La Vuelle torna da Lucca con due sconfitte. Aspettando il Memorial Ford, il basket si ferma per la finale europea Slovenia-Serbia

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17 settembre 2017

Spiro Leka impartisce istruzioni alla squadra (Foto Fabrizio Andrea Bertani/Ciamillo tratta dal Facebook VIctoria Libertas Pesaro Basket)

Spiro Leka impartisce istruzioni alla squadra (Foto Fabrizio Andrea Bertani/Ciamillo tratta dal Facebook VIctoria Libertas Pesaro Basket)

PESARO – Ancora due zero, nella casella vittorie di questo precampionato per la Vuelle, che torna da Lucca con due sconfitte rimediate prima con Pistoia e poi con Milano. L’assenza del pivot titolare Eric Mika ha fatto balenare tutti i problemi del reparto lunghi biancorosso, corto di uomini e di esperienza e il pur generoso Ancellotti ha faticato a rimanere sul parquet, causa problemi di falli, e non si può sperare che sia il 18enne Morgillo a risolvere la situazione sotto le plance. Nel primo match con Pistoia, i ragazzi di coach Spiro Leka non sono dispiaciuti, con un ispirato Dallas Moore a segnare in entrata e a far vedere che non è certo la timidezza il suo difetto principale, bene anche Emanuel Omogbo soprattutto in fase realizzativa, mentre sotto canestro ha subito la fisicità di Marcus Kennedy, che alla fine è stato l’uomo decisivo per la vittoria della The Flexx, in un’area colorata biancorossa che nell’ultimo periodo è rimasta priva di una copertura efficace. In palla anche Ceron e Bertone, mentre Irvin è rimasto ai margini del match, situazione che non deve ricapitare in campionato, dove Zac sarà uno degli uomini chiave per la salvezza, in una Vuelle che contro i toscani ha mandato a segno solo sei uomini, con Monaldi e Serpilli a secco.

Tutto sommato, Pesaro ha fatto bella figura anche contro la corazzata Milano, pur priva dei nazionali italiani e di Bertans, ma sempre in grado di schierare dieci uomini di gran spessore tecnico. La Vuelle si è difesa con orgoglio fino al 35’, finendo le energie nel finale, perché ruotando sette uomini, più i giovani Serpilli e Morgillo, alla fine si paga pegno, ma Moore e Omogbo si confermano buoni realizzatori, con diverse soluzioni per mettere a referto punti, così così Irvin, che alterna giocate spettacolari ad errori puerili da mezzo metro e che forse deve trovare ancora la condizione fisica ottimale, se l’è cavata Ancellotti, con un paio di tap-in e una buona presenza a rimbalzo, mentre Ceron e Bertone hanno messi punti importanti, sparendo però nel finale, come tutta la Vuelle, che in questo precampionato ha sempre alzato bandiera bianca nell’ultimo quarto, colpa solo di una rotazione ridotta o un sintomo della mancanza di un vero leader, quando la palla comincia a scottare?

Martedì ci sarà la possibilità di vedere dal vivo la nuova Vuelle, impegnata al PalaCampanara nel Memorial Alphonso Ford, che da quest’anno fa parte anche del tour dell’Eurolega, che al campione prematuramente scomparso ha dedicato il trofeo destinato al miglior realizzatore della manifestazione, avversaria di Pesaro sarà la Grissin Bon Reggio Emilia, che in questo precampionato non ha ancora incrociato la Vuelle, I reggiani hanno inserito nel roster il francese Sanè al posto dell’infortunato Vene e possono contare su un nucleo italiano che avrà perso qualche pezzo pregiato, ma rimane di buon livello con Amedeo Della Valle in gran spolvero, Riccardo Cervi desideroso di riscattarsi dopo l’esclusione dall’Europeo, Federico Mussini e Leonardo Candi pronti a dividersi il ruolo di regista della nazionale che verrà e Nicolò De Vico che sta dimostrando di essere pronto anche per la Serie A. Completano il roster a disposizione di coach Menetti, il georgiano Markoishvili, che potrebbe debuttare proprio martedì dopo le fatiche con la sua nazionale, il centro Jalen Reynolds e le guardia Garrett Nevels e Tyrel Haws.

