di Redazione
28 luglio 2017
Le arti marziali: scuole tradizionali e scuole occidentali
La passione per le arti marziali da parecchie decine di anni ha invaso l’occidente, complici i film con protagonisti attori molto noti (Bruce Lee, Jet Li, Jackie Chan, Chuck Norris, …) ed altri meno noti, e, come registi, dei veri e propri cult (si pensi ad esempio a Quentin Tarantino e al suo dittico Kill Bill).
Ma, al di là dell’appeal provocato dal cinema, sicuramente il fascino maggiore è esercitato dall’indossare il kimono e salire a piedi rigorosamente scalzi sui tatami all’interno del dojo.
La marzialità imposta dal sensei, poi, varierà da scuola a scuola, a seconda del grado di tradizione importato dall’originale cinese, giapponese, ma anche coreano, vietnamita e, ultimamente anche israeliano (si pensi al Krav Maga, la disciplina che fa parte della preparazione atletica dei temibili agenti del Mossad).
Certo, più ci si sposta in occidente e più è facile tradire i principi alla base delle scuole di arti marziali, fosse anche solo quello di dedicare l’intera vita alla pratica e all’insegnamento (a meno di non essere ricchi ereditieri, è difficile, anche se non impossibile, al giorno d’oggi in Italia vivere solo di pratica marziale).
La katana nelle arti marziali giapponesi
Nelle mille sfaccettature di un’arte marziale rientra l’utilizzo delle armi e tra queste, bastone e katana la fanno da padrone.
Molti vorrebbero iniziare con la katana subito, ma in realtà il praticante “serio” arriva alle armi dopo ore, mesi, anni di allenamento, tanto sudore e molti sacrifici.
L’idea infatti è quella di conoscere e controllare il proprio corpo, prima di poter controllare efficacemente un arma.
Ma, si sa, una delle differenze tra l’uomo orientale e quello occidentale è proprio la pazienza, il saper aspettare, l’atteggiamento – per utilizzare un termine abusato e spesso impiegato a sproposito – zen. Ed è inutile dire chi dei due, europeo e giapponese, sappia essere più paziente dell’altro.
Estrarre la katana …
Basti pensare che in Giappone esiste una disciplina specifica, che risponde al nome di iaido, e che consiste nella disciplina che insegna l’estrazione della spada dal fodero. Come dire: se qualcuno pensava di iniziare direttamente ponendosi di fronte all’avversario con un bo (il bastone, utilizzato anche e soprattutto negli allenamenti, e comunque prima di impugnare la spada con lama vera), beh allora si ricreda immediatamente. Qui il posto preponderante è occupato dallo sviluppo morale, dall’armonia dei movimenti e dal percorso spirituale del praticante. L’efficacia tecnica è secondaria e verrà una volta raggiunto un equilibrio interno.
Per imparare a riconoscere la perfetta ed armonica unione di se stessi con l’Universo – questo il significato dell’espressione nipponica che dà il nome alla disciplina: via (do) dell’unione (ai) e dell’essere (i) – sono necessari anni di studio.
… e colpire
Solo dopo si potrà prendere in mano la katana e praticare il kenjutsu, l’insieme delle tecniche per maneggiare la spada quando questa è già estratta dal fodero.
Non si pensi poi di allenarsi con una vera katana: la lama di queste armi ha un’efficacia micidiale e il minimo errore porterebbe a ferite clamorose.
Non a caso, la versione moderna del kenjutsu è il kendo, che si pratica con dei bastoni (ma qui siamo già nell’ambito di una disciplina sportiva, che esce dalla tradizionalità dell’arte marziale).
Le discipline del taglio
Una volta apprese le tecniche del kenjutsu, ci si può lanciare nel iai-jutsu, che potremmo collocare ad un livello superiore di difficoltà: si tratta dell’arte di sguainare la katana e di tagliare (l’avversario, idealmente,) con un colpo solo.
Vi è poi lo studio della disciplina di tagliare con la katana: il batto do, insegnato ancora oggi nelle koryu, le antiche e tradizionali scuole giapponesi. Si pratica ovviamente con una vera lama, così come il tameshi giri, che è l’atto di testare la capacità di taglio della katana.
Chi non si sia fatto sconfidare dalle “lungaggini” da attraversare per arrivare all’insegnamento della katana, può cercare in un motore di ricerca un e-commerce di articoli per arti marziali e la scuola giapponese più vicina a casa sua. Ed iniziare a praticare.
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