimentari? Non si riesce a bandire il glifosato perché ci sono condizionamenti economici”.
CONOSCERE PER DIFENDERSI – “Se uscendo da qui – ha evidenziato il coordinatore nazionale dell’Associazione dei Comuni Virtuosi Marco Boschini – chiedessimo alle prime cento persone incontrate per strada cos’è il glifosato, il 97% ci risponderebbe che non lo sa. Oggi il tema vero è la sostenibilità ambientale ed i veri nemici sono quelli che spesso non percepiamo, cioè la pessima qualità dell’aria, i glifosati, i pesticidi”. Emblematica la riflessione di due studentesse che hanno partecipato al progetto, Nicole Tempini e Lorenza Longhi: “Spesso non ci rendiamo conto di quello che mangiamo, quando si va al supermercato si tende a scegliere in base al prezzo, senza attenzione a ciò che fa veramente bene. C’è una disinformazione che fa quasi paura, non si conosce la portata del problema del glifosato. Ci troviamo a subire qualcosa di cui non abbiamo il controllo e ringraziamo Maria Girolomoni per averci coinvolto, portandoci ad approfondire”. Il legame tra salute e cibo è stato evidenziato da Marco Pirozzi dell’associazione “Francesca Pirozzi onlus”, che ha evidenziato anche di confidare sui giovani per un cambiamento degli stili di vita e delle abitudini all’interno delle famiglie a favore di una sana alimentazione.
GLI STUDENTI PROTAGONISTI – Dopo la permanenza in Provincia, la mostra sarà allestita dall’11 marzo al Monastero di Montebello (Isola del Piano), dove sarà visitabile su appuntamento telefonando alla Cooperativa Gino Girolomoni 0721.720221).
Questi 22 studenti che hanno realizzato le illustrazioni in mostra: Gaia Annicchiarico, Giada Begozzi, Alessio Canducci, Georgiana Caprariu, Lorenzo Cascini, Riccardo Cavallini, Jennifer Conti, Gianluca Di Andrea, Alice Fulgini, Laura Gallo, Lorenza Longhi, Matteo Mangani, Lorenzo Mencarelli, Alessandro Molaroni, Alice Serafini, Roberta Shavenko, Gianluca Silvestri, Teodor Skundric, Sofia Tagliatesta, Nicole Tempini, Giulia Tonelli, Mikael Vezzoli.
Lascia una risposta