La speranza è che il probabile rientro di Eric Mika, copra le falle emerse al centro dell’area, soprattutto in fase difensiva, per una Vuelle che dovrà presentarsi al meglio, nell’unico impegno di questo precampionato giocato davanti al pubblico amico. Vi ricordiamo che il Memorial Ford non si disputerà all’Adriatic Arena, occupato da un imprecisato evento, ma al Palacampanara, casa abituale delle ragazze del Volley e del calcio a 5 e che la sua capienza è di soli 2000 posti, perciò vi consigliamo di presentarvi già muniti del biglietto, che per gli abbonati avrà il costo di 5 euro -10 per i non abbonati – e che potete già comprare in sede o presso la tabaccheria Tomassoli di Viale Cialdini.

 

EUROPEI BASKET 2017

Senza togliere niente alla Serbia di coach Djordjevic, sarebbe giusto che ad alzare stasera la Coppa destinata alla vincitrice di questo Europeo, sia il capitano della Slovenia, principalmente per un motivo: giocano a pallacanestro. Quella pallacanestro che si fatica a trovare in questo 2017, quella del talento puro, degli assist spettacolari, del contropiede primario e secondario, degli scarichi dentro l’area e non sulla linea dei tre punti, del passaggio in più per l’uomo libero, poi è chiaro che avere un diciottenne come Luka Doncic è un valore aggiunto che le altre nazioni non hanno, ma bisognerebbe anche chiedersi perché dalle nostre parti, gli juniores che dominano nelle loro categorie, si perdono poi per strada al raggiungimento della maggiore età, uno dei tanti problemi da risolvere per il nostro basket.

FINALE TERZO POSTO – ORE 16.00: SPAGNA – RUSSIA

Potrebbe essere l’ultima partita in maglia spagnola di Pau Gasol e Juan Carlos Navarro, ma non pensate che gli iberici siano arrivati alla fine del loro straordinario ciclo vincente, perché i ricambi non mancano di certo ed è giusto ricordare che ad Istanbul non hanno potuto contare sull’infortunato Sergio Llull, che di questa Nazionale è il playmaker titolare. Certamente non è stata la migliore Spagna vista sotto la gestione di Sergio Scariolo, distratta anche nelle vittorie e che ha alzato troppo presto bandiera bianca nella semifinale contro gli sloveni, ma per conquistare il bronzo, risultato minimo alla vigilia, dovrà essere in grado di fermare la Russia di Aleksei Shved, capace di segnare 33 punti anche nella semifinale contro i serbi. Se la Spagna ritroverà la voglia di soffrire, soprattutto in fase difensiva, la medaglia non dovrebbe sfuggirgli, ma i russi non lasceranno nulla d’intentato per salire sul podio europeo: SPAGNA (70%) – RUSSIA (30%)

 

FINALE PRIMO POSTO – ORE 20.30: SLOVENIA – SERBIA

Sfida aperta ad ogni pronostico, che metterà di fronte la freschezza della Slovenia all’esperienza della Serbia, il talento emergente di Doncic a quello già conclamato di Bodganovic, i centimetri di Marjanovic alla velocità di Vidmar, ma se dovessimo fare un nome solo, la scelta ricadrebbe sullo sloveno Goran Dragic, combo guard dal ventello facile, bravissimo anche in cabina di regia e vero metronomo di questa Slovenia, che si presenta al ballo finale da imbattuta – otto vittorie su otto incontri disputati – mentre i serbi erano stati battuti dai russi nella fase a gironi, numeri che indicano che alla fine sono arrivate a giocarsi la medaglia d’oro le due squadre più meritevoli, quelle che hanno espresso il miglior basket della manifestazione e che daranno vita ad una finale spettacolare ed equilibrata, od almeno lo speriamo: SLOVENIA (55%) – SERBIA (45%)

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