6 febbraio 2017
PESARO – Il mondo dello sport è scaramantico. Scarpe che s’allacciano – sempre – prima a sinistra poi a destra, o viceversa; sempre gli stessi calzettoni che si usano fino a quando si vince, anche se puzzano più di una discarica in fiamme; sempre lo stesso rito quando si mette piede in pullman o nello spogliatoio. Per fortuna che si gioca di domenica, altrimenti chissà cosa sarebbe accaduto se la giornata numero 17 fosse andata in scena di venerdì.
E magari chi ha perso o giocato male darà la colpa al numero più temuto dagli scaramantici. Non so se Ivana Druetti sia scaramantica, ma credo che, dopo la bella vittoria della sua squadra, sarà bene felice di avere esordito nella giornata numero 17. O qualcuno preferisce che si scriva semplicemente della 4^ di ritorno?
Una giornata che è finita in archivio non senza scosse. Prosegue, al momento inarrestabile, la marcia della Lardini, ma la Lpm Bam Mondovì può essere orgogliosa di avere strappato un set in casa dell’imbattuta capolista. Pesaro soffre un set con Caserta, che grazie al colpo di mano di Chieri allunga in classifica sulla terza. Esulta la Battistelli, capace di espugnare Settimo Torinese dopo essere andata sotto di 2 set. Che reazione, che orgoglio, che brave le ragazze di Riccardo Marchesi, sicuramente Mister Coach se non ci fosse stata… Ivana Druetti, per la quale cambiamo volentieri il nome del premio: Miss Coach.
Ecco, allora, il meglio (ma anche il peggio) della 17^ giornata:
Miss Scorer, migliore realizzatrice
Camilla Mingardi (Sab Grima Legnano): chi se non lei, la migliore realizzatrice del campionato? L’ennesimo trentello non basta per la vittoria, ma aiuta a evitare una sconfitta a zero punti, che a un certo punto, con il Fenera avanti nei vantaggi del terzo set, sembrava ipotizzabile. E’ la quarta volta che Camilla è migliore realizzatrice della giornata.
Miss Ace, migliore servizio
Tereza Vanzurova (Lardini Filottrano): sembrerà incredibile, ma è la prima volta della giocatrice ceca, che controMondovì ne ha messi a segno 4. Notevoli anche i 3 di Alice Pamio, alla prima partita completa in maglia myCicero.
Miss Wall, migliore muro
Silvia Lotti (Entu Olbia): la schiacciatrice di San Miniato si conferma acquisto eccellente per la squadra di Galli, che secondo la collega Ilenia Giagnoni (Unione Sarda) rischiava la panchina. 5 muri sono una base importante per costruire la vittoria su Palmi.
Miss Spiker, migliore attaccante
Kiesha Leggs (Fenera Chieri): 12/18, 67% offensivo (a cui aggiunge 3 muri), una spinta incredibile per la grande sorpresa della giornata.
Miss Setter, migliore palleggiatrice
Ilaria Battistoni (Battistelli San Giovanni in Marignano): il premio alla palleggiatrice fanese è anche un riconoscimento al collettivo, alla prova di una squadra che pure ha dovuto rinunciare a Marta Agostinetto, appena tornata da un infortunio, ma ha saputo ritornare al successo esterno, che mancava da quasi 2 mesi, recuperando il pesante 0-2 iniziale, dopo avere sperperato un vantaggio importante nel primo set.
Miss Bagher, migliore ricezione
Elena Portalupi (Millenium Brescia): 23 ricezioni, 1 errore, 87% positiva, 52% perfetta, Elena fa di tutto per agevolare il suo attacco, ma Soverato è implacabile, malgrado, appunto, l’ennesima prova positiva del libero lombardo, già Miss Bagher nella quinta e sesta giornata.
Miss Flop, la delusione della giornata
Laura Saccomani (Millenium Brescia): Laura, cosa succede? 1/10 offensivo non è da te.
Miss Volley, la migliore giocatrice della giornata
Silvia Lotti (Entu Olbia): ero indeciso se assegnarlo a Silvia o a Kiesha Leggs. Ho deciso per la toscana perché Olbia, una vittoria al tie-break nel girone di ritorno, non conquistava l’intera posta dal 13 novembre, successo per 3-0 su Soverato. E’ evidente che l’ingaggio di Lotti è stato proficuo e la vittoria su Palmi ha allontanato di 6 lunghezze la zona retrocessione.
Miss Coach, migliore allenatore
Ivana Druetti (Fenera Chieri): in settimana ha preso il posto di Ettore Guidetti e il calendario le ha messo davanti la trasferta a Legnano e la partita casalinga con la Lardini. Lei ha esordito benissimo, dando fuoco a una squadra che – vista all’opera in Coppa Italia – sembrava spenta. Complimenti e buon lavoro.
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