di Redazione
25 febbraio 2018
PESARO – Qualche giorno fa, la Sezione di CasaPound di Pesaro si è resa protagonista di un atto politico di enorme importanza che non poteva sfuggire agli occhi dell’ANPI. CasaPound Pesaro – in pieno contrasto con le parole del loro leader nazionale Simone Di Stefano – ha ufficialmente e coraggiosamente rinnegato l’eredità fascista.
Questa svolta è stata sancita dalla firma del rappresentante Christiano Demontis, su di un documento ufficiale del Comune di Pesaro, firma con la quale l’associazione ha dichiarato di “non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste neonaziste, razziste […] di non compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista e/o nazista“.
Il fatto che CasaPound Pesaro abbia definitivamente cestinato l’eredità mussoliniana, lo squadrismo e le dottrine di odio e prevaricazione, rappresenta un grande passo avanti per tutta la società.
Apprezziamo la rottura definitiva tra CasaPound Pesaro e CasaPound Italia, e speriamo presto di avere novità riguardo l’insperata svolta antifascista di questa associazione.
Ora che hanno rinunciato a bandiere nere, saluti romani, busti di Mussolini e tutto il loro armamentario, CasaPound Pesaro passa nel campo democratico-Antifascista, sperando che abbia capito che cosa questo significhi.
Ora che sappiamo che pur di avere una stanza comunale in periodo di elezioni, i militi di CasaPound sono disposti a rinnegare Mussolini, Manifesto di Verona, Repubblica di Salò e tutto il resto, speriamo che altre sezioni – per altrettante sale comunali – seguano l’esempio di CasaPound Pesaro, isolando quel Di Stefano che ancora grida «il fascismo non lo rinneghiamo!».
Il Direttivo ANPI di Pesaro
“professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste neonaziste, razziste ” ossia opporsi al genocidio dei popoli europei, motivo per cui casapound esiste. Se è vero, casapound pesaro è popolata da idioti che non son diversi dai centri sociali. La resistenza bianca contro la distruzione della nostra razza, l’amore per la propria gente (quello che voi chiamate “odio”) è tutto cio che conta
È voi credete all ANPI??
non ci credo, ma se fosse così dovrebbero immediatamente commissariare quella sezione…
Non riesco a crederci, ma se fosse vero la sezione sarebbe da commissariare e bonificare (disinfettare)
penso a una colossale bufala…., ma se così fosse sarebbe grave
penso a una colossale bufala…., ma se così fosse sarebbe grave
assolutamente falso!
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Pesaro, Casapound: fieri della nostra identità, rispondiamo alla boutade dell’ANPI pesarese
Pesaro, 13 marzo – “Non si barattano i vivi, non si tradiscono i morti”, questo lo striscione a firma CasaPound comparso nella notte come risposta al comunicato dell’ ANPI che giorni fa addebitava al movimento un improbabile ripudio del proprio passato storico e della propria identità.
“Siamo venuti a conoscenza in questi giorni da varie segnalazioni dell’esistenza di un comunicato dell’ANPI di Pesaro che, a seguito della nostra presenza nella Sala Rossa del comune in chiusura di campagna elettorale, ironicamente ci taccia di aver sposato la causa antifascista – afferma nella nota Christiano Demontis, responsabile della locale sezione di CasaPound”.
“Ringraziamo per il suggerimento, ma rifiutiamo l’offerta rivendicando, in linea con la direzione del movimento nazionale e con le parole del Segretario Di Stefano, la nostra identità culturale fatta di battaglie sociali, patriottismo e difesa della peculiarità del nostro popolo – continua Demontis – Chiari riferimenti, questi, di cui non abbiamo mai fatto mistero, presentandoci alle elezioni come forza che ha le sue radici culturali nel passato, ma vive nel presente e si proietta nel futuro”.
“La facile e superficiale ironia della sezione locale dell’ ANPI, nata da una non conoscenza dei documenti sottoscritti per poter affittare lo spazio comunale – prosegue nella nota Demontis – è ben poca cosa di fronte alla constatazione che i nuovi partigiani poco avrebbero da gioire se anche CasaPound si dichiarasse antifascista : siamo la sola scusa che hanno per mantenere in vita un’associazione che, a oltre 70 anni dalla fine della guerra civile, ancora sventola lo spettro di un defunto fascismo storico per godere dei finanziamenti copiosi dello Stato e giustificare la propria esistenza”.
“Mentre l’ ANPI resta rancorosamente ancorata ad un passato di opposti schieramenti – conclude il responsabile locale di CasaPound – il nostro movimento è riuscito ad incrementare notevolmente i consensi elettorali con la fierezza di un passato mai barattato e proposte che guardano all’attualità storica dell’Italia. Mentre a qualcuno resta solo l’ironia, noi preferiamo l’azione quotidiana a fianco del proprio popolo”.