Immigrati irregolari e lavoratori in nero: maxi-operazione di polizia al Porto di Fano

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6 ottobre 2017

fano-portoFANO – Ieri, dopo un’attenta attività d’intelligence, è stata posta in essere un’importante operazione, Coordinata dalla Polizia di Stato, di controlli congiunti presso il porto di Fano da parte del personale del Commissariato di  di Fano coordinato dal Dirigente Dr. Stefano Seretti, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di PU diretto dalla Dirigente Dott.ssa Giuseppina Natali e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Fano diretto dal Tenente di Vascello Iasella Clara. I controlli, mirati nei confronti dei pescherecci adibiti alla piccola pesca, attraccati alla banchina n. 13 del Porto di Fano, hanno riguardato sia i lavoratori impegnati nelle attività di pulizia delle reti da pesca sia il personale imbarcato.

Nella circostanza sono state effettuate verifiche nei confronti di cinque imbarcazioni, che portavano all’identificazione di 20 persone, tra le quali numerosi cittadini extracomunitari, in parte richiedenti asilo ed in parte titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Nei confronti di due extracomunitari, provenienti rispettivamente dallo Sri Lanka e dalla Tunisia, irregolari sul Territorio Nazionale, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Pesaro ha avviato le procedure finalizzate all’espulsione.

Le verifiche di competenza del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro hanno riguardato la posizione di 16 lavoratori dipendenti e di 5 aziende del settore pesca ed agricoltura e di cui gli accertamenti sono ancora in corso.

Lo stesso personale ha accertato la presenza di ben 13 lavoratori “in nero”, in quanto completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione ed ha adottato, di conseguenza, n. 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per utilizzo di manodopera in nero nella misura del 20% rispetto a quella complessivamente impiegata. Allo stato risultano accertate sanzioni per oltre 40.000 euro. L’operazione si inserisce in una ampia azione di contrasto al lavoro sommerso della manodopera extracomunitaria che prosegue ormai da mesi.

 

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