Tumori femminili, approvata in Regione la mozione per abbassare a 45 anni lo screening mammografico gratuito

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7 giugno 2018

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ANCONA – «La diagnosi precoce resta l’arma più efficace contro i tumori femminili». Lo sostiene con convinzione il consigliere regionale Andrea Biancani, firmatario con Enzo Giancarli e Fabrizio Volpini del Pd, della mozione approvata all’unanimità martedì (5 giugno) in Consiglio regionale, per incentivare la prevenzione delle neoplasie femminili. «Da anni – premette Biancani – la Regione Marche provvede allo screening mammario gratuito biennale, riservato dal Sistema sanitario nazionale alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Nella mozione – spiega – abbiamo chiesto la copertura economica per estenderlo alle donne più giovani, abbassando la soglia a 45 anni». Il carcinoma al seno è il tumore femminile più frequente e l’anticipazione della diagnosi ha contribuito al raggiungimento di percentuali di sopravvivenza superiori all’87% a 5 anni dalla comparsa della malattia. «Grazie alla diagnosi tempestiva, il tumore al seno può essere fronteggiato efficacemente, ma studi e statistiche hanno evidenziato l’aumento dell’incidenza in donne sotto i 50 anni – aggiunge Biancani – Per questo altre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia hanno già scelto di diminuire la soglia di età per le campagne di prevenzione». Alla mozione è stata abbinato anche un secondo atto di indirizzo, a iniziativa degli stessi consiglieri, per l’introduzione di specifici controlli in esenzione per le donne marchigiane con familiarità per via ereditaria non solo con i tumori al seno, ma anche alle ovaie e al collo dell’utero. Nelle Marche la struttura di riferimento è il Centro regionale per le malattie neoplastiche ereditarie. «Lo strumento dell’esenzione può aiutare, ma non basta, perché ancora oggi circa il 50% delle donne non partecipa gli inviti per lo screening gratuito – conclude Biancani – Dobbiamo promuovere la cultura dei controlli periodici, con l’informazione e l’educazione sanitaria».

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