di Redazione
7 marzo 2017
PESARO – Il Consiglio comunale dà il via libera all’integrazione del regolamento di Polizia urbana che prevede “misure atte a garantire una maggiore sicurezza e fruibilità delle aree pubbliche e il rispetto delle condizioni di dignità e decoro dei luoghi pubblici di particolare pregio o valore sociale”.
La delibera, emendata (un emendamento è stato presentato dal capogruppo Pd Carlo Rossi e un altro dal consigliere Giovanni Dallasta, lista civica ‘Siamo Pesaro’), è passata con 22 voti favorevoli e 8 astenuti. Il documento dunque riceve l’ok anche dall’opposizione, ma tre consiglieri Pd si astengono (Signorotti, Minnucci e Falcioni).
E l’assise approva anche l’integrazione al regolamento del servizio degli ausiliari del traffico (con emendamento presentato da Dario Andreolli, ed accolto) e la delibera che chiedeva il rinnovo della convenzione tra il Comune di Pesaro e quello di Vallefoglia per la gestione associata di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in giudizio.
Delibera sull’integrazione al regolamento di Polizia urbana
Il documento è stato illustrato dall’assessore Luca Bartolucci, che ha spiegato nel dettaglio variazioni e integrazioni. Due gli emendamenti, entrambi approvati. Primo a intervenire il consigliere di Fi Alessandro Bettini, che ha chiesto all’assessore “quante sanzioni sono state elevate con la precedente ordinanza”. “Sono stati fatti 85 verbali e incassate 6 multe”, ha precisato Bartolucci.
Ma il dibattito ha fatto registrare la presa di posizione, con successivo voto di astensione, di tre consiglieri Pd. Nel suo intervento la consigliera Milena Signorotti ha detto di ritenere “la delibera un po’ bizzarra, e produrrà effetti assai limitati. I cittadini lo chiedono? Non credo che questa sia la via giusta. La soluzione? Un mix equilibrato di controllo e politica di partecipazione urbana. Voglio anche ricordare che Pesaro è la città della solidarietà”.
Marco Minnucci (Pd), anche lui astenuto, ha fatto un distinguo “fra diverse situazioni: la mendicità molesta e chi ha realmente bisogno di aiuto”, mentre Stefano Falcioni (Pd) ha detto di condividere in pieno l’intervento della Signorotti, aggiungendo: “Pesaro è stata tra le prime città che ha coinvolto i profughi nel volontariato. Per intervenire in modo efficace occorre agire in sinergia con tutte le forze dell’ordine”.
Per Dario Andreolli (Ncd) “si tratta di una questione che riguarda una pluralità di aspetti, quali ad esempio la vendita di merce contraffatta, problemi di viabilità, persone che vengono strumentalizzate, la situazione dei parcheggi… Ci sono persone che evitano di parcheggiare in piazzale Carducci perché hanno fastidio per quella situazione. Non va però dimenticato che c’è anche un aspetto sociale: sono diversi i casi di chi chiede la carità e di chi ha veramente problemi economici”.
Per Francesca Frenquellucci (M5S) “il metodo non mostra di essere efficace, ne risolutivo. Chiediamo azioni coerenti per il bene di tutti, non proclami”.
Alessandro Bettini (FI): “Quanti anni sono dovuti passare perché questa amministrazione si accorgesse del problema? Per anni si sono voltati dall’altra parte. E’ una scelta che arriva molto tardi”. Marco Perugini (Pd) parla di un fenomeno in crescita, e aggiunge: “la mia commissione ha approfondito molto questo tema, non si va a colpire il debole, ma si affronta un problema serio”.
A conclusione del dibattito è intervenuto il sindaco Matteo Ricci.
Cosa prevede l’integrazione all’articolo 17
La mendicità
È vietato porre in essere forme di accattonaggio molesto invasivo (inteso come richiesta insistente e petulante di denaro) e/o con impiego di minori, anziani, disabili oppure simulando disabilità.
E’ vietato mendicare nei seguenti luoghi: aree di svolgimento dei mercati; di fronte a vetrine e ingressi di attività commerciali; nei cimiteri e aree antistanti; ospedale e vie limitrofe quali piazzale Cinelli/via Oberdan/via della Liberazione; aree pubbliche antistanti luoghi di culto; piazza del Popolo/via Branca/via S. Francesco/via Rossini/Corso XI Settembre/piazzale Carducci, viale Trieste e zone limitrofe; in corrispondenza e in prossimità di intersezioni stradali semaforizzate e non; nelle strutture sanitarie e aree antistanti; nelle scuole e aree antistanti.
“Nei restanti luoghi della città – si legge ancora nella delibera – la richiesta di denaro o di altra utilità deve essere compiuta in maniera itinerante con soste non superiori a 30 minuti nello stesso luogo, dopodiché il questuante dovrà spostarsi di almeno 500 metri”.
Offerta beni e servizi
E’ vietato avvicinarsi ai veicoli in circolazione sulle strade pubbliche o a uso pubblico per offrire merci o servizi quali la pulizia o il lavaggio di vetri o di altre parti del veicolo.
Offerta prestazioni
“E’ fatto divieto, nei parcheggi pubblici o di uso pubblico ubicati nelle zone adiacenti: ospedale e vie limitrofe quali piazzale Cinelli/via Oberdan/via della Liberazione, strutture commerciali, uffici di pubbliche amministrazioni e in particolare in piazzale Carducci, di porre in essere comportamenti finalizzati a chiedere a chiunque si trovi in quei luoghi denaro o altra utilità, ivi compreso rendersi disponibili a portare o scaricare merce, pacchi o borse o individuare posteggi liberi”.
Sanzioni
“Le violazioni previste dagli articoli 17-bis, 17-ter e 17 – quater sono punite con una sanzione amministrativa compresa tra i 25 euro e i 500 euro, con un pagamento in misura ridotta pari a 50 euro”.
Mozioni
Non passa l’urgenza della mozione presentata dalla consigliera di ‘Siamo Pesaro’ Roberta Crescentini, che chiedeva la “condanna dell’atto di violenza su una donna da parte del sindaco di Offida”. In particolare chiedeva “un atto formale di condanna da parte di questo Consiglio comunale in vista anche delle imminenti iniziative per la Festa dell’Otto Marzo, in modo che la condanna delle violenze sulle donne sia non solo simbolica”.
Delle altre tre mozioni, anche quelle presentate dalla Crescentini, è stata respinta quella che chiedeva l’attivazione dell’iniziativa sui buoni sosta. Ok anche all’ordine del giorno presentato dai consiglieri Barbanti e Ceccaroli (Pd) di intitolare il campo da baseball di Pesaro a “Norberto Crinelli”.
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