2 maggio 2016
Rosberg domina il il G.P. della Russia, fa poker con quattro vittorie in altrettante gare e lancia il messaggio che il 2016 è il “suo” anno, confermando anche che la Mercedes è ancora su un altro pianeta. Una certezza confermata dal secondo posto di Hamilton che, risalendo dalla decima posizione, porta la prima doppietta di questo campionato.
Una gara quella di Rosberg senza una sbavatura in testa fin dal primo giro, senza mai perdere il primato, nemmeno nei pit stop. Il tedesco si è concesso il lusso del giro più veloce al 52esimo dei 53 giri previsti e con gomme vecchie. Come a voler “gridare” al mondo della F.1 che lui ora finalmente è il “migliore”. Per la Ferrari un po’ di ” luce” la porta Raikkonen, ancora sul podio dopo una gara positiva nonostante un avvio incerto, ma non sufficiente per il morale della “Rossa”. Che paga ancora un gap pesante dalla Mercedes, con un morale a terra dovuto ancora una volta da una gara no di Vettel. A Sochi il plurititolato tedesco dopo il mezzo “harakiri” della Cina è stato buttato fuori in malomodo da Kvyat, il pilota di casa forse esaltato dalla presenza di Putin o molto più probabilmente per vendicare la “sgridata ” che Vettel gli ha rifilato esagerando, in mondovisione due settimane fa, rovina con una doppia tamponata in due curve la speranza di una gara che dopo i primi metri vedeva già un Vettel arrembante, costretto con la sua SF16-H abbondantemente acciaccata alla resa, mentre Kvyat se l’è cavata con un semplice pit -stop, alquanto insufficiente secondo noi. Ma non per solidarietà con la Ferrari, ma perché spesso i piloti vengono puniti dal collegio dei commissari con pene severe per “infrazioni” meno cruente rispetto a quanto visto oggi.
Vettel ora si trova con due stop in quattro gare ed un distacco di 77 punti da Rosberg. Come abbiamo scritto ieri è presto per trarre delle conclusioni, ma vi sono delle certezze sempre più concrete che per la Ferrari sarà ancora un anno difficile e in salita. Sperando per i tifosi della Rossa e per lo spettacolo di sbagliarci, vedremo cosa accadrà fra quindici giorni in Spagna su una pista che sembra possa essere un po “amica ” della SF16-H, e magari confidando anche sui primi acciacchi che l’ indistruttibile armata tedesca sta denunciando in questa stagione. Scorrendo la classifica Bottas e Massa piazzano le loro Williams a ridosso del podio, Alonso sesto e Button decimo portano punti e sorrisi in casa McLaren-Honda, Magnussen setttimo trascina fuori da un imbarazzzante inizio di mondiale la Renault, Grosjean ritorna a punti, ottavo,confermando la validità della debuttante Haas, mentre Perez nono concretizza il sempre buono stato di forma della Force India. Ultima considerazione: il mondiale certamente non è finito, ma continua ancora a parlare tedesco sia per il campionato piloti sia per quello costruttori.
Lascia una risposta