Occupa abusivamente una casa cantoniera e ci coltiva canapa indiana: denunciato un 20enne

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16 maggio 2016

La casa cantoniera occupata abusivamente

La casa cantoniera occupata abusivamente

URBINO – Personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di polizia di Urbino è intervenuto nella mattinata dell’11 maggio scorso, presso la casa cantoniera sita nei pressi della rotatoria della Croce di Urbino, a seguito della segnalazione di alcuni operatori dell’Anas, relativa ad una persona vista aggirarsi nei pressi dell’edificio, chiuso ormai da diversi anni.

Arrivati sul posto gli uomini della Volante trovavano lo stabile chiuso, con le porte sbarrate dall’interno ma, grazie anche all’ausilio dei cantonieri, riuscivano comunque ad entrare. Nei locali, invasi da un odore insopportabile, gli operatori trovavano una situazione grande degrado, con resti di cibo, escrementi e sporcizia ovunque. In tale contesto, all’interno di una stanza, sdraiato su di un materasso, i poliziotti rintracciavano un giovane, poi risultato essere un italiano 20enne di origine marocchina, allontanatosi dalla famiglia residente nella zona di Canavaccio.

Emergeva che il predetto 20enne aveva trovato rifugio oramai da diverso tempo nella casa cantoniera, allacciandosi abusivamente alla rete elettrica mediante la manomissione del contatore Enel. La mancanza di acqua corrente aveva però in breve reso le condizioni igieniche del luogo del tutto invivibili. All’interno della stanza veniva anche rinvenuta una piccola piantagione di canapa indiana per la produzione di marijuana, composta da tre arbusti, oltre a materiale per la loro crescita, ovvero una grossa lampada, una stufa ed un trasformatore di corrente. Veniva inoltre constatata la presenza di un secondo materasso, segno che lo stabile era frequentato da almeno un’altra persona.

Conseguentemente il giovane veniva denunciato in stato di libertà per invasione abusiva di un edificio pubblico, danneggiamento, furto aggravato di energia elettrica e coltivazione di sostanze stupefacenti. Sono in corso accertamenti per addivenire all’identificazione anche del secondo occupante.

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