di Redazione
18 gennaio 2019
PESARO – La Provincia di Pesaro e Urbino chiederà ai 20 Comuni che hanno già adottato le modifiche al Regolamento di polizia rurale introdotte dal consiglio provinciale nel 2017 di sospendere l’obbligo di comunicazione preventiva all’Asur sull’utilizzo di prodotti fitosanitari previsto nel regolamento stesso. Ciò in adesione alle richieste delle associazioni di categoria del mondo agricolo che lamentano eccessivi oneri burocratici, essendo gli agricoltori già muniti di adeguato patentino per uso fitofarmaci, con obbligo di tenuta del registro dei trattamenti.
Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, in un incontro avuto con i rappresentanti provinciali di Coldiretti (presidente Tommaso Di Sante e direttore Paolo De Cesare), Cia (presidente Alessandro Taddei e direttore Gianfranco Santi), Confagricoltura (presidente Giuseppe Mariotti e direttore Denis Bernabucci), Copagri (presidente Claudio Nasoni) ed il presidente del Consorzio Marche Biologiche Francesco Torriani, ha ascoltato le osservazioni relative anche ad altri punti del documento, disponendo la creazione di un tavolo di lavoro con associazioni di categoria, Asur, Corpo forestale ed ordini professionali degli agronomi e periti agrari, in vista dell’ulteriore revisione del Regolamento che si renderà necessaria in seguito all’imminente modifica del Piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Al tempo stesso, il presidente Paolini consulterà sul tema anche le associazioni ambientaliste e dei consumatori.
Nell’incontro, il presidente della Provincia ha ribadito l’importanza di punti fondamentali presenti nel regolamento a tutela della salute, dell’ambiente e della biodiversità. In tal senso, nella revisione del documento dovrà essere garantito il divieto di trattamenti fitosanitari in prossimità di luoghi sensibili come scuole, ospedali, parchi pubblici, pozzi, sorgenti ecc. Paolini porterà la questione dell’uso dei prodotti fitosanitari a livello regionale, affinché le prescrizioni previste dal PAN siano adottate in maniera integrata e uniforme tra tutte le province marchigiane, come previsto dal piano stesso.
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