Serie A di basket pronta al suo 95esimo campionato. Pu24 alla scoperta delle squadre al via (PARTE 1)

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22 settembre 2017

PESARO – Sabato 30 settembre prende il via ufficialmente il 95esimo campionato italiano di pallacanestro, con una squadra da battere – Milano – ed altre tre o quattro che potrebbero darle fastidio, perché in fin dei conti la corazzata Milano, in questo decennio, ha vinto “solamente” due titoli, con Sassari e Venezia brave a conquistare il loro primo storico scudetto.

C’è la netta sensazione che questo campionato sia diviso in due tronconi ben distinti, il primo sarà composto dalle squadre che puntano ai playoff e, perché no, a qualcosa di più sostanzioso, il secondo vedrà sette od otto formazioni conquistare il prima possibile alla salvezze ed una volta raggiunta, faranno magari un pensierino alla parte sinistra della classifica, di cui dovrebbero fare parte, in ordine sparso: Milano. Trento, Bologna, Venezia, Avellino, Sassari, Torino e Reggio Emilia, mentre, sempre in ordine sparso, Cantù, Pistoia, Pesaro, Brescia, Capo d’Orlando, Varese, Cremona e Brindisi, stazioneranno tra la metà classifica e gli ultimi posti.

Se dovesse veramente palesarsi questo scenario, è chiaro che ogni vittoria – o sconfitta – ottenuta con una squadra dell’altra fascia, avrà un valore diverso, in una classifica che non riserverà troppe sorprese, a trenta punti si accederà ai playoff e con 10 vittorie ci si dovrebbe salvare, mentre per i primi quatto posti, basterà arrivare a quota 40.

Fin qui i numeri, ma al pubblico interessa la bella pallacanestro e dando un’occhiata ai 16 roster, qualcosina si è mosso, ma è chiaro che l’Italia ormai non è più nei 10 maggiori campionati a livello mondiale e non riesce più ad attirare i campioni di un tempo, quelli per capirci che ci hanno fatto divertire all’ultimo Euopeo vinto dalla Slovenia e gli americani di un certo livello, preferiscono rimanere in G-League, in attesa di una possibile chiamata Nba.

La cartina di tornasole dello stato di salute del nostro basket, sarà il rendimento in campo europeo, con Milano, unica italiana in Eurolega, che dovrà riscattarsi dall’ultimo posto della scorsa stagione, con Trento, Reggio Emilia e Torino che prenderanno parte all’Eurocup, senza troppi ambizioni di conquistarla, mentre la scudettata Venezia, Avellino e Sassari parteciperanno alla Fiba Champions League, con Capo d’Orlando che dovrà passare il turno preliminare, per poter accedere al tabellone principale.

Da sabato sera si inizierà a fare sul serio, in quello che dovrebbe essere il penultimo campionato a 16 squadre, perché dal 2018- 19 ci dovrebbe essere una sola retrocessione, a fronte di tre promozioni dalla serie A2, dando così vita ad una sere A di 18 squadre, ma il condizionale è d’obbligo, con Legabasket e Fip che sembrano andare in direzioni opposte.

La vera novità stagionale è la possibilità di vedere tutte le partite su Eurosport Player, pagando € 29.99 per tutta la stagione, in un’annata in cui giocare alle 18.15 di domenica diventerà una rarità, tra anticipi, posticipi, match a mezzogiorno e alle cinque di pomeriggio, ma questo 95esimo campionato, sarà ricordato anche come il primo con le pause per la Nazionale – 26 novembre e 25 febbraio – mentre la terza pausa in programma, coinciderà con le Final Eight di Coppa Italia del 15-18 febbraio, che si svolgeranno probabilmente ancora a Rimini.

