di Redazione
15 agosto 2017
BORGO SANTA MARIA – I carabinieri della stazione di Borgo Santa Maria, al termine di uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione e la repressione di furti all’interno dei centri commerciali, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due donne (una 24enne ed una 31enne), residenti a Misano Adriatico, poiché ritenute responsabili di tentato furto e furto aggravato continuato in concorso.
Le due, nel pomeriggio del 12 agosto, venivano sorprese dai militari operanti immediatamente dopo aver asportato, mediante il danneggiamento delle placche antitaccheggio, diversi indumenti dall’interno del negozio “Oviesse”, sito nel centro commerciale “Iper Rossini” di via Gagarin, nonché aver tentato di sottrarre il denaro contenuto all’interno del registratore di cassa di un altro negozio del centro, non riuscendo a portare a termine l’azione criminosa a causa di un’ulteriore chiusura di sicurezza applicata al dispositivo.
In particolare la 31enne, in stato di gravidanza, una volta perquisita, nascondeva sotto al vestito, in una panciera i seguenti indumenti, la maggior parte per neonati: 2 maglie; 2 completini; 1 salopette, 2 pantaloni; 1 camicia da notte; 2 fascette; 6 paia di calzini.
La conseguente attività investigativa consentiva di rintracciare, nelle vicinanze dell’Iper, l’autovettura Mercedes nella loro disponibilità, nella quale venivano rinvenuti:
- capi di vestiario sottratti poco prima dall’interno del negozio “Zeta” sito sempre all’interno del citato centro commerciale;
- vestiario per neonato asportato nella mattinata dello stesso giorno presso i negozi “Benetton” , “Bata” e “Golden Point”, siti in Urbino;
- diversi giocattoli, sottratti a seguire provenendo da Urbino, da una Cartolibreria, sita in Montecchio di Vallefoglia.
La merce rinvenuta, per un valore globale di euro 700 circa, verrà restituita agli aventi diritto.
Gli arresti, nella mattinata odierna, sono stati convalidati dal giudice monocratico del tribunale di Pesaro, che disponeva nei confronti della 31enne la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Pesaro e Urbino. Entrambe venivano condannate, previo patteggiamento, alla pena di anni uno e mesi due di reclusione.
E’ stato infine notificato nei loro confronti un foglio di via obbligatorio da Pesaro per tre anni.
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