Palla: poltrone e divani? No, grazie. Acacia Scarpetti (Idv) punzecchia la scelta di “arredo”

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20 maggio 2016

Luca Acacia Scarpetti*

Luca Acacia Scarpetti

Luca Acacia Scarpetti

PESARO – Figuriamoci se uno come Matteo lascia la decisione finale ai tecnici. Non ci credo neanche sotto tortura. È facile oggi scaricare la colpa sui tecnici, come è facile far suonare la musica di Rossini agli allievi del conservatorio o mettere in moto una vecchia e gloriosa moto Benelli. Basta però che la vita chieda di posizionare un mattone, e iniziano le magagne. Sono queste le nuove generazioni, i Renzi’s boys, quelli del tutto subito e per sempre. Dominano la scena con l’arroganza, con la disperazione del nulla camuffato a festa, di chi si gioca l’ultima spiaggia sapendo di non avere alternative. E via con voto di scambio, promesse, minacce velate, “avvocati di Stato” e un fiume di comunicazione. Amministrare dovrebbe essere qualcosa di umile, equilibrato, serio, volto a scelte durature ed efficaci. La cosa pubblica non è una ditta che produce magliette da tennis. La comunicazione dovrebbero farla i cittadini sulle cose viste, non il contrario. Penso che quando costruirono il teatro Rossini o il palazzo Ducale o il vecchio Kursaal, non ci fu neanche mezza critica.

IMG_0883A chi segnala che il progetto della palla manca di verde e alberi, ricordo che sino a pochi mesi fa in quel luogo c’erano anche alberi e fiori. Ecco quindi prendere sempre più forza la proposta fatta ben prima dell’inizio dei lavori, di spendere quei soldi per fare una terrazza sul mare, che sarebbe stata con quei soldi almeno di 500 mq; una pista da ballo perfetta in armonia con il resto. Se a Siena una polemica del genere non ci sarebbe mai stata, non è colpa dei pesaresi polemici, ma merito della sensibilità di altri amministratori.  Salvare il salvabile è il compito morale di tutti. Chiedo quindi pubblicamente al mio sindaco,  di cominciare una gestione più sobria, efficace e lungimirante, magari comprando una bella statua, ove un vecchio saggio con un libro aperto, insegna qualcosa ad un giovane; il futuro è nelle loro mani. Grazie Matteo.

*vice segretario regionale IDV

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