Due precisazioni, la prima: ci sono diversi modi per dare un giudizio, dalle stelline, ad un semplice voto, oppure avremmo potuto indicare per ogni squadra la probabile posizione finale. Ma proprio per il grande equilibrio che regnerà fino alla trentesima giornata, dove ci si dovrà preparare alle classifiche avulse e alla differenza canestri, abbiamo deciso di dividere i giudizi in cinque grandi fasce di merito: Scudetto (non c’è bisogno di spiegazioni), finale scudetto (idem), semifinale scudetto (tra il terzo e il quinto posto), quarti di finale playoff (dal sesto al nono posto), salvezza tranquilla (dal decimo al tredicesimo), salvezza (dal 14esimo al 16esimo).

La seconda: con il mercato sempre aperto, questa guida rischia di diventare obsoleta già tra un paio di settimane, perché sappiamo che basta l’arrivo di un solo giocatore di medio alto livello, per spostare gli equilibri, tralasciando i possibili infortuni, ma un punto fermo ci vuole e a maggio vi divertirete a rileggerla, per vedere quanti pronostici abbiamo azzeccato.

 

Seguendo rigorosamente l’ordine di classifica dell’anno precedente, cominciamo la nostra analisi dai campioni d’Italia in carica:

UMANA VENEZIA

Paul Biligha in Nazionale

Paul Biligha in Nazionale

Non sarà facile ripetere l’impresa dello scorso giugno, quello che ha consentito alla Reyer di conquistare il secondo scudetto della sua storia, ma Venezia è comunque in grado di rimanere tra le prime quattro, Le partenze di Julyan Stone ed Ariel Filloy non saranno facili da assorbire, ma coach De Raffaele potrà disporre di un roster più profondo, dopo gli arrivi di Bruno Cerella e Andrea De Nicolao, in una panchina composta anche dal ceco Kyzlink, dal lituano Orelik, dal tiratore Bramos e da chi non partirà come centro titolare tra Paul Biligha e l’ex casertano Michael Watt, in uno starting five composto da Haynes, Michael Jenkins, l’ex Varese Dominique Johnson e il croato Peric. A fare da mentore, sarà come sempre il 37enne Tomas Ress, in una Reyer che aspetta il pieno recupero di Stefano Tonut, per puntare di nuovo a qualcosa di ambizioso.

LA STELLA:

Hrvoje Peric: Quando è al top della forma fisica, rimane una delle ali grandi più forti del nostro campionato, con quella capacità di giocare, sia in vicinanza del canestro, sia di farti male dalla linea dei tre punti. A 32 anni, il lungo croato ha raggiunto la maturità necessaria, per essere anche il leader dello spogliatoio e, in una Reyer che punta ai primi quatto posti, in ogni competizione a cui partecipa, Peric rimane l’uomo a cui affidare i palloni che scottano.

LA SORPRESA:

Paul Biligha: Anche se l’ultimo Europeo, lo ha definitivamente sdoganato dal ruolo di comprimario, Biligha ha l’occasione di dimostrare tutto il suo valore anche in una Coppa europea, in una Venezia che gli concederà il giusto spazio, per diventare un centro, se non dominante, di buon livello anche in campo internazionale.

IL COACH:

Walter De Raffaele: Andare avanti il più possibile in ognuna delle tre competizioni che lo attendono, è questo che si chiede al coach con il tricolore sul petto, per una Venezia che punta a conquistare almeno un altro trofeo.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA:

Semifinale

 

DOLOMITI ENERGIA TRENTO:

Jorge GutierrezLa finale dello scorso anno è stato un traguardo forse irripetibile per i trentini, ma attenzione a considerarla una casualità, perché quando si lavora seriamente, i risultati non tardano ad arrivare, Gli innesti del playmaker messicano Gutierrez e del centro Usa Behanan, andranno a completare un quintetto composto dai confermatissimi Diego Flaccadori, Filippo Baldi Rossi e Dominique Sutton, con Toto Forray a partire da una panchina, che rivedrà anche Lechtaler, il portoghese Gomes e il centro Shields, con l’aggiunta dell’olandese Franke e del lettone Silins. La partecipazione all’Eurocup, costringerà coach Buscaglia ad una rotazione vorticosa dei suoi uomini, ma in Trentino non hanno fretta di raggiungere la vetta e si continuerà a lavorare con serietà e pazienza, senza nessuna preclusione.

