San Bartolo, Ricci: “Trasformare il problema in rilancio”

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4 settembre 2017

Primo consiglio comunale Matteo RicciPESARO – “L’incendio del San Bartolo è stato una delle vicende più complicate che abbiamo dovuto gestire negli ultimi anni”, dice Matteo Ricci in Consiglio comunale, riepilogando gli eventi a partire dal tardo pomeriggio dello scorso 4 agosto. “Abbiamo rischiato di perdere Casteldimezzo e Fiorenzuola. Se non è accaduto, è merito del lavoro straordinario dei vigili del fuoco. Che sono riusciti a contenere le fiamme sotto la falesia, difendendo i borghi e le strade, in attesa dell’arrivo dei canadair”.

Ancora: “Tutte le istituzioni hanno collaborato, con unità d’intenti: il nostro compito è stato quello di fare comprendere la gravità della situazione. Spingendo per ottenere subito gli aiuti nelle prime ore della mattina seguente, nonostante ci fossero almeno dieci incendi nel resto del Paese. Così è stato e siamo riusciti a limitare i danni”. Il sindaco cita “le evacuazioni, l’ente Parco, il quartiere, i residenti, gli aiuti arrivati da Rimini e Ancona. Si è passati in poche ore dalla sensazione di scampato pericolo alla tristezza per il danno ambientale. Che purtroppo è stato enorme”. Così, specifica, “è emerso un grande attaccamento al San Bartolo, come forse non si era mai visto. Un meccanismo che spesso scatta quando ci si rende conto che stai perdendo qualcosa di caro”.

La priorità, prosegue, “è legata al dissesto idrogeologico. L’incendio ha bruciato ampi tratti di vegetazione, utile a contenere le frane. E ha danneggiato fortemente gli interventi fatti in precedenza per difendere la falesia”. Quindi: “La preoccupazione più grande è l’arrivo della stagione delle piogge”. Puntualizza: “Grazie alla capacità del parco di cogliere l’emergenza da affrontare, abbiamo interessato subito il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Che a Fiorenzuola ha comunicato lo stanziamento di sei milioni nell’accordo di programma con la Regione. Risorse fondamentali: senza, si sarebbe andati poco lontano. Ora bisogna scongiurare i tempi lunghi della burocrazia. C’è già stato un incontro tra i tecnici, la settimana scorsa, per programmare gli interventi prioritari. Che riguardano Regione, Comune ed ente Parco”.

In parallelo, il sindaco ci mette “il tema della rifioritura”. Osservando: “La strada della spiaggia di Fiorenzuola è stata riaperta. La strada di Casteldimezzo? E’ stato elemento di polemica in quelle ore. Ma chi c’era, sa bene che strade o stradine certamente non potevano spegnere un incendio del genere. Tant’è che anche la strada di Fiorenzuola, che c’era, non è stata utilizzata. Noi abbiamo già finanziato la nostra parte per il ripristino dopo la frana, la Provincia ha fatto la stessa cosa. Mancava il privato. Ora, dentro l’emergenza, dobbiamo sistemare anche quella”. Sull’agenda: “Resta tanto da fare, ma dobbiamo trasformare una situazione negativa in opportunità di rilancio. Per fortuna le attività sono integre: il San Bartolo è sicuro, la cosa più bella per farlo vivere è andarci. Stiamo valutando iniziative speciali nelle prossime settimane, in questo senso, insieme all’Ente Parco. Ci vorrà tempo per rivedere il verde e le ginestre, ma ci sono le condizioni per farlo se si mantiene l’unità d’intenti”.

Intanto, mercoledì prossimo, la spiaggia di Baia Flaminia e il prato attiguo saranno intitolati a Luciano Pavarotti,  a 10 anni dalla scomparsa: “Siamo all’inizio del San Bartolo, un luogo che il grande artista amava. Tanto da sceglierlo come sua ‘abitazione artistica’  Anche questo è un segnale forte per scommettere sul futuro”, chiude Ricci.

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