Luca Marini si racconta a 360 gradi: “Sogno la prima vittoria in Italia”

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5 febbraio 2017

Il giovane pilota tavulliese, nella sede pesarese di ViaTicino studio, ha concesso una lunga intervista al giornalista Maurizio Bruscolini, pubblicata su corsedimoto.com, che qui riportiamo in parte:

PESARO – Luca Marini, 19 anni pilota tavulliese dell’Accademia VR46 in forza al team Forward di Moto 2 lo incontriamo a Pesaro nella sede di ViaTicinoStudio. In sottofondo le note della Gazza Ladra di Gioacchino Rossini . “Maro” è un  pilota gentile, educato e colto. Si racconta dandoci subito una notizia.

“Sono soddisfatto, non ho fatto male al mio primo anno in Moto 2  e sono anche contento perché la mia collaborazione con il team Forward continua nel 2017 con una opzione anche per il 2018. Con Giovanni  Cuzari (titolare del team n.d.r)e i suoi ragazzi sto bene”.

Con Marini, prima di iniziare l’intervista, abbiamo fatto un accordo: noi faremo solo qualche domanda…
“Bene,  è la prima volta che posso fare come voglio. Allora  inizio parlando della mia prima gara di Mondiale in Moto 2 in Qatar. Una corsa emozionante e anche i giorni delle qualifiche sono stati indimenticabili: io, Luca Marini, ero nel Mondiale. E poi quello in notturna, è stato davvero un debutto speciale. Fantastico. Difficile dimenticare il primo semaforo rosso che si spegne, tu che spalanchi il gas…la prima curva.Poi, da venticinquesimo  ho iniziato a recuperare posizioni, andavo, andavo…. e ho concluso decimo. Quando sono tornato al box quasi non capivo: tutti mi davano pacche sulle spalle, tanti mi dicevano bravo. Confesso: mi ci è voluto del tempo per realizzare che avevo conquistato i miei primi punti iridati”.

Luca è un bel ragazzo Luca. Se non facesse il pilota potrebbe fare il fotomodello.  Ma dietro questa facciata gentile si nasconde un pilota determinato, grintoso, uno di quelli che in pista non regalano nemmeno mezzo metro.
“Al Sachsenring, in Germania, ho disputato un’altra grande corsa classificandomi sesto: pioveva, non ero a posto con la moto ma ho gestito al meglio la gara ed ho ottenuto un grandissimo doppio risultato: uno è stato il miglior piazzamento dell’anno, l’altro… rimanere in piedi”.

Ma anche la prima  gara in Italia era stata indimenticabile.
“Al Mugello ho rischiato di fare la pole.  Avevo il miglior ideal time, poi in qualifica sono finito decimo, ancora nella top ten. In gara sono caduto per un contatto con Marquez ( Alex ndr) ed è stato un vero peccato perché io adoro il Mugello. E’ una pista che ti dà tante emozioni, a me procura vera felicità e tanto divertimento in tutte le curve. Io corro in moto perché mi piace e al Mugello mi piace di più. Le emozioni che ho provato in quel tracciato non le ho provate da nessuna altra parte e quando la gara finisce il mio pensiero va subito al prossimo anno… perché non vedo l’ora di tornarci”.

Anche Vallelunga è un circuito caro a Luca.
“Nel 2011 sul circuito alle porte di Roma ho vinto il Campionato Italiano con la RMU 80. E’ stato bellissimo perché in quella occasione erano presenti tutti i miei amici di Tavullia. Eravamo tutti piccolini, avevamo 14 anni e ricordo con grande affetto che tutti indossavano la mia maglietta. Un quadretto fantastico, che bello”.

Dopo tanti ricordi, il futuro. Come sarà la prima vittoria nel Mondiale?
“Sogno che sarebbe bello vincere la prima gara in Italia, al Mugello o a Misano. Il Mugello mi piace di più, ma pure Misano non è male anche se sul tracciato romagnolo non sono un fenomeno. Però il circuito dedicato al Sic è la pista di casa, nel paddock ci sono tanti amici e il Balda (Lorenzo Baldassarri vincitore al MWC in Moto2 nel 2016 n.d.r) lo scorso anno ha avuto questa opportunità regalando a tutti una grande gioia”.

Come si immagina sul gradino più alto del podio?
“Con gli occhi chiusi per gustarmi appieno il momento e ripercorrere con la mente i momenti più belli della gara. Francamente confesso che mi piacerebbe vincere tante gare per poter ringraziare uno ad uno tutti quelli che mi hanno aiutato”.

E quel giorno cosa direbbe a Valentino Rossi, suo fratello?
“Sono certo che non avrei il tempo per dirgli niente e sarebbe lui, perché anche in questi frangenti è velocissimo, mi direbbe prima qualcosa lui,  mentre affettuosamente ci abbracciamo”.

Un desiderio da soddisfare fuori dalle piste?
“Vorrei vedere l’ultima partita di campionato di calcio 2017 a Roma, tra la Roma e il Genoa. Io sono un grande ammiratore di Totti, spero non smetta di giocare e comunque mi piacerebbe essere lì per salutarlo, per stringergli la mano ma mi accontenterei di vedere la partita tra i tifosi, in curva sud o in tribuna… Insomma a quella partita sarà importante esserci”.

Per leggere l’intervista completa su corsedimoto.com clicca qui.

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2 Commenti to “Luca Marini si racconta a 360 gradi: “Sogno la prima vittoria in Italia””

  1. LALLO scrive:

    LUCA GRANDE LUCA

  2. Giorgio scrive:

    Qualcuno finalmente si è accorto di questo pilota che va forte molto forte

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