LA STELLA:

Jorge Gutierrez: Una carriera divisa tra Nba ed Europa, per questo playmaker messicano che si è tolto qualche soddisfazione anche con la sua Nazionale, Regista veloce di mani e di testa, capace di innestare i compagni con passaggi al fulmicotone, ma anche di colpire dalla linea dei 6.75, classico giocatore in grado di riempire ogni voce statistica e perciò da prendere in considerazione per il fantabasket.

LA SORPRESA:

Yannick Franke: Guardia 21enne, con un buonissimo tiro dalla distanza ed una spiccata tendenza ad usarlo con assiduità, può giocare anche qualche minuto da play e rendersi utile in fase difensiva.

IL COACH:

Maurizio Buscaglia: Dovrà essere bravo nella gestione di un roster più profondo rispetto all’anno precedente, con la possibilità di variare i quintetti, ruotandoli in base alle esigenze del momento, ritornare in finale non sarà affatto semplice, ma la sua Dolomiti rimane un’avversaria ostica per chiunque.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA:

Quarti di finale.

 

EMPORIO ARMANI MILANO

Andrew Goudelock

Andrew Goudelock

Vi ricordate le squadre con una rotazione di sette-otto giocatori e un paio di juniores a completare i dieci a referto? Esistono ancora, basta guardare in casa Vuelle, ma a Milano questo è un concetto superato da tempo e anche quest’anno, l’Armani si presenta con quindici giocatori nel proprio roster, praticamente tre per ogni ruolo e in campionato dovrà effettuare il turnover per i suoi stranieri – 7 schierabili sui 10 disponibili – mentre i cinque italiani, tutti nel giro della Nazionale, non avranno tanti minuti a loro disposizione. Andrea Cinciarini, Fontecchio, Abass, Pascolo e Cusin infatti, dovranno faticare per conquistare un posto in quintetto, perché coach Pianigiani nel ruolo di playmaker può schierare Kalnietis e Theodore, in quello di guardia Andrew Goudelock e lo sloveno Zoran Dragic, nello spot di alla piccola, il lettone Bertans e il serbo Micov, mentre sotto i tabelloni, in attesa del rientro di Patrick Young, può sbizzarrirsi tra Cory Jefferson, Tarczewski e il lituano Gudaitis.

Insomma, anche quest’anno Milano è la favorita d’obbligo per lo scudetto, con un coach che ne ha vinti già tanti e giocatori di grande talento ed esperienza, le incognite rimangono psicologiche, soprattutto se in Eurolega le cose dovessero andare male anche stavolta, col rischio di arrivare ai playoff scarichi mentalmente.

LA STELLA

Andrew Goudelock: Dopo l’esperienza in Nba coi Lakers, ha sempre giocato in una big europea, mettendo in mostra tutto il suo repertorio, fatto di triple da oltre i sette metri, entrate al ferro al fulmicotone e gioco in velocità, in una Milano piena di stelle, la sua potrebbe brillare più delle altre.

LA SORPRESA:

Kaleb Tarczewski: Arrivato a gettone sul finale della scorsa stagione, questo centro dalle doti atletiche infinite, si è reso subito utile nelle lotte dentro l’area e questo potrebbe essere l’anno del suo lancio definitivo a livello internazionale.

IL COACH:

Simone Pianigiani: L’uomo giusto al posto giusto, almeno è quello che sperano in casa milanese, dopo l’esperienza non proprio esaltante con Jasmin Repesa, l’ex allenatore di Siena a della Nazionale sa che lo scudetto è l’obiettivo minimo, mentre quello massimo è arrivare vicino alle Final Four d’Eurolega, ma questo ci sembra più complicato.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA:

Scudetto.

Appuntamento a domani con la seconda parte dello speciale di Pu24 sul campionato italiano di basket.

 

 

 

 

 

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