di Redazione
11 gennaio 2019
PESARO – E’ stata presentata in Provincia la prima edizione del Premio nazionale “Mombaroccio Sarano – Luci nel buio della Shoah”, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, bandito dal Comune di Mombaroccio in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Pesaro e Urbino, l’Istituto comprensivo statale “Pirandello” di Pesaro (nello specifico, la scuola secondaria “F.Barocci” di Mombaroccio) con vari partner: Arcidiocesi di Pesaro, Comune di Pfarrkirchen (Germania), Comunità ebraica di Ancona, Comunità ebraica italiana di Gerusalemme, Federazione italiana dei Cineclub, Provincia di Pesaro e Urbino, Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati minori e Regione Marche.
MANTENERE VIVA LA MEMORIA
Obiettivo del premio, come evidenziato dal sindaco di Mombaroccio Angelo Vichi, “è quello di mantenere viva la memoria degli avvenimenti legati alla famiglia ebrea Sarano, che riuscì a salvarsi dalla Shoah grazie alla protezione offerta da alcune famiglie di Mombaroccio (Ciaffoni e Perazzini), dai frati francescani del Beato Sante e da un ufficiale tedesco. Una storia rimasta nascosta per 70 anni ed oggi raccolta nel libro ‘Siamo qui siamo vivi – Il diario inedito di Alfredo Sarano’ curato da Roberto Mazzoli per il gruppo editoriale San Paolo, con prefazione di Liliana Segre. E’ importante che i giovani conoscano le aberrazioni del fascismo, ma anche i tanti gesti compiuti da persone comuni, in un periodo in cui c’era terrore per le leggi razziali”.
Alfredo Sarano, segretario della Comunità Israelitica di Milano, prima di mettersi in salvo con la sua famiglia riuscì a nascondere le liste degli ebrei del capoluogo lombardo, salvando così migliaia di persone dalla cattura. A Mombaroccio determinante fu l’incontro con alcune persone che rischiarono la vita per loro. Fondamentale fu anche il ruolo di Erich Eder, comandante della Wehrmacht, che fece un voto al Beato Sante e scelse di non arrestarli salvandoli dallo sterminio nazista.
PAOLINI: “ATTENTI AI MESSAGGI SUI SOCIAL”
“Ci stiamo avvicinando al Giorno della Memoria, è con la memoria che si salva il futuro”, ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ai giovani della scuola ‘Barocci’ di Mombaroccio presenti nella sala ‘Pierangeli’. E ha poi aggiunto: “Non possiamo fare finta che non sia successo niente. In un periodo come questo dove l’odio viaggia sui social network, dovete stare attenti ai messaggi che vi arrivano, molti sono studiati per colpire alcune situazioni e la formazione di alcune idee. Ringrazio la dirigente scolastica dell’Itc Pirandello, l’impegno su questo versante è la dimostrazione dell’importanza della scuola, che aiuta i giovani a pensare”.
IN GIURIA ANCHE GLI STUDENTI
Il Premio si articola in 3 sezioni: “Sezione letteraria”, “Sezione multimediale” e “Sezione speciale riservata alla scuola primaria”. Si possono presentare elaborati di taglio narrativo, racconto, sceneggiatura teatrale o elaborati in forma di filmati, narrazioni audiovisive etc. Saranno ammesse anche produzioni già edite o partecipanti ad altri concorsi. Le iscrizioni vanno fatte entro il 31 gennaio (compilando la scheda presente sul sito www.mombaroccio.eu, dove è pubblicato anche il regolamento), ma c’è tempo fino al 30 marzo per inviare gli elaborati, che verranno valutati da una giuria di esperti, di cui faranno parte anche alcuni studenti della III A della scuola “Barocci” di Mombaroccio, guidati dai loro insegnanti, per sottolineare come la memoria della Shoah sia sempre più eredità e responsabilità delle nuove generazioni. Previsti premi per complessivi 1.500 euro, oltre ad attestati di merito.
MOMBAROCCIO AL CENTRO DELLA VICENDA
“La memoria – ha evidenziato la dirigente dell’Itc Pirandello di Pesaro Cinzia Biagini – non è affidata solo alla storia ma anche all’arte, alla letteratura, alla poesia. Il nostro istituto si occupa da tanti anni del ricordo della Shoa e la scuola ‘Barocci’ di Mombaroccio, pur essendo piccola, ha una modalità interdisciplinare molto particolare”. Il professor Michele Alexis della III A della “Barocci” di Mombaroccio ha evidenziato come insieme a Roberto Mazzoli sia stato avviato da circa 6 anni questo percorso, trasformato anche in un video da parte dei ragazzi, pubblicato sul canale You Tube dell’Istituto Pirandello. “I sopravvissuti alla Shoa sono sempre di meno – ha detto Roberto Mazzoli agli studenti -, il passaggio del testimone è nelle vostre mani. A voi viene affidato il ricordo di questa vicenda accaduta a Mombaroccio ed un premio a cadenza annuale rivolto alle scuole deve servire a mantenere vivo il grande gesto di umanità che si è compiuto”.
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