di Redazione
9 gennaio 2019
PESARO – Il Rossini Opera Festival e Pesaro Città creativa della Musica UNESCO sostengono la petizione #operaunesco, promossa da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde. Con questa petizione si chiede alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, al ministero dei Beni Culturali, al ministero dell’Istruzione e al ministero degli Esteri di attivarsi perché sia definito un dossier per la candidatura de “Il Belcanto e l’Opera Lirica Italiana” che coinvolga le Fondazioni liriche, i Conservatori di musica e le realtà culturali, professionali e della Società civile interessate; e perché venga proposta all’UNESCO la candidatura de “Il Belcanto e l’Opera Lirica Italiana” per il riconoscimento quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
“Il Rossini Opera Festival” dice il presidente Daniele Vimini “ha sin dal 1980 quale propria missione la riscoperta e la restituzione agli appassionati di tutto il mondo dell’opera di Gioachino Rossini. Il pubblico del ROF, infatti, è in grande maggioranza straniero (negli ultimi anni ha raggiunto il 70%).In occasione del 150esimo anniversario della morte di Rossini, il Festival ha collaborato con i Ministeri di Beni Culturali, Istruzione ed Affari Esteri alla diffusione della sua musica attraverso una fitta serie di eventi tenuti nelle sedi di Ambasciate, Consolati ed Istituti italiani di Cultura di una trentina di città di tutto il mondo, da Buenos Aires a Sidney, da Los Angeles a Mosca.
Aggiunge il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “Successivamente al riconoscimento di Pesaro come Città creativa della Musica UNESCO, abbiamo scelto proprio la sede dell’organizzazione, a Parigi, per la presentazione del Festival 2018. Nel 2019, questa attività internazionale sarà riproposta, anche alla luce delle Celebrazioni per la 40esima edizione del Festival.”
“Aderiamo perciò convintamente alla petizione, che ribadisce con forza il significato profondo del melodramma come espressione tra le più alte della nostra cultura nazionale” conclude Daniele Vimini. “L’opera lirica è uno dei biglietti da visita più prestigiosi da presentare fuori dai nostri confini: uno dei prodotti del Made in Italy più illustre ed apprezzato, attraverso il quale poter promuovere nella maniera più efficace la nostra lingua e la nostra cultura nel mondo. In altre parole, è un patrimonio immateriale inimitabile e di incalcolabile valore culturale ed economico, che ci impegniamo, da parte nostra, a continuare a promuovere all’estero in collaborazione con le istituzioni nazionali.”
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