di Redazione
8 marzo 2017
PESARO – “La sua conoscenza della musica di Rossini è impareggiabile, e fondamentale è stato il suo ruolo nella riscoperta e rivalutazione delle opere minori di Rossini, sia per le sue interpretazioni come direttore d’orchestra, sia per le sue pubblicazioni musicologiche. Il Rossini Opera Festival e l’Accademia Rossiniana sono la più fervida testimonianza della sua lungimiranza, anche a favore delle giovani generazioni di cantanti e musicisti, che grazie al Festival e all’Accademia hanno potuto iniziare la loro carriera internazionale.
E’ quanto dichiara ROBERTO PROSSEDA, uno dei pianisti più attivi nella scena concertistica internazionale in merito alla morte del maestro Alberto Zedda.
“Conservo – aggiunge Prosseda – un bellissimo ricordo del calore paterno con cui Alberto Zedda mi accolse a Pesaro, in un concerto che fu per me di grande importanza, nell’ambito del Rossini Opera Festival del 2009, in collaborazione con l’Ente Concerti di Pesaro, quando presi parte all’esecuzione integrale dei Péchés de Vieillesse di Rossini.
“Sono particolarmente contento – conclude Prosseda – di poter tornare a suonare a Pesaro fra pochi giorni, il 13 marzo prossimo, al Teatro Rossini per l’Ente Concerti, assieme ai Virtuosi Italiani: un concerto che intendo dedicare al Maestro Zedda, e alla sua grande eredità che lascia agli appassionati rossiniani di oggi e di domani”.
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