Aspettando l’epilogo di Torino, ecco il pagellone della Consultinvest 2015-2016 (parte 1)

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27 aprile 2016

PESARO – Anche se manca ancora una giornata, non sarà la partita di Torino a spostare i giudizi sull’annata della Vuelle, salva con un turno d’anticipo, dopo la vittoria ottenuta domenica scorsa contro Cantù e, come tradizione, è arrivato il momento del pagellone di Pu24 sull’annata che si sta per concludere. Stagione che ha visto la Consultinvest partire lenta, come brutta consuetudine di questi ultimi anni, per poi cambiare pelle durante l’inverno, con gli arrivi di Daye, Lydeka e Shepherd risultati determinanti.

Per ogni giocatore vi forniremo le sue statistiche, il nostro giudizio sintetico, il voto, quante sono le possibilità di rivederlo in canotta Vuelle e soprattutto se si merita o no di rimanere a Pesaro, in una stagione 2016-17 che potrebbe essere quella del rilancio definitivo per la Consultinves. A patto che non si lasci sfuggire i giocatori che hanno fatto la differenza quest’anno e che non commetta i soliti errori estivi nella costruzione del roster.

In rigoroso ordine numerico:

D.J. SHELTON (11 partite, 5.8 punti, 4.4 rimb. 22% da 3) Attualmente gioca nella serie A2 turca, in un palazzetto da 1500 anime, dove sta ottenendo statistiche anche discrete (16 punti e 11 rimbalzi), ma difficilmente lo rivedremo a medio-alto livello, perché rimane un giocatore dalle caratteristiche tecniche modeste e un carattere che non lo fa amare da allenatori e compagni, il primo dei due gravi errori commessi la scorsa estate, da chi aveva il compito di costruire la Vuelle.

Voto di pu24: 4

 

NICOLO’ BASILE (28 partite, 9.6 min, 1.6 punti, 0.6 ass, 33% da 3) Doveva essere l’anno della verità per Basile. Quello che ci avrebbe fatto capire se aveva le qualità tecniche e soprattutto caratteriali per poter essere, non diciamo protagonista, ma un onesto gregario in serie A. L’esame purtroppo non è stato superato e dopo un girone d’andata nel quale giocava una quindicina di minuti, coach Paolini ha capito che con il capitano sul parquet, la Vuelle soffriva, sia a livello offensivo, dove i problemi nel ball-handling e un tiro ampiamente rivedibile, non gli hanno mai permesso di rendersi pericoloso, sia a livello difensivo, con troppi problemi nell’adattarsi alle variazioni di gioco avversarie.

Si merita la riconferma? No

Possibilità di rivederlo in maglia Consultinvest? 50%. Ha ancora due anni di contratto con la Vuelle, ma insistere sul suo utilizzo potrebbe essere controproducente, mentre un’annata in serie A2, in una squadra che gli consenta una ventina di minuti di utilizzo, ci sembrerebbe la soluzione migliore, sia per il giocatore, che a 21 anni deve dimostrare ancora il suo reale valore, sia per Pesaro, che in caso di una stagione positiva nella serie inferiore, lo potrebbe reintegrare nell’estate 2017.

Voto finale di pu24: 4,5

 

Jevhon Shepherd

Jevhon Shepherd

JEVHON SHEPHERD: (18 partite, 27.6 min. 9.6 punti, 4.4 rimb. 27% da 3)

Dobbiamo ammettere che non eravamo troppo entusiasti del suo arrivo, anche perché a Varese non era andato benissimo e sembrava il classico tappabuchi, in attesa di trovare qualcosa di meglio sul mercato. Invece Shep ha saputo adattarsi subito alla nuova realtà, capendo quello che l’allenatore gli chiedeva e integrandosi con i compagni, che in lui non hanno mai visto un mangiapalloni, ma uno capace di ritagliarsi i suoi spazi durante il match. Fisicamente non gli mancano le qualità, mentre il tiro da fuori è ondivago e anche in difesa ogni tanto si perde nel classico bicchiere d’acqua, ma il suo difetto principale rimane la mancanza di continuità sui 40 minuti.

Si merita la riconferma? Forse.

Possibilità di rivederlo in maglia Consultinvest? 30%. Il ruolo di ala piccola è uno degli ultimi ad essere ricoperto, perché prima si parte dall’asse play-pivot e il numero tre viene preso in base alle caratteristiche degli altri componenti del quintetto, essendo il ruolo ibrido per eccellenza nella pallacanestro moderna. Se si sposterà l’attenzione su un tiratore, si scandaglierà il mercato europeo, con un occhio particolare ai paesi baltici, altrimenti anche Jevhon potrebbe essere preso in considerazione dallo staff biancorosso per un’eventuale riconferma.

Voto finale di pu24: 6,5

 

GIULIO GAZZOTTI: (29 partite, 18.2 min, 4.0 punti, 3.3 rimb, 28% da 3) L’arrivo di Daye ha condizionato negativamente la sua annata, perché nella prima parte della stagione non ci era dispiaciuto, finendo spesso in quintetto al posto dell’evanescente Shelton Anche se poi, lo spazio a sua disposizione non gli sarebbe mancato, in un reparto lunghi biancorosso che è stato uno dei punti deboli stagionali. Il problema è che per giocare da lungo puro a Gazza gli mancano le qualità tecniche e i movimenti per liberarsi dentro l’area e se il tiro da tre non gli entra, ha pochissime occasioni per produrre punti.

