Dovizioso e la Ducati piegano Marquez e la Honda

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13 agosto 2017

Andrea Dovizioso e Marc Marquez

Andrea Dovizioso e Marc Marquez

SPIELBERG (Austria) – Il Gran premio che tanti “Ducatisti” aspettavano è arrivato.

Al Red Bull Ring Andrea Dovizioso da Forli, in sella alla Rossa Ducati da Borgo Panigale, hanno piegato la Honda e il Dovi si è preso pure la soddisfazione di mandare “al diavolo” Marquez prima di tagliare, da vincitore, il traguardo del Red Bull Ring in Austria.

Marquez all’ultima curva, all’ultimo giro, ci ha provato, ha fatto lo “sborone”.

Voleva passare il romagnolo con una manovra garibaldina ma DesmoDovi non si è fatto sorprendere, lo ha ripassato e lo ha mandato a quel paese, poi al parco chiuso gli ha dato – probabilmente- del “pataca”, con affetto e col sorriso.

Che gusto quando la Ducati, che costruisce in una anno 55 mila moto, ha tagliato il traguardo davanti alla Honda che- di moto- ne fa 11 milioni!

Che gusto che il Dovi, che agoni staticamente – come Franco Morbidelli che ha vinto in Moto2 – sia cresciuto come pilota anche a Pesaro visto che l’Abc delle moto da corsa l’ha appreso da Guido Mancini, nelle sua mitica officina in Via Madonna di Loreto.

Che bello che un pilota “qualsiasi”, Doviziso, abbia ancora una volta sconfitto i VID (Veri Important Driver) della moto Gp.

Lui ha azzeccato la strategia.

Ci credeva il Dovi e ha montato le coperture morbide adeguando la strategia di gara alla scelta: con “calma” delle fasi iniziali di gara e, verso la fine.. gas a manetta.

Tutto il contrario di Giorgio, inteso come Lorenzo, che è partito a palla e ha fatto il Lorenzo , davanti a tutti fino a quando, dopo 11 giri, gli pneumatici non gli hanno fatto tirare i remi in barca ed ha chiuso quarto. JL99 ha sbagliato strategia ma ci sta: voleva dimostrare che non ha dimenticato come si guida una moto, voleva affermare forte e chiaro che, con la Desnosedici, ci sta prendendo confidenza.

Un piazzamento onorevole il suo anche perché stavolta è lontano solo sei secondi dal vincitore che è il Dovi da Forli.

E un bravo anche a Marquez il quale, pur essendo in lizza per la conquista del titolo della Classe Regina, n on fa mai il ragioniere e ci prova sino alla fine.

Onorevole il terzo posto di Pedrosa, senza infamia e senza lode il settimo posto di Vale Rossi, mai in partita nemmeno nelle libere e qualifiche.

Un bravo anche a Carmelo Ezpelata che, elogiando il successo della Ducati, ha fatto intuire nella intervista A sky che qualcosa sta cambiando in MotoGp: cosa cambierà… lo vedremo in seguito.

Una tirata di orecchie a quel “tizio” che sulle colonne di un giornale ha scritto stamattina: “Non fatevi ingannare dalla posizione sulla griglia di partenza: Valentino Rossi è competitivo”.

A parte la “gufata”, visto come è andata, in primis sulla griglia ci si cucina la… grigliata, ma “schieramento di partenza” a parte, a nostro modestissimo avviso quello è un empio di “non buon giornalismo” nel senso che si “erudiscono” le folle in maniera non corretta creando ingannevoli aspettative: “Rossi e la sua squadra hanno trovato il giusto bilanciamento della M1…” aveva proseguito l’articolista nel suo florilegio a Rossi :”Siamo in difficoltà – ha affermato Vale Rossi a fine gara- con il team e la Yamaha dobbiamo lavorare tanto per ritrovare la competitività…”.

Buon ferragosto a tutti, in particolare a Franco Morbidelli oggi vincitore e protagonista di una gara MAIUSCOLA che porta il suo vantaggio in classifica di Moto 2 a 26 punti, e anche a Luca Marini che ha dovuto abbandonare la pista al primo giro perché coinvolto “nel mucchio selvaggio” dìnelle fasi iniziali di gara.

Luca domani ( lunedì 14 agosto) sosterrà dei test privati al Ring in sella alla Moto 2 del team Forward: la Moto Gp tornerà in pista a Silverstone il prossimo 27 agosto.

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