di Redazione

18 maggio 2016

PESARO – Il grande giorno di Stefano Stefanelli. Stasera alle 19, sul manto erboso di un Benelli dove sono già partiti i lavori di ammodernamento, la Vis ha presentato il nuovo direttore sportivo. “Ringraziamo Pietro D’Anzi, che ha lavorato con noi per otto anni, ma adesso voltiamo pagina”, lo ha introdotto Claudio Pandolfi, il presidente. “Stefanelli è un ragazzo serio e preparato, è sempre stata la nostra prima scelta”, hanno aggiunto il vicepresidente Marco Ferri, il dg Guerrino Amadori e il team manager Maurizio Del Bene.

“Onorato di essere alla Vis – le prime parole di Stefano Stefanelli da ds biancorosso – Da quando due stagioni fa ho appeso le scarpette al chiodo, sono andato a vedere tante partite in giro per l’Italia intessendo rapporti con addetti ai lavori che ora mi potranno essere utili in questa nuova avventura che affronto con molto entusiasmo”.

Lo stesso che sta mettendo in questi giorni per scegliere il successore di Amaolo. “L’allenatore non lo abbiamo ancora scelto – ha giurato – Lo faremo tra la metà e la fine della settimana prossima, dopo che avremmo incontrato anche altri profili che ricalcano l’identikit di tecnico affamato di calcio, che consideri la serie D un punto di partenza e non di arrivo. La rosa? Dipenderà molto anche dall’allenatore, ma nostra intenzione è quella di confermare diversi giocatori che tanto bene hanno fatto nel campionato appena concluso”. Anche se, aggiungiamo noi, il parco under sarà quasi tutto rifatto, attingendo da società professionistiche anche di A e di B.

Stefanelli di nomi non ne ha fatti, ma qualche papabile in questi giorni è venuto fuori: dal tecnico del San Nicolò Massimo Epifani ad Antonio Mecomonaco, che però la Recanatese difficilmente si lascerà sfuggire, da Francesco Monaco (ex Ascoli ed Ancona), Roberto Rossi (ex Santarcangelo, Forlì e Romagna centro) e Mauro Antonioli (ex Ribelle), più qualche altro nome che ancora è top secret.

Al di là del tecnico, che obiettivi avrà la Vis 2016-2017? “Se la città ci dà una mano, vogliamo fare un campionato di vertice per stare tra le prime cinque”, ha detto Ferri. Sulla stessa lunghezza d’onda il dg Amadori: “Non abbiamo un Paperon de’ Paperoni, ma Pesaro tutta deve sostenerci. Non vogliamo fare le cose in fretta ma con tempestività”. Infatti è già partita una campagna abbonamenti molto particolare, con mini-tessere da 13 partite al costo irrisorio di 30, 50 e 150 euro.

LE FOTO DI FILIPPO BAIONI

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