La Fermana non ci sta. Vecchiola: “Il Fano ha nascosto i palloni, meritavamo più rispetto”

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18 maggio 2016

Dalla Fermana calcio riceviamo, e pubblichiamo, la seguente nota:

QUESTIONE DI STILE: IL PENSIERO DEL SOCIO DI MAGGIORANZA DELLA F.F.C. MAURIZIO VECCHIOLA

Vecchiola e Conti a Fano

Vecchiola e Conti a Fano

FERMO – Innanzi tutto, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Claudio Gabellini per l’ospitalità riservatami confermando il mio pensiero su di lui come un vero Gentleman del calcio e condividendo la stessa visione su alcuni meccanismi calcistici dei quali abbiamo discusso prima del match.

Al tempo stesso, dopo aver assistito alla partita di Play- Off A.J. Fano-Fermana dalla Tribuna Centrale dello Stadio “Mancini”, mi rimane davvero impossibile non commentare tutte le dichiarazioni e gli articoli post partita che onestamente trasudano di una faziosità che è davvero fuori luogo.

Era giusto che il Fano avesse due risultati utili per il passaggio del turno in quanto i granata hanno disputato un ottimo campionato meritando legittimamente la seconda posizione.

Non posso però esimermi dal fare un’analisi più specifica sullo svolgimento della partita in oggetto in quanto penso che i playoff siano, rispetto alla regular season, un percorso a parte e le motivazioni di coloro che se li contendono possono risultare talvolta diseguali. Essere entrati per ultimi nella griglia alta della classifica ha dato ai miei ragazzi uno smalto diverso rispetto a chi quell’obiettivo lo aveva centrato da tempo e il gol del primo pareggio ha dato un’inerzia ai tempi supplementari completamente diversa (a favore dei canarini).

Questo tema era talmente noto ad un allenatore esperto come Marco Alessandrini che, pur avendo dichiarato di non aver dato ordini di iniziare a giocare a nascondino con i palloni da gara… non ha fatto nulla per proteggere la rispettabilità e la storia della sua società, accettando lo sgradevole rallentamento del gioco con annesse azioni di kick boxing operate da alcuni granata seduti in panchina, ai danni dei giocatori della Fermana che si dirigevano verso i locali per chiedere i palloni visto che se ne erano perse le tracce in concomitanza del vantaggio del Fano.

Il tutto sotto lo sguardo di una terna (Michele Somma di Castellamare di Stabia, Fabrizio Civitenga di Roma e Giorgio Rinaldi di Roma) che non ha brillato per equità e lucidità nonostante l’impegno profuso (gol regolare dell’1-2 annullato a Cremona dal guardalinee e rigore non concesso per fallo di mano su calcio di punizione di Degano). Episodi, questi, che le riprese televisive hanno chiarito in maniera inequivocabile essere stati interpretati in nostro danno.

Al mister Marco Alessandrini dico quindi che la sua ex società e i tifosi giallo-blu (che lo accoglieranno a Fermo il prossimo 25 giugno come un eroe per ricordare la storica vittoria della Fermana che valse l’accesso alla C1) meritavano più rispetto. Avrebbe dovuto adoperarsi per evitare che una gara di calcio si trasformasse in una gara di nascondino.

In definitiva penso che se noi Presidenti e Dirigenti vogliamo dare al calcio un’immagine più credibile e seria, vada insegnata ai giovani atleti una cultura calcistica che non sia unicamente quella del risultato raggiungibile con ogni mezzo possibile.

L’auspicio è che per la finale Fano-Campobasso non si assista all’ingiustizia che ha dovuto patire la Fermana e possano trionfare i veri valori dello sport.

Dott. Maurizio Vecchiola
Socio di maggioranza della F.F.C. Srl

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