“B WHITE”: Fiorini porta il teatro in cantina

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3 agosto 2016

BARCHI – Bianco il dress code, bianca la scenografia, bianco, anzi Bianchello, il protagonista. L’azienda agraria Fiorini è pronta ad aprire le sue porte, le sue colline, i suoi profumi per il dinner show più “monocromatico” dell’estate: “B White”, in programma venerdì 12 agosto, dalle ore 20, nel Parco di Villa Fiorini, in via Campioli 5, a Barchi.

Diversa dalle consuete cene all’aria aperta, la serata-evento ideata dalla storica cantina abbinerà il teatro al buon vino durante un appuntamento dedicato a chi ha “sete” di conoscere i prodotti del territorio, immerso in una spettacolare atmosfera.

“Il nostro obiettivo – dice Carla Fiorini, enologa e titolare – è condividere il prezioso retaggio lasciato da mio padre Valentino e da mio nonno Luigi e organizzare un evento in cui dare spazio ai nostri prodotti, i Bianchelli del Metauro Doc in primis, e in cui far assaporare la magia che solo questi spazi, lontano dal trambusto della città e immersi nelle dolci colline del Metauro, sanno regalare”.

Il viale d’accesso, la corte e il parco della villa s’illumineranno di fiaccole e candele, le tavole vestiranno di raso bianco. La Villa prenderà vita, si aprirà al pubblico per trasformarsi in un palcoscenico dove il teatro abbraccerà la storia che accomuna un luogo puntinato di cantine di cui il Bianchello è sempre stato protagonista. Ci saranno anche la Battaglia del Metauro, Asdrubale, vizi e virtù di un moderno sommelier, raccontati in una divertente parodia, nei racconti che la compagnia “Teatro delle Isole” porterà tra il verde di Villa Fiorini.

“Le regole per partecipare a B White (info e prenotazioni: tel. 0721.97151 – info@fioriniwines.it) sono chiare – sottolinea, sorridendo, Carla Fiorini -: seguire il dress code bianco, essere dei ‘wine lovers’ e amare questo territorio. Amarlo interamente: dai paesaggi che lo contraddistinguono, fino ai prodotti che è in grado di regalare”.

A certificare la cura che la famiglia Fiorini, tre generazioni di vignaioli in curriculum, un nuovo vino realizzato “Andy’14” (“libero di esprimersi ogni anno, fatto per scommettere sulla longevità del Bianchello”), ha messo nell’organizzare l’evento è la presenza di Massimo Biagiali, de Il Giardino di San Lorenzo in Campo, ai fornelli.

A lui è riservata la scelta di un menù in grado di esprimere al meglio le potenzialità dei prodotti a Km 0. “Da 15 anni – dice – continuiamo a scommettere su una terra che, mano a mano, è stata depauperata delle sue ricchezze. Continuiamo a usare carne marchigiana, a cercare le farine macinate nei nostri mulini, i salumi senza conservanti, i formaggi a latte crudo. Oggi possiamo dire che la nostra scommessa è vinta: il pubblico è alla ricerca dei veri sapori, dei veri profumi, delle materie prime di valore, quelle che non hanno bisogno di effetti speciali”.

Materie che saranno presenti in tutti i piatti in programma al B White dal ricco buffet composto, tra l’altro, dal coccio di baccalà tradizionale al carpaccio di pesce in salsa agrumata, dalle tagliatelle caserecce su pesto di verdure alle lasagne vegetariane accompagnate da un tortino con farina di ceci, fino ad arrivare all’esplosione di dolci: crostate con farro, zuppa inglese, biscotteria, cheesecake e il gelato artigianale.

Ad accompagnare il dinner show – durante il quale si alterneranno letture e performance teatrali – saranno 4 vini che hanno reso celebre la cantina: “Tenuta Campioli” un grande Bianchello, elegante, strutturato, di lunga maturazione, sapido e caldo. È dedicato a Valentino Fiorini, “padre del Campioli di oggi” che lo immaginò “realizzando la prima vendemmia nel 1991” come riporta la dedica in etichetta; “Andy’14”, l’ultimo nato, matura 18 mesi dopo un affinamento in tonneaux e non viene filtrato; il “Monsavium” ottenuto da uve di Bianchello appassite naturalmente, poi maturato in caratelli per anni; il “Fiorini Extradry”, vino spumante 50% bianchello, 30% chardonnay e 20% malvasia.

Nata da Luigi Fiorini, agri culturae genius, divulgatore agricolo e letterato, tecnico e poeta, scienziato e umanista, l’azienda di famiglia è ancora oggi aperta al dialogo, operosa e pilota per metodi e modi di fare agricoltura. Produce vini con uve biologiche, raccolte e selezionate esclusivamente a mano. A gestirla sono l’enologa Carla Fiorini (figlia di Valentino e nipote di Luigi) e il marito Paolo Tornati, sotto l’occhio attento e affettuoso di Silvana Fiorini, prima tra le “donne del vino”, conosciuta in tutta la regione per il suo lavoro di Pr, la sua simpatia, calorosità e passione.

Costo: 40 euro e persona
Bambini dai 4 ai 12 anni: 20 euro

Info e prenotazioni: tel. 0721.97151 – info@fioriniwines.it .

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