Cras, Tagliolini alla Regione: “Non vanifichi 15 mesi di sacrifici”

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17 aprile 2016

Struttura del Cras, il Centro di recupero animali selvatici

Struttura del Cras, il Centro di recupero animali selvatici

PESARO – “Fino al 31 marzo, ultimo giorno di nostra competenza, abbiamo garantito al Centro recupero animali selvatici personale e gestione, nonostante i pesantissimi tagli subiti dalle Province. Anzi, proprio per evitare che si verificasse quello che sta accadendo ora, abbiamo deciso di farci carico della gestione del personale fino al 30 aprile, mentre la Regione Marche avrebbe dovuto subentrare dal primo aprile negli altri aspetti, come la gestione delle auto e relativo carburante”. E’ quanto evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini dopo l’intervento sulla stampa delle associazioni animaliste e ambientaliste in cui si evidenzia come, per mancanza di soldi per la benzina, i mezzi del Cras non riescano più ad uscire per soccorrere animali (rileggi qua).

“Dal primo aprile – spiega ancora Tagliolini – la tutela e gestione della fauna selvatica, così come altre competenze, sono passate alla Regione per effetto della riforma ‘Del Rio’ e della trasformazione delle Province. Non siamo a conoscenza di alcuna convenzione, quello che chiediamo alla Regione è di non vanificare 15 mesi di sacrifici fatti da Provincia e Cras. Non va dimenticato, infatti, che questa competenza avrebbe dovuto essere assunta dalla Regione già dal gennaio 2015. La Provincia, proprio per l’importante attività svolta dal Cras, ha garantito la prosecuzione del servizio con notevoli sforzi finanziari e non capisco perché la Regione ancora non si sia presa in carico una gestione che noi abbiamo portato avanti con tanta fatica”.

Tagliolini ricorda anche come la Provincia sia stata chiamata in causa molte volte dalle associazioni ambientaliste e animaliste ed ogni volta abbia sempre dato risposte per consentire la prosecuzione di questo servizio, che da anni è un punto di riferimento per il soccorso, la cura, la riabilitazione ed il reinserimento degli animali selvatici nel loro ambiente naturale, come previsto dalla normativa nazionale e regionale.

“Oggi – aggiunge il presidente della Provincia – le associazioni parlano di politici, ma se si fanno richieste o si fanno promesse è bene che si sappiano i nomi”.

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