PESARO – “Il Comune di Pesaro ha avuto l’onore di ospitare il nono convegno regionale ANUSCA delle Marche in un momento storico particolare, caratterizzato dall’imminente attribuzione di nuove competenze per gli operatori dei demografici in un contesto di profonde innovazioni sia tecnologiche che metodologiche, tali da rivoluzionare concettualmente il lavoro degli ufficiali di anagrafe e di stato civile”. Così l’assessore ai Servizi demografici Mila Della Dora, che ieri è intervenuta all’iniziativa in programma nella sede del quartiere 7 Montegranaro – Muraglia, dal titolo “I demografici in prima linea nelle novità normative”.
Un convegno quello dell’Anusca al termine del quale è anche arrivata la notizia dell’ok definitivo da parte del Parlamento alle unioni civili, che dunque da ieri è legge.
Al convegno sono intervenuti gli esperti Anusca Alessandro Francioni, Renzo Calvigioni, Liliana Palmieri, Franco Gabellini e Paola Lucchi; tra i temi trattati, l’avvio dell’anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) dalla sperimentazione al subentro dei Comuni e le unioni civili. Oltre all’assessore, hanno preso parte all’iniziativa anche il presidente regionale Anusca Gabriele Vincenzi, il presidente provinciale Emilio Melchiorri; presente anche il prefetto vicario Sante Copponi.
Le novità dei Servizi demografici “Sono note le attenzioni che negli ultimi anni il legislatore ha dimostrato nei confronti di questo servizio – ha detto l’assessore Della Dora – e le tante novità sia di natura amministrativa sia di rilevanza giurisdizionale che hanno rivoluzionato il modo di pensare il lavoro degli operatori”. Basti pensare al cambio di residenza in tempo reale del 2012, in cui si è privilegiata la volontà dell’interessato all’accertamento dello stato di fatto, salvo prova contraria; o ancora alle pratiche di separazione e divorzio, a determinate condizioni, del 2014 a seguito del quale l’ufficiale di stato civile si sostituisce al giudice, come in passato era avvenuto a seguito della riforma del Diritto Internazionale Privato del 1995, con il riconoscimento in Italia delle sentenze straniere.
La semplificazione Mai come oggi è percepibile la necessità di velocizzare e semplificare i processi amministrativi passando per la digitalizzazione degli archivi anagrafici da un lato, e di riconoscere e tutelare i diritti inviolabili e le libertà fondamentali degli uomini e delle donne, dall’altro. “Con l’avvio dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), si spera entro il 2016 – ha concluso l’assessore -, si realizzerà un’unica banca dati, dalle attuali oltre 8.000 esistenti, con benefici per tutti gli enti pubblici e anche per i singoli privati interessati. Inoltre, il conseguente allineamento dei dati toponomastici, permetterà di concretizzare anche l’attesa riforma del Catasto”.
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