Vuelle, Ario Costa e Luciano Amadori restano: la serie A1 è salva

VL_Logo_Congiunto_PallacanestroPesaro_16PESARO – La Victoria Libertas anche la prossima stagione giocherà nel massimo campionato di serie A. Potrebbe essere una non notizia, ma vi possiamo assicurare che fino a 48 ore fa, non era per niente scontato, tutt’altro, con il presidente Ario Costa che ha sciolto le riserve, per usare un termine attuale di questi tempi, solo nella mattinata di sabato, rinunciando ad un probabile incarico, più prestigioso e sicuramente più remunerativo, in Legabasket, appoggiato dal presidente del Consorzio Luciano Amadori e dal sindaco Matteo Ricci, presente anche lui all’assemblea di oggi pomeriggio all’ultimo piano dell’Hotel Mercure di Viale Trieste.

La sala era gremita, con 400 tifosi arrivati per conoscere le sorti della loro squadra del cuore, tornati a casa con qualche convinzione in più, anche se il futuro è ancora tutto da scrivere. Le uniche certezze sono che la squadra è già stata regolarmente iscritta al prossimo campionato e che sarà depositata la fideiussione di 250.000 euro, o meglio le 5 di 50.000 euro cadauna, entro il 30 giugno, ma tutto il resto è ancora nebuloso.

Degli spiragli di speranza sono arrivati dalle parole del sindaco, che ha espresso la volontà di dare una mano concreta alla pallacanestro pesarese, tramite la sponsorizzazione dell’Adriatic Arena, che praticamente è un palasport senza nome, essendo scaduta da anni la convenzione con la Banca dell’Adriatico, sponsorizzazione che potrebbe riguardare anche la Vuelle, che avrebbe così il suo nuovo main sponsor, visto che il comune attualmente non sta incassando un euro dal palazzone della Torraccia e, qualora quest’azienda decidesse di sponsorizzarli entrambi, gran parte dei soldi finirebbero in Via Bertozzini.

Soldi che rimangono il principale problema da risolvere in casa Vuelle, nel minor tempo possibile, perché come ribadito più volte da Costa, allo stato attuale delle cose, non ci sarebbero le risorse necessarie per allestire una squadra competitiva, visto la probabile uscita di cinque consorziati, con la posizione di Consultinvest e Eden Viaggi tutta da chiarire, ma di autoretrocessione non si è mai voluto parlare, giustamente, perché avrebbe vanificato il lavoro di cinque anni e a Capo d’Orlando, dovranno rassegnarsi a disputare la Serie A2, con buona pace di tutti gli avvoltoi che stavano già girando intorno alla Vuelle, così come non è mai stata presa in considerazione la possibilità di uno scambio di diritti con qualche società della serie cadetta, due notizie che stavano circolando in queste ore e che sono state subito smentite, facendo per una volta chiarezza in tempi brevi, sulle reali intenzioni di questa dirigenza, chiarezza e comunicazione che più volte abbiamo richiesto da questo sito e che anche i tifosi presenti in sala, vorrebbero fosse una priorità, nel prossimo futuro.

Si è tornato a parlare del 2013, quando l’attuale dirigenza prese in mano la situazione e fece un campionato con un budget di 1.4 milioni, cifra che forse ancora non c’è nella casse biancorosse e con la quale non si riuscirebbe ad allestire la squadra in questo 2018, ed è chiaro che l’obiettivo è trovare le risorse al più presto, contando magari anche su una campagna abbonamenti anticipata, come suggerito dai tifosi, con una prelazione a giugno e il saldo a settembre, con l’obiettivo di poter conoscere in anticipo quanti soldi arriveranno dal botteghino, con il Ds Stefano Cioppi che spera di arrivare a quota 5000 abbonati, praticando magari prezzi veramente popolari, con la speranza che i tifosi diventino il primo sponsor della Vuelle.

Ma quando chiedi un favore, devi garantire qualcosa in cambio, e il nome più gettonato dal quale ripartire rimane quello di Rotnei Clarke, che ha chiesto 100.000 dollari per rimanere a Pesaro e che sarebbe la faccia giusta da stampare sui manifesti pubblicitari della campagna abbonamenti estiva, quel segnale di continuità che i tifosi aspettano da cinque anni e che invece non hanno mai avuto.

Le certezze dalle quali ripartire sono sostanzialmente due: la prima è che non ci sono debiti da saldare e che il bilancio si chiuderà in pareggio, cosa che non tutte le società possono affermare, tra finanza creativa e debiti con l’erario rateizzati e posticipati, la seconda è che non esistevano alternative all’attuale dirigenza, visto che in questi giorni nessuno si è fatto avanti per prendere il loro posto, anche se qualora si presentasse qualcuno veramente interessato, l’operazione si potrebbe effettuare senza problemi.

Gli animi si sono scaldati, quando qualcuno del pubblico presente ha parlato di un presunto conflitto d’interessi che avrebbe impedito a qualche azienda di entrare nel Consorzio, concetto negato con fermezza dal presidente Costa, mentre Luciano Amadori ha ribadito un’opinione espressa più volte, quella che i consorziati si sarebbero offesi per qualche contestazione ricevuta durante la stagione appena conclusa, cercando anche di far capire i motivi dello scarso appeal esercitato dalla Vuelle sui nuovi probabili investitori, senza riuscire pienamente nel suo intento.

Si è parlato anche di tempistica, con i primi nomi che arriveranno solamente quando si avrà un’idea più precisa sul budget disponibile, ovvero tra fine giugno ed inizio luglio, anche se per quella data ci auguriamo sia arrivata già la firma di Clarke e magari anche quella di Taylor Braun, giocatore che è piaciuto a tutti e che si vorrebbe confermare, ma ne riparleremo a tempo debito.

Con questa assemblea pubblica, si è dato il via ufficialmente alla stagione 2018-19, che sembra lontana, ma è che più vicina di quello che si pensi e alla quale si arriverà ancora con il duo Costa-Amadori al comando, con la speranza che entrambi si diano da fare per trovare nuove risorse e che esprimano quella dose di ottimismo, che ancora non si vede sui loro volti, nonostante le dichiarazioni contrarie, perché per vendere un prodotto, oltre all’onestà, e sulla loro non nutriamo dubbi, ci vuole anche entusiasmo, ci vuole lo spirito giusto col quale svolgere un compito che capiamo possa essere pesante, ma che hanno voluto prendersi anche per la prossima stagione, forse per mancanza di alternative, ma se te ne fai carico, devi farlo nel miglior modo possibile, continuando magari il dialogo con i tifosi, che alla fine rimangono i veri destinatari dei tuoi sforzi, e ai quali dovrai garantire di aver fatto tutto il possibile, perché in serie A ci siamo ancora e vorremmo rimanerci il più a lungo possibile.

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