di Redazione
14 novembre 2017
Non c’è ancora – nel momento in cui scriviamo – un comunicato ufficiale, ma Giovanni Gardani, sia nell’edizione on line della Gazzetta dello Sport sia in CremonaOggi.it, ha anticipato che Marcello Abbondanza non è più l’allenatore della Pomì Casalmaggiore.
Che le ex campionesse d’Europa fossero in difficoltà appariva evidente. Brava la myCicero a spargere sale sulle ferite, pardon veleno sulla torta nuziale dell’allenatore romagnolo che solo, 24 ore prima aveva sposato la sua compagna.
Licenziato dopo 5 giornate. Come nelle peggiori squadre di calcio.
Una pernacchia colossale a chi oserà dire ancora che il volley femminile è meglio del calcio.
Abbiamo le prove, l’ultima è di oggi, che anche il mondo della pallavolo è in caduta verticale.
La Pomì Casalmaggiore ha esonerato l’allenatore riportato in Italia – crediamo – a furor di euro, dandogli la possibilità di saltare tutta la fase della preparazione per seguire la nazionale canadese.
E lo avrebbe sostituito con il vice Lucchi, voluto – scrive gazzetta.it – proprio dal coach romagnolo. Ma Volleyball.it scrive che la Pomì potrebbe essere affidata a Marco Fenoglio che la scorsa stagione ha vinto lo scudetto con Novara, ma è rimasto senza squadra. A proposito di volley in caduta libera.
Nei minuti che hanno anticipato la partita di domenica, Massimo Boselli Botturi, presidente lombardo, intervistato da Lvf.tv aveva commentato così la situazione in casa Pomì.
”Siamo dell’avviso che bisogna dare fiducia alle persone alle quali abbiamo affidato compiti importanti sia in campo sia in panchina. Devono lavorare con tranquillità perché sappiamo che in queste settimane abbiano avuto problemi tra assenze, arrivi in ritardo e infortuni, situazioni fisiologiche. Pensiamo che è giusto rasserenare gli animi e lasciare lavorare tranquillamente allenatore e squadra, pure facendo presente che non siamo contenti”.
Se non l’avessimo ascoltata in diretta e riascoltata in differita, ci verrebbe da pensare che la dichiarazione è di Matteo Renzi.
Ricordate “Enrico stai sereno”, rivolto a Enrico Letta, allora presidente del Consiglio?
Boselli Botturi ha fatto giusto in tempo a dire “Marcello stai sereno” che l’ha licenziato.
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