Il Festival di Musica Antica rende ancor più magiche le serate di Urbino

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28 luglio 2017

IMG_9718URBINO – Nel giugno di quattro anni fa, Jack Lang, già ministro della Cultura del governo francese, dichiarò: “Urbino è una città segreta, misteriosa…”. Un’affermazione rilasciata quando si sperava che Urbino potesse diventare capitale europea della cultura.

“La sua scelta a capitale della cultura europea paradossalmente è stata molto facile – aggiunse Lang -. Scelta audace, coraggiosa, originale, innovativa, ha tutte le chance per riuscire. Speriamo possa farcela”.

Come sapete, non andò così. Ma la mancata scelta niente ha tolto, toglie e toglierà a questa meravigliosa città che adesso aspira a diventare Capitale Europea della Musica. Come sostiene – a ragione – l’assessore Sgarbi. Merito della Musica Antica che si coniuga alla perfezione con la storia di Urbino.

Urbino è magica, sempre, non lo scopriamo noi, oggi. Giovedì sera, però, lo era di più, anche agli occhi di chi s’innamorò della Città Ducale scoprendola con occhi stupefatti mentre il sole la scopriva dalla nebbia che nell’autunno inoltrato avvolgeva il Montefeltro. Una visione magica. Come giovedì sera.

Merito della bellezza di Urbino, che ancora oggi lascia senza fiato quando si parcheggia nella vasta area del Mercatale e si volge lo sguardo ai Torricini, ma anche di un appuntamento musicale che arricchisce ulteriormente la Città Ducale: il Festival di Musica Antica che, purtroppo, andrà in archivio domani sera.

Giovedì sera il Cortile d’Onore di Palazzo Ducale, scenario unico, ha ospitato un concerto dedicato a Georg Philipp Telemann (1681-1767), il compositore tedesco nato in Magdeburgo e morto in Amburgo che ha lasciato in eredità musiche sublimi. E proporle all’attenzione del pubblico l’Orchestra Barocca Fima (Fondazione Italiana per la Musica Antica) che ha alternato momenti cameristici alle sonorità orchestrali. A dirigere l’orchestra Alfredo Bernardini, che quando intrattiene gli spettatori con notizie gustosi aneddoti (“Una volta una signora mi ha chiesto: scusi, Telemann compone ancora? Più che compone, decompone, lo ho risposto”) vale da solo il prezzo del biglietto.

Una serata dedicata anche alla “musica da tavola”, la “Tafelmusik” di Georg Philipp Telemann, che il Festival ha omaggiato nel 250° anniversario della morte. Musica che accompagnava i pranzi e le cene nelle corti europee d’allora. Quindi, sorpresa, non una platea nel bellissimo cortile, ma tante tavole apparecchiate: acqua, vino, pizza bianca, un cartoccio con prosciutto, salame, formaggio, ma anche melanzane e zucchine grigliate.

IMG_9692I presenti – gran parte dei quali stranieri – hanno apprezzato. E applaudito i protagonisti, che ci sembra doveroso citare, uno a uno:

Oboe: Maria Barnas, Christine Blasi, Valerie Colen, Olga Kuznetcova, Anne Elizabeth Lofgren, Piia Henriikka Maunula, Irene Metere, Olivier Stankiewicz.

Traverso: Elena Borsato, Hiroaki Kataoka, Stefano Polizzi, Nastasi Timothy, Alexander Volkov.

Viola da gamba: Daniela Tschannen, Emanuela Guarise, Alessia Travaglini.

Violino: Gudrun Knapp, Nolwenn Tardy, Berndt Andersson, Costanza Damiani, Guglielmo Dandolo Marchesi, Maria Di Bella.

Viola da braccio: Paola Buttafava.

Violoncello: Lucia D’Anna, Annette Eldridge, Gioele Pes, Anna Sakharova, Agafiya Serdyukova.

Fagotto: Matteo Bonfatti Paini.

Contrabbasso: Giacomo Albenga.

Violone: Emanuele Guarise, Gualtiero Marangoni.

Clavicembalo: Cécile Blaìs, Riccardo Brugola.

Molto apprezzata la partecipazione nella prima parte del concerto delle giovanissime allieve del Bolshoi Ballet Academy di Mosca; coreografia di Ekaterina Trunina.

Mentre la serata volgeva alla conclusione, gli addetti del Palazzo Ducale provvedevano a chiudere le finestre, in alto, verso il cielo stellato. Dietro la luce, un’ombra… Abbiamo voluto pensare che fosse il… fantasma del Duca Federico, sicuramente felice per l’ennesima serata magica nella “sua” Urbino che non cessa di stupire.

IMG_9684Perché non approfittare, allora, degli ultimi concerti?

Stasera due appuntamenti: alle ore 19, Salone Raffaello dell’omonimo Collegio, Lorenzo Coppola al clarinetto e Carmen Leoni al fortepiano propongono Mozart, Haydn e Hoffmeister; alle ore 21,30, nel Salone del Trono di Palazzo Ducale, l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Italiani e l’Ensemble Vocale Fima (Benedetta Corti, soprano; Gabriella Martellacci, contralto; Luca Cervoni, tenore; Mauro Borgioni, basso) diretta da Alessandro Quarta in un concerto dedicato a Pietro Paolo Bencini e Giuseppe Gonelli.

Infine, sabato, sempre alle ore 21,30 e ancora nel salone del Trono, l’Ensemble Vocale e Strumentale Fima renderà omaggio a Claudio Monteverdi nel 450° anniversario della nascita.

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