di Redazione
17 gennaio 2019
PESARO – Primo sopralluogo a Pesaro, in via Francesco Vatielli, per individuare la sede del Centro regionale per l’autismo. Il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd), il direttore dell’Area Vasta 1 Romeo Magnoni, l’ingegnere Roberto Cascioli, direttore Patrimonio e nuove opere dell’Asur, e il direttore integrazione servizi socio-sanitari Giovanni Feliziani hanno visitato nei giorni scorsi un immobile di proprietà dell’Azienda sanitaria che potrebbe ospitare la struttura specializzata. «La Regione Marche nel 2017 – ricorda Biancani – ha stanziato 800 mila euro per realizzare due strutture specializzate, una a sud della regione e una a nord». I due nuovi istituti, così come previsto dalla legge regionale sull’autismo del 2014, andrebbero ad affiancare quello già operativo di Jesi, in modo da assicurare un servizio omogeneo su tutto il territorio. «Il prossimo passo per avviare la struttura nel nord delle Marche – spiega Biancani – è l’individuazione nel territorio di un immobile dell’Asur che possa essere ristrutturato e riconvertito in centro diurno, residenziale e di sollievo per questo tipo di disturbi. La palazzina di via Vatielli è situata in una zona residenziale, vicina al parco e agli impianti sportivi, dispone di un giardino esclusivo e ha una superficie complessiva di oltre 1000 metri quadrati».
«Tante famiglie sollecitano l’apertura del Centro – sottolinea il consigliere regionale, firmatario di due interrogazioni presentate nel 2017 e nel 2018 a sostegno della realizzazione della struttura – Una volta scelta la sede, l’Asur dovrà attivare una procedura per individuare il soggetto che si occuperà prima del recupero dell’immobile, con l’assegnazione di 400mila euro, e poi della gestione dei servizi». «Spero che quest’ultimo tratto del percorso – conclude Biancani – venga svolto nel più breve tempo possibile, l’obiettivo è la pubblicazione del bando entro l’estate. Siamo stati i primi in Italia a dotarci di una norma interamente dedicata ai disturbi dello spettro autistico, una legge che la Regione continuerà a sostenere, come ha dimostrato nell’ultimo bilancio, dove ha previsto nel triennio 744mila euro per aiutare le famiglie. Grazie al nuovo centro, nella nostra provincia saremo in grado di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni dei pazienti, con un approccio educativo e comportamentale, e potremo offrire ai familiari un sostegno concreto per alleggerire il carico psicologico e fisico dell’assistenza».
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