9 febbraio 2017
PESARO – Tenera è la notte dopo una bella vittoria, anche se t’attende un lungo viaggio e torni a casa alle 5 del mattino.
Dolcissima è la notte della myCicero, tornata a casa mettendo in valigia una bella vittoria, un visto importante per accedere alla finale di Coppa Italia, anche se per varcare la dogana sarà necessario timbrare due volte il passaporto. Tra la squadra pesarese e la finale di Coppa Italia di A2 sono rimasti due ostacoli: altrettanti set da vincere mercoledì prossimo al PalaCampanara.
Ieri sera, sul taraflex del PalaBorsani di Castellanza, dove la Sab Grima Legnano disputa le partite casalinghe, la squadra allenata da Matteo Bertini ha offerto una prova impressionante, per la grande soddisfazione delle ragazze, dei Balusch presenti (la famiglia Albertoni e Carlo Giorgiani, sostenuti da parenti e amici delle ragazze) e ovviamente di Matteo Bertini.
“Sì, una grande soddisfazione – è il commento dell’allenatore marottese – perché giocare bene è l’obiettivo che perseguiamo. Dopo tanti sforzi, dopo i sacrifici che facciamo in palestra, è bello vedere la squadra esprimersi così, mostrando la faccia di chi fa tutto per vincere…”.
La faccia giusta si è vista subito, ma anche dopo che avete perso il terzo set.
“Erano molto arrabbiate… Ci tenevano tanto, volevano vincere a tutti i costi. Ma una cosa è volere e un’altra ottenere. Loro l’hanno ottenuta nel modo migliore sfoderando una prestazione incredibile”.
A proposito di facce: spero che qualcuno abbia fotografato quella di Alessia Ghilardi al cambio di campo dopo il terzo set. Dovrebbe essere mostrata a tutti gli sportivi: era la faccia di chi non ci sta a perdere.
“C’era anche amarezza perché sapevamo di essere state penalizzate per avere commesso qualche errore di troppo”.
Ci è sembrato di cogliere una mancata comunicazione in una palla che poteva essere rigiocata per il 21-23.
“Era una situazione particolare, di doppio cambio. C’è stata un’incomprensione che ha portato al 22 pari. Peccato, perché eravamo in trend positivo e con Mastrodicasa in battuta avevamo una buona rotazione al muro con Olivotto, Degradi e Pamio, ma non abbiamo trovato la forza necessaria per ripartire, dopo che avevamo rimontato dal 21-17 per Legnano che ha colto l’occasione portandoci al quarto set. Però le ragazze, anche se con qualche incertezza all’inizio, sono state brave a ritrovare il ritmo e a vincere il quarto set, un parziale bello e combattuto”.
Perché non dimentichiamo che dall’altra parte della rete c’era la terza in classifica, una bella squadra, bene allenata, che voleva a tutti i costi portarvi al quinto set.
“Loro hanno alzato il livello di gioco già dal secondo set. Sappiamo bene che quando lo fanno riescono a esprimere una bellissima pallavolo. L’abbiamo vinto noi, ma è stato un parziale tirato, ricco di scambi molto belli e per fare punto è stato necessario impegnarsi molto”.
Matteo Bertini è un grande appassionato di sport americani. Tifa Boston (non si può mica essere perfetti…) e domenica notte ha visto il Super Bowl tra Atlanta Falcons e New England Patriots, su cui abbiamo discusso lunedì. Nel commento all’evento sportivo dell’anno, abbiamo parlato delle scelte scellerate di coach Quinn, che ha fatto perdere ad Atlanta un Super Bowl già in tasca, e di quelle, vincenti, di coach Belichick, che ha aiutato i Patriots a imporsi, sfruttando, oltre ai regali altrui, le proprie virtù e traendo il massimo vantaggio dalle debolezze avversarie. Mercoledì sera, l’allenatore marottese è stato bravissimo, come Belichick, ottenendo tanto dalle proprie centrali, ma anche limitando le avversarie più pericolose; una fra tutte, Coneo. Già in campionato, pure perdendo, contro Legnano s’era visto tanto gioco al centro: 13/22 per Mastrodicasa, 8/15 per Olivotto, per un totale di 21/37 (56,76%). Ieri sera, 10/15 per il capitano e 12/24 per la centrale trentina, per un totale di 22/39 (56,41%).
“Avevamo visto nella gara di campionato che le centrali erano andate molto bene e, nonostante la sconfitta, Federica e Rossella erano state le nostre colonne portanti. Così l’abbiamo riproposto in Coppa Italia. In verità è un aspetto del gioco su cui stiamo lavorando tanto, anche perché – con Viola Tonello – abbiamo tre centrali molto forti che devono essere coinvolte nel nostro sistema d’attacco per renderlo il più imprevedibile possibile”.
Ecco perché nel messaggio di congratulazioni le ho scritto che ha fatto il… Bill Belichick.