Si merita la riconferma? Più si che no.

Possibilità di rivederlo in maglia Consultinvest? 95%. Ha il contratto anche per il prossimo anno e la penuria di lunghi italiani farà sì che lo rivedremo anche la prossima stagione, con la speranza che riesca ad essere più utile alla causa. Sulla sua voglia di migliorare non abbiamo dubbi, così’ come sulla sua etica lavorativa, ma l’ideale, sia per lui che per la Vuelle, sarebbe quello di farlo scalare come quarto lungo nelle gerarchie, dietro a due lunghi stranieri di buon livello e un primo cambio comunitario.

Voto finale di Pu24: 5

 

TREVOR LACEY: (29 partite, 34,2 min. 14.8 punti, 4.8 rimb. 33% da 3) Un solo dato per farvi capire l’impatto positivo che

Trevor Lacey

Trevor Lacey

Trevor ha avuto sulla Vuelle: con i suoi 34 minuti medi di presenza sul parquet è stato il giocatore più utilizzato della serie A, e siamo d’accordo con la decisione di coach Paolini di lasciarlo sempre in campo, perché quando Lacey ha avuto il pallone in mano ci siamo sentiti tutti più tranquilli. Ha dimostrato di avere una vasta gamma di soluzioni offensive, dal tiro da fuori all’entrata al ferro, dall’arresto e tiro dai quattro metri al contropiede fulminante. E pensare che all’inizio c’eravamo posti qualche dubbio sulle sue effettive qualità, perché Trevor non ha la personalità dirompente di Daye ed è entrato in punta di piedi nei meccanismi della squadra, lasciando il palcoscenico prima a Christon e poi a Austin, ma alla fine è stata l’arma in più della Vuelle, l’uomo della sicurezza al quale affidare i palloni che scottano, il vero colpo da maestro di Cioppi della scorsa estate.

Si merita la riconferma? Sì, assolutamente.

Possibilità di rivederlo in maglia Consultinvest? 50% A luglio andrà nelle varie Summer League, perché, come tutti gli americani, sogna di poter andare in Nba. Ma di guardie dalle sue caratteristiche ce ne saranno un centinaio pronte a mettersi in mostra e la speranza della Vuelle è che nessuno se ne innamori. Perché un’altra stagione a Pesaro avrebbe un duplice vantaggio: per Trevor potrebbe essere decisiva per confermare le sue qualità e spiccare il volo verso gli squadroni europei dal 2017-18, per la Consultinvest sarebbe un conferma fondamentale per non ripartire da zero nella ricerca di un esterno di valore.

Voto finale di Pu24: 8.5

 

Semaj Christon

Semaj Christon in difesa contro Cantù

SEMAJ CHRISTON: (29 partite, 33.2 min, 14,2 punti, 3.6 assist, 3.4 rimb.) E’ stato sicuramente il giocatore più discusso della Vuelle, quello che ha diviso la tifoseria tra i suoi estimatori e chi lo ha ritenuto inferiore alle aspettative. Ecco, forse sono state le aspettative a tradire, perché, chi lo conosceva dai tempi del college, si è ritrovato di fronte lo stesso tipo di giocatore, con relativi pregi e difetti. I pregi sono stati evidenti fin da subito: la capacità innata di attaccare il ferro, una fisicità superiore alla media in quel ruolo e un’etica lavorativa inusuale per un ragazzo di 24 anni, ma si conosceva anche il difetto principale, ovvero la scarsa percentuale al tiro da tre e del bruttissimo 12 su 62 dalla linea col quale ha chiuso la stagione, sono da sottolineare le pochissime conclusioni prese – poco più di 2 a partita – altro segnale dell’intelligenza cestistica del giocatore, che invece di continuare a sparacchiare senza un progetto, ha continuato a fare quello che sapeva. Se fate mente locale, ha messo a segno tantissimi canestri negli ultimi due minuti, col punteggio in equilibrio, perché ha sempre avuto una mentalità vincente e non si è mai tirato indietro, anche se non sempre è riuscito nel suo intento. Le sue statistiche sembrano una sfilza di copia e incolla, sempre molto simili – 25 volte in doppia cifra su 29, con un high di 22 – e forse proprio la mancanza di un evidente miglioramento nel corso della stagione è il difetto peggiore che gli si può imputare.

Si merita la riconferma? Si

Possibilità di rivederlo in maglia Consultinvest: 1%. Non ha mai fatto mistero che questa fosse una stagione di transizione, in attesa di essere chiamato da Oklahoma City, che ne detiene i diritti, dopo essere stato scelto nel draft del 2014 alla posizione numero 55. Probabilmente riuscirà a strappare un contratto, anche se non sappiamo se garantito o no e se le cose non gli andranno per il verso giusto, potrebbe rivarcare l’Oceano ad inizio 2017, ma seguiremo comunque le gesta di questo ragazzo, augurandogli una lunga e felice carriera tra i professionisti della Nba, mondo dove forse i suoi difetti tecnici possono essere meno evidenti.

Voto finale di Pu24: 7.5

Appuntamento a domani con la seconda ed ultima parte del pagellone di Pu24 sulla Vuelle.

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