di Redazione
13 aprile 2016
PESARO – Nella sala della Repubblica del teatro Rossini, all’incontro sul piano generale di manutenzione programmato dal Comune con dirigenti scolastici, consigli d’istituto e comitati di gestione Nidi e Infanzia, Matteo Ricci fa l’elenco dei tre milioni di euro di lavori: «Riguardano nidi, scuole d’infanzia comunali e istituti comprensivi: scatteranno nel 2016, in gran parte nel periodo estivo per evitare disagi. Saranno 100 interventi in 58 sedi scolastiche, su 66 totali. Se pensiamo che l’investimento medio, all’anno, era di 400mila euro, si comprende che è un bel salto. Tra cantieri del 2016 e interventi del 2015 arriviamo a quasi sette milioni: è il risultato della nostra trattativa con il governo nazionale per sbloccare il patto di stabilità».
Ma il sindaco, a sorpresa, ci mette il carico: «Abbiamo deciso di investire subito altri due milioni per realizzare una nuova scuola in via Lamarmora. Lo abbiamo stabilito in giunta, dopo la chiusura del bilancio consuntivo 2015 e del preventivo 2016. Utilizzeremo per questo scopo un terzo dell’avanzo spendibile». Così Matteo Ricci motiva la scelta: «Non possiamo solo intervenire nelle strutture esistenti: in parallelo dobbiamo porci il problema delle nuove scuole». Sull’area di Pantano prescelta: «Da anni si discute di cosa farci (il riferimento è al passato dibattito sulla sede della questura, ndr). C’è un vantaggio: è nostra, non ci sarà la necessità di apportare varianti». Approfondisce: «Sarà una scuola moderna, in legno, modulabile. Perché in futuro potrà essere anche più grande, in base alle esigenze che si presenteranno. La facciamo a Pantano, anche perché in quel quartiere ci sono almeno due scuole con difficoltà evidenti. Ragioneremo poi cosa spostarci». Quello che è certo, rimarca, è che «sarà un’elementare o una media».
Ma il sindaco spinge anche sulla nuova scuola superiore: «L’area individuata con la Provincia, in questo caso, è al Campus (a fianco del Genga, ndr). Abbiamo partecipato a un bando Inail per i finanziamenti. E siamo arrivati quarti: i soldi andranno solo ai primi tre. Ma crediamo ci siano i margini per rivedere le cose. Abbiamo contestato la graduatoria perché, a nostro avviso, c’è un errore nella classificazione. Che non è conforme agli indirizzi del governo. Giovedì sarò al ministero dell’Istruzione, proprio per portare avanti la trattativa sul punto». Se quindi «è certa la scuola in via Lamarmora», il finanziamento per la scuola superiore, «pari a cinque milioni», dipenderà da questa vicenda. «Ma speriamo – conclude il sindaco – di aggiungere presto, al conto finale, anche questo investimento. Faremo tutto il possibile per portarlo a casa».
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