di Redazione
14 maggio 2016
ATENE (Grecia) – “Una manifestazione che restituisce finalmente ai cittadini il diritto di parola su scelte che li coinvolgono direttamente”. Lo afferma l’onorevole Lara Ricciatti (SI), in merito alla manifestazione di domenica per il no a Fosso Sejore come sede del futuro ospedale unico, organizzata e sostenuta da diverse organizzazioni.
La deputata di Sinistra Italiana che nelle prossime ore sarà ad Atene in missione per la Camera dei Deputati per l’European Interpalamentary Conference “365 days! Multi – destination tourism”, conferenza interparlamentare dedicata alle politiche di sviluppo del turismo internazionale, rimarca il suo pieno sostegno all’iniziativa.
“Sono dispiaciuta di non poter essere fisicamente presente alla manifestazione, a causa della concomitanza con la missione parlamentare, ma ci tengo ad esprimere la mia piena vicinanza a tutti i cittadini che saranno lì, con i quali in questi ultimi mesi ho lavorato fianco a fianco per cercare di proporre alternative al piano di riorganizzazione sanitaria di Ceriscioli. Quello che mi auguro, dopo questa giornata di partecipazione, è che possa riaprirsi un processo di condivisione reale su una scelta importante come l’ubicazione del nuovo ospedale. E’ quello che realmente è mancato sino ad oggi in questa vicenda, fatto salvo per alcune consultazioni di facciata”.
“Ribadisco con forza – continua Ricciatti – le ragioni del no a Fosso Sejore, dallo strumento finanziario indicato – il project financing -, alle ragioni di limitata viabilità e di stabilità idrogeologica dell’area, ai rischi di possibili speculazioni, trattandosi di terreni privati, e ancora al pregio paesaggistico del sito. I cittadini della provincia di Pesaro e Urbino, come di tutte le Marche, in questi mesi hanno dato prova di grande determinazione ed equilibrio su un tema così delicato e complesso, non limitandosi a dire dei no, ma proponendo delle alternative, chiedendo di essere coinvolti il più possibile”.
“Voglio sperare – conclude la deputata di Si – che almeno questa volta il presidente Ceriscioli non resti sordo di fronte a tali richieste, che sono non solo legittime ma anche doverose in una democrazia che vuol definirsi matura”.
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