Perlini (Ance Marche): “Codice appalti pubblici da rivedere. Pesaro meglio della media italiana

di 

18 maggio 2016

PESARO – “Nel momento in cui il comparto degli appalti pubblici mostra timidi segnali di ripresa, il nuovo codice degli appalti, appena entrato in vigore, rischia di essere un ulteriore ostacolo per le nostre aziende”. Lo ha detto Costanzo Perlini, presidente di Ance Marche, parlando a Pesaro di fronte a un centinaio di costruttori marchigiani e a diversi rappresentanti delle amministrazioni locali della provincia.

Costanzo Perlini

Costanzo Perlini

Sono almeno tre i punti deboli del nuovo strumento operativo: il limite del 30% al subappalto, che “riduce artificiosamente il numero degli offerenti e limita la partecipazione delle imprese alle gare”, il limite a un milione di euro per il criterio di aggiudicazione con il massimo ribasso e le critiche dei sindacati sulle concessioni. “Una delle note positive, invece, è quella relativa ai criteri reputazionali per la qualificazione delle imprese – ha spiegato Perlini -: quella contro le aziende irregolari è una battaglia che come associazione conduciamo da anni”.

Il leader dei costruttori marchigiani ha parlato del codice degli appalti come di “un cantiere aperto”. “Sicuramente la complessità della materia avrà bisogno di tempo per essere ben inquadrata – ha detto ancora – e mi auguro che venga garantito un adeguato periodo transitorio in modo da assicurare un passaggio ordinato tra la vecchia e nuova normativa, ma senza che vengano ritardati gli appalti in corso”.

DSCN4114Nel corso della sua relazione, Perlini ha fotografato i numeri di una crisi che, tra il 2008 e il 2015, “ha visto crollare, a livello nazionale, fatturati (-60% per la nuova edilizia residenziale, -35% quella non residenziale, -50% per le opere pubbliche) e Pil (con l’incidenza del settore sul Pil nazionale che è passata dal 9,5% al 6,2%).

Parlando della situazione in provincia di Pesaro Urbino, il presidente dell’Ance Marche ha segnalato che, nel primo trimestre del 2016, il trend dei lavori pubblici è in controtendenza rispetto alla media italiana, che ha registrato una flessione del numero bandi di gara (-560, pari al -13,5%) e dell’importo complessivo (-1,7 miliardi, pari a -35,4%). “Il solo comune di Pesaro – ha fatto notare Perlini – ha indetto e indirà gare di appalto per oltre 30 milioni di euro, mentre anche altri comuni come Fano, Vallefoglia, Tavullia, solo per citarne alcuni, stanno contribuendo incisivamente al segno positivo con gare d’appalto di importo rilevante”.

 

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>