di Redazione
28 maggio 2016
PESARO – Si parte con il pianoforte di Mario Mariani. “Non a caso, perché finalmente abbiamo la seconda piazza della città. Sarà piena di vita, musica, spettacoli, eventi e cultura”, premette Matteo Ricci. Che puntella la striscia delle inaugurazioni piantando un altro totem. Tenendo il punto nel confronto tra il prima e il dopo: “Fino a ieri era un pezzo di asfalto tenuto male, adesso è un bel biglietto da visita. Coerente con il lavoro fatto in viale della Repubblica, in questi anni, per rendere più moderno l’asse di collegamento con piazza del Popolo”. Il sindaco cerca il gioco d’anticipo: “Stiamo correndo per completare tutti gli investimenti con ricadute turistiche prima del ponte del 2 giugno. Ci presenteremo al meglio per l’inizio della stagione”. Così infila “il restyling di piazzale D’Annunzio; le ciclabili di largo Aldo Moro-viale della Repubblica; i lavori su viale Marconi”. E insiste: “Domani (ore 18.30) apriremo la ciclabile della Baia. La strategia? Si può condividere o meno, ma è chiara: vogliamo crescere sul turismo per ristrutturare la nostra economia”.
IL RILANCIO
Dietro il nastro schiera mezza giunta. E vira sulle considerazioni: “Dicono che il sindaco vuole il ballo? Certo: voglio fare anche ballare, uno che viene a Pesaro si può anche divertire. La sfida è culturale: una città più vivace è anche più sicura. Ma ripeto: non solo ballo, ci saranno decine di iniziative e manifestazioni. D’altra parte è una piazza che può ospitare anche duemila persone”. Sul dibattito monstre e dintorni: “La pavimentazione è lineare, l’illuminazione è un’altra cosa rispetto a quello che c’era. E con tutto quello che si è detto e con il pellegrinaggio che poi è nato, la piazza l’hanno vista tutti. L’abbiamo già inaugurata dieci volte”. Aggiunge: “Con gli architetti sono sempre pignolo, mai tenero, una vera ‘rottura di balle’. Ma oggi li ringrazio: ognuno deve fare il suo mestiere. Il progetto di Pomodoro? Prevedeva proprio la piazza. Dalle polemiche si trae la spinta per fare ancora meglio”. E allora rilancia, indicando l’Hotel Principe: “Giustamente da questo luogo emerge il grande amore di tutti per Pesaro. E allora dico che quello è il vero scempio di questo spazio. Da lunedì lancerò una raccolta firme. I casi sono due: o il proprietario lo mette a posto oppure lo butta giù. Nessuno di noi terrebbe la sua casa in quel modo. Se fosse stato del Comune ci sarebbe già stata una rivoluzione. Come sindaco, non posso obbligare il titolare ad intervenire. Ma sono convinto che se migliaia di pesaresi firmeranno questo appello, troveremo una soluzione urbanistica per trasformarlo. Noi faremo pressione: quell’albergo, come altri fatiscenti, deve essere sistemato o abbattuto. Insisteremo”.
IL PIANO
Passaggio sui cantieri 2016: “Con lo sblocco del patto di stabilità, ottenuto dalla nostra trattativa con il governo, passiamo dai 2 milioni e mezzo del 2015 ai 35 milioni di quest’anno. Cose concrete: lavori su scuole, ciclabili, strutture sportive. Fra poco partirà il cantiere per la ristrutturazione del vecchio palas. E chiuderemo le buche su 130 strade, per un totale di 40 chilometri: l’anno scorso si parlava di 5 chilometri su 18 vie”. Tra i firmatari dell’appello sull’Hotel Principe ci sarà Enzo Belloni: “Sarò il secondo, è la vera bruttura dell’area”. L’assessore annuncia il defibrillatore nella piazza: “Arriverà presto, grazie al contributo del Leo Club. Un servizio in più per i cittadini”. Ringrazia tecnici e ditte: “Adesso l’estate sarà ancora più vivace”.
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