PESARO – La Pesaro della motocicletta si è stretta questa mattina attorno alla famiglia Zanzani per onorare la memoria di chi ha dato un contributo fondamentale a costruire la “nostra” Terra dei Piloti e dei Motori.
Il feretro del genio della meccanica Primo Zanzani (scomparso sabato all’età di 94 anni) dalle 9.15 è stato ospitato nella sua “casa” naturale. Ovvero in quel Museo Benelli che è un’installazione permanente del tocco inarrivabile sulle Moto Bi che il “Mago” Zanzani ha reso gloriose.
Una mattinata toccante quella che ha visto collocare la bara di Primo Zanzani in mezzo alle cinque Moto Bi a cinque tiranti che sono state capaci di vincere qualcosa come 1800 gare fra gli anni ’60 e’70. Emozionante assistere a come la storia del motociclismo si sia stretta questa mattina attorno alla famiglia Zanzani qualche ora prima della cerimonia funebre prevista alle 15 nella chiesa pesarese della Madonna di Loreto. Da Paolo Campanelli a Guido Mancini, dal grande pilota Genunzio Silvagni a tutto lo staff del Registro Storico Benelli, è stato un trasversale abbraccio al figlio Ivan e a tutta la famiglia Zanzani. Una famiglia commossa per il grande tributo che la città ha dato a un uomo conosciuto in tutto il mondo. Sono arrivati infatti messaggi di condoglianze anche da Olanda, Belgio e Inghilterra.
Presente anche Giancarlo Morbidelli e lo storico della moto d’epoca Walter Magrini. Non ha potuto essere presente invece Mario Lega per problemi personali. Ma il campione del mondo con la Morbidelli ha fatto sentire la sua vicinanza con una toccante telefonata a Ivan Zanzani.
Ecco alcuni scatti della mattinata realizzati da Maurizio Bruscolini: