Altri guai in arrivo per la Dorna? Intervista al segretario di “Manos Limpias”

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19 marzo 2016

Bernard e Bottero

Bernard e Bottero

MADRID (Spagna) – L’incontro tra Pier Carlo Bottero, titolare di Sel, e Miguel Bernard Remon, segretario generale di Manos Limpias, