La Vuelle cambia allenatore: via Galli, arriva Boniciolli

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8 gennaio 2019

Massimo Galli (foto tratta dalla pagina Fb della Vuelle)

Massimo Galli (foto tratta dalla pagina Fb della Vuelle)

PESARO – Ci sono diversi motivi per esonerare un allenatore: il primo è sempre il rendimento della squadra, al di là della posizione in classifica, perché non lo cambiano solamente quelle nelle ultime posizioni, ma anche chi non ritiene il rendimento della stessa in linea con le aspettative; il secondo motivo è la famigerata scossa, quella che si augura di trasmettere ad un gruppo che magari non è nemmeno malaccio, ma sembra aver perso il sacro furore agonistico per i motivi più svariati; il terzo motivo è un reale problema tecnico, ovvero che la squadra non stava giocando un basket redditizio, ma un basket confusione, non si capiva più, chi dovesse fare cosa e quando, con un’anarchia tattica che non andrebbe bene nemmeno in precampionato, figuriamoci al termine del girone d’andata; il quarto motivo per mandare via un coach è che non è riuscito a creare un feeling col gruppo, quello che magari gli avrebbe permesso di superare gli ostacoli tecnici, perché una squadra che ha fiducia nel suo allenatore, può anche vivere un momento di flessione, ma poi sa rinascere dalle proprie ceneri.

A rifletterci bene, per l’esonero di Massimo Galli si possono applicare tutti e quattro i motivi e questo fa capire quanto fosse necessario chiudere il suo rapporto con la Vuelle e quanto questa mossa sia stata compiuta con il consueto ritardo da parte della dirigenza biancorossa che, come al solito, sperava fino all’ultimo in congiunzioni astrali favorevoli per uscire dal tunnel, anche se erano almeno cinque partite che la squadra giocava male, anzi non giocava proprio, perché quella che si è presentata sul parquet nell’ultimo mese era una lontana parente di una squadra di professionisti pagati, magari non troppo, ma comunque regolarmente pagati per fare il loro dovere, che non è necessariamente quello di vincere, ma di dare il massimo in campo. Blackmon, McCree e compagnia bella, invece, hanno messo l’interruttore su off, spegnendo il collegamento tra il cervello e il corpo, mandando in campo la versione da playground, quella però dove nessuno aggiorna il punteggio dopo ogni canestro, perché altrimenti non ti scambi un cinque col compagno se sei sotto di 35 punti.

In serie A ci sono 16 squadre e quando devi cambiare un allenatore, non diciamo che devi prenderne per forza uno dei migliori 16, ma al massimo non puoi uscire dalle prime 30 posizioni, di un’eventuale classifica riferita ai coach italiani in attività. A ben vedere l’unico che ha guidato la Vuelle, facendo parte dei primi 30 sotto la presidenza di Costa, è stato Piero Bucchi, perché i vari Ticchi, Paolini, Dell’Agnello e Leka, con tutto il rispetto, non ci rientrano nei primi 30, come non ci rientrava Massimo Galli, che tra l’altro non poteva giocarsi nemmeno la carta del profeta in patria, non avendo Pesaro nel cuore. Nei primi 30, invece, Matteo Boniciolli ci rientra a pieno titolo, sia per esperienza, che per i risultati ottenuti nella sua carriera, che non sono solamente quelli dei titoli conquistati, perché altrimenti si dovrebbe considerare solo Pianigiani e Sacchetti.

Il lavoro che attende Boniciolli non è per niente facile, soprattutto perché non sappiamo cosa sia successo veramente all’interno dello spogliatoio biancorosso, e far riappacificare il gruppo è il primo obiettivo per rinascere. Poi arriverà l’aspetto tecnico e con lui le decisioni su eventuali tagli da fare nelle prossime settimane, non prima però di aver capito cosa funziona e cosa non va nella Vuelle 2.0, quella che speriamo si presenti in campo fin da domenica prossima, contro una Fiat Torino, sicuramente più attrezzata di Pesaro, ma alle prese con i suoi problemi da risolvere.

La Vuelle di problemi da risolvere ne ha tanti, il primo passo è stato compiuto, inserendo un allenatore ruvido in un gruppo che di ruvidezza ne avrebbe tanto bisogno, soprattutto in fase difensiva, dove “il prego si accomodi” non può essere più tollerato, ma oltre alla difesa si dovrà migliorare sotto ogni aspetto, anzi non migliorare, ma ritornare semplicemente indietro nel tempo di una trentina di giorni, a quella Vuelle che veleggiava tranquilla in settima posizione, facendo anche divertire i suoi tifosi, perché il penultimo posto non può essere sempre il solo obiettivo stagionale, a 16 giornate dal termine, in un campionato dove l’equilibrio regna sovrano e continuerà fino al prossimo maggio.

IL COMUNICATO DELLA VUELLE

La Vuelle comunica di aver sollevato dall’incarico di capo allenatore il sig. Massimo Galli.

La società ringrazia Galli per l’impegno, la serietà e la correttezza professionale dimostrati nell’attività svolta in biancorosso e gli augura di cuore le migliori fortune.

La conduzione tecnica della squadra è stata affidata al sig. Matteo Boniciolli, che sarà presentato agli organi di informazione oggi, presso la sala stampa della Vitrifrigo Arena, alle ore 16.15.

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