PESARO – “Che meraviglia il cielo blu…il mare… è fantastico qui a Pesaro”. Lei ha gli occhi a mandorla, viene da Shanghai, e si trova nella nostra città insieme ad altri quattro giovanissimi cinesi per partecipare a un corso pratico, full immersion, di cucina naturale e vegana. Sono laureandi in medicina e architettura, ma tutti attratti dal fascino del cibo italiano. “Volete sapere come siamo capitati qui – racconta un’altra ragazza – Ci ha colpito ciò che Maria Elisa (Casciaro, ndr) ha scritto nel suo blog, e cioè che il cibo è amore, che il cibo è il nostro legame con la natura”.
Per la prima volta in Europa e in Italia, dunque hanno scelto Pesaro, sono arrivati il 2 febbraio e il corso terminerà mercoledì prossimo.
Questa mattina il gruppo, accompagnato da Maria Elisa Casciaro (blogger www.arcobalenoincucina.it) e da Marco Mazzini, pesarese, naturopata da decenni, esperto di dietetica tradizionale cinese e consulente del progetto, è stato ricevuto in sala Rossa dall’assessore al Benessere Mila Della Dora: “Il nostro è un Paese ricchissimo dal punto di vista culturale, artistico e paesaggistico, abbiamo delle eccellenze che tanti ci invidiano e tra queste ci sono anche il settore alimentare e gastronomico. E anche Pesaro non fa eccezione, siamo una piccola città ma con grandi potenzialità. Di solito chi viene nella nostra città in genere torna sempre. Speriamo che anche per voi sarà così”.
Il corso si svolge al circolo culturale “A Tutto Arcobaleno” ed è tenuto da Marco Mazzini, assistito da Maria Elisa Rossi Casciaro. Durante le lezioni si apprendono il rispetto della stagionalità, l’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche. Il veganismo si sta diffondendo rapidamente in Cina, in modo particolare tra coloro che sono attenti alla salute. “E’ un’esperienza molto attraente – hanno detto i giovani cinesi -, pensavamo di stare in una classe e ascoltare la lezione… invece Maria Elisa ci ha fatto sentire come in famiglia”.
Al gruppo l’assessore ha donato un telo da mare “per poter riportare a casa un pezzo del nostro mare”, mentre a lei una bottiglietta-calamaio dipinta a mano.