“Dopo la partita in campionato, mi ero assunto totalmente le responsabilità della sconfitta. A livello tattico c’erano stati aspetti che non avevo individuato. Insomma, non ci avevo preso e loro ci avevano messo in difficoltà attaccando con percentuali altissime. Brave loro, ma io non avevo messo in campo la mia squadra nel modo migliore. Abbiamo studiato altre cose, le abbiamo proposte e hanno funzionato, ma, sapendo che non avrebbero funzionato sempre, ho chiesto alle ragazze di essere pazienti se Legnano avesse fatto punto. Le ragazze sono state bravissime producendo anche difese straordinarie. Più volte è sembrato che la palla fosse già a terra, invece era tirata su. Quando giochi con questa grinta, è un bel partire. Forse questo aspetto non è fondamentale, ma significa che la squadra c’è”.
Tra l’altro, dopo la vittoria con Caserta, avete avuto pochissimo tempo per preparare la gara di Coppa Italia.
“Le ragazze sono state brave a mettere in pratica quel poco che abbiamo potuto fare, visto che ci siamo allenati martedì mattina e nel pomeriggio ci siamo messi in viaggio. Hanno recepito subito le nostre idee e ciò che era importante fare e sono state brave ad applicarle”.
Le confesso che ero convinto di una vostra grande prestazione. Una convinzione frutto delle parole di una giovane, Alice Pamio, e del capitano, Federica Mastrodicasa. Entrambe avevano sottolineato che in seno alla squadra covava tanta voglia di rivincita dopo la sconfitta patita in campionato. Dopo le parole, i fatti, che poi sono quelli che contano.
“Era stata la prima sconfitta della stagione e, si sa, la prima battuta d’arresto lascia il segno. Soprattutto se inattesa, inaspettata. Probabilmente, lo scorso 4 dicembre scendemmo in campo troppo sicure di vincere, giocando senza determinazione, prive della necessaria cattiveria. Da quella sconfitta iniziò un periodo un po’ strano (sfociato nelle battute d’arresto a Soverato e in casa con Filottrano; ndr). Siamo andati a Castellanza animati da tanta voglia di riscattare la sconfitta. L’abbiamo messa in campo, con tanta qualità. Sono molto felice”.
Si è vista a lungo una Kiosi quasi incontenibile, la giocatrice molto importante, aggiungerei imprescindibile, per le vostre fortune.
“Lei è una giocatrice così. Da Eleni ci aspettiamo questo. Sono contento che abbiamo fatto una prestazione di questo tipo, soprattutto in una partita molto importante come una semifinale di Coppa Italia. Quando attacca così, è fenomenale. Dobbiamo trovare continuità, ma lei sta provando in tutti i modi a essere continua”.
Salvo il terzo set, quando le percentuali sono calate, avete ricevuto bene, consentendo a Isabella Di Iulio di guidare da par suo le compagne, ora alzando per le bande, ora sollecitando gli attacchi in primo tempo e fast. Una splendida regia. Lo ha riconosciuto anche chi l’ha premiata quale migliore in campo.
“Una partita bellissima, la sua, coinvolgendo tutte le attaccanti in maniera continua, proponendo quanto preparato alla vigilia. Soprattutto è stata molto precisa. Smarcare le attaccanti va bene, ma bisogna essere precise e Isabella è stata molto brava in entrambe le situazioni, aiutata da una linea di ricezione che ha tenuto benissimo, soprattutto nei primi due set. Poi Legnano ha alzato il livello del servizio, facendo anche scelte azzardate, e noi abbiamo fatto più fatica. Ma la linea di ricezione si è comportata molto bene, tanto che a fine gara ho ricevuto i complimenti per il nostro primo tocco. Certo che Isabella è stata brava, ma sono state brave anche le attaccanti a farsi trovare pronte a mettere la palla a terra. Quando è premiata una palleggiatrice il premio è da condividere con la squadra”. Mi viene da aggiungere che Alice Degradi, che ha chiuso con 11 punti e il 27% offensivo (9/33), stando a questi numeri, non sarebbe stata… all’altezza. Invece, ha ricevuto 46 volte (il 63% delle ricezioni – 73 – della myCicero), con il 67% positiva e il 17% perfetta. Un lavoro notevole.
Una grande prestazione individuale e collettiva, ma c’è ancora tanto da fare, perché per andare in finale di Coppa Italia la myCicero dovrà vincere 2 set mercoledì prossimo, nella speranza che la sua prova sia sostenuta da un bel pubblico.
Tanti auguri a Francesca Michieletto, vittima di un grave infortunio
Una grande vittoria, ma Bertini e le sue ragazze non fanno in tempo a godersela, perché dopo un giovedì di riposo torneranno in palestra venerdì e già sabato pomeriggio si metteranno in viaggio per andare a Trento. Ma di questo parleremo a tempo debito. Intanto oggi è il caso di godere il successo guadagnato a Castellanza, ma anche di fare tanti auguri a Francesca Michieletto, sfortunata schiacciatrice della Delta Informatica Trentino, prossima avversaria della myCicero. Mercoledì sera, nella semifinale di Coppa Italia con Filottrano, ricadendo a terra dopo un contrasto a rete, Francesca è caduta sul piede di un’avversaria riportando una lussazione alla caviglia con interessamento dei legamenti. Quando l’arto sarà sgonfio, verrà sottoposto a una risonanza magnetica, ma già oggi la Delta ha informato che la stagione di Michieletto è finita. Che sfortuna per una squadra che ha avuto una stagione travagliata dagli infortuni e aveva appena recuperato Rebora, ma ha Aricò ancora non al meglio.
Lascia una risposta