PESARO – Se vi dovesse capitare di entrare nel sito web della Lega Pallavolo Serie A Femminile, non vi preoccupate, il programma della finale di Coppa Italia di serie A2 non è cambiato: si gioca una sola partita, domenica 12 marzo. Nella sfida da non perdere – è scritto nel logo – non c’è alcun anticipo del sabato 11 marzo, poiché il regolamento della pallavolo mondiale, anche se con i chiari di luna che regolano le cose della Fivb, la federazione internazionale di volleyball è lecito stare sempre in guardia, non prevede la disputa di un paio di set il sabato e il resto della partita la domenica.
Scherzi, soprattutto disattenzioni, a parte, confermiamo che il derby marchigiano che assegnerà la Coppa Italia di A2 2016 (affidato agli arbitri Giuseppe Curto di Gorizia e Massimiliano Giardini di Verona) si giocherà domenica 12 marzo, alle ore 18, sul taraflex del PalaBaldinelli, il palasport di Osimo dedicato all’allenatore marchigiano di pallacanestro prematuramente scomparso.
I componenti lo staff tecnico diretto da Matteo Bertini sono i protagonisti della pagina odierna. E ovviamente non dimentichiamo il lavoro prezioso dei fisioterapisti. Matteo Bertini, allenatore della myCicero, sottolinea spesso l’importanza dello staff. Doveroso e giusto, perché una squadra va se tutti fanno bene il loro compito, come, appunto, il vice Andrea Burini, lo scoutman Luca Nico, il preparatore atletico Simone Mencaccini, i fisioterapisti Claudio Di Lorenzi e Gabriele Palucci.
Andrea Burini è l’ennesimo marottese sotto rete, come il nuovo Ct azzurro Davide Mazzanti e naturalmente Matteo Bertini.
“Una grande soddisfazione. Sono molto contento, ma anche emozionato. E’ la prima volta che partecipo a una finale e non vedo l’ora che sia domenica. Ci attende una sfida senza pronostico perché si troveranno di fronte due squadre che si equivalgono. Vedremo domenica sera chi avrà la meglio. Credo che a fare la differenza possa essere la tensione. Speriamo giochi a nostro favore visto che schieriamo alcune ragazze più esperte”.
Luca Nico è il signore dei numeri, dei video della squadra pesarese e delle avversarie.
“Dico subito che non m’aspetto una partita spettacolare, ma in una finale è più importante vincere che giocare bene. La Coppa Italia era uno degli obiettivi con cui abbiamo incominciato la stagione, ma adesso che siamo all’epilogo conta solo vincere, a prescindere dal gioco. Faremo di tutto per centrare l’obiettivo. Anch’io sono emozionato, visto che mi accingo a vivere il primo appuntamento in cui è in palio un trofeo. Non nascondo che sono abbastanza teso già da un paio di settimane. Io non posso incidere più di tanto in campo, quindi soffro fuori”.
Lei studia le statistiche: con quali numeri si presentano le finaliste, la myCicero e la Lardini? Ha qualche curiosità?
“Noi analizziamo tutti gli aspetti del gioco, fase per fase. Abbiamo in testa diverse idee, consapevoli che Filottrano sta facendo altrettanto. Cercheremo di apportare qualche variante al nostro gioco, sperando di avere studiato nel migliore dei modi la nostra avversaria”.
Simone Mencaccini è molto soddisfatto.
“La finale di Coppa Italia è il risultato del lavoro di gruppo, dello staff tecnico, delle giocatrici, ma anche dei fisioterapisti. Stiamo lavorando bene grazie anche a ragazze, molto disponibili, che s’impegnano duramente”.
Il prof, il preparatore atletico, è sicuramente il più esperto, avendo partecipato e vinto a diverse finali.
“Quando ero a Urbino abbiamo vinto la Coppa Cev. L’anno scorso, in Polonia, dove ero in forza alla Chemik Police, abbiamo conquistato tutto: Coppa di Polonia, scudetto e Supercoppa. Ho avuto la fortuna di fare parte di squadre che hanno conseguito i loro obiettivi. Ovviamente, i risultati dipendono soprattutto dalla squadra con cui lavoro, ma nel mio piccolo le ho aiutate a raggiungere i traguardi conseguiti”.
Come state vivendo i giorni che precedono la finale?
“Non è, e non potrebbe essere, una settimana normale. Ma già dalla settimana precedente, quando pure eravamo attesi dalla trasferta a Legnano, un po’ di testa era a domenica 12 marzo a Osimo. Si vive con un po’ di tensione, che è anche positiva perché vuole dire essere concentrate su quel che ci attende. Una tensione che ci porterà alla partita nella migliore condizione possibile”.
Osservate nell’allenamento del giovedì sera, le ragazze sono sembrate pimpanti.
“Non possiamo lamentarci della condizione fisica. E’ normale che – dopo il periodo vissuto di recente, fatto di tanti viaggi e di partite infrasettimanali in Coppa – affiori un po’ di stanchezza, però, come confermano i risultati (una sola sconfitta e 12 vittorie tra campionato e Coppa Italia; ndr), viviamo un buon periodo. I viaggi incidono nella stanchezza fisica, però la condizione è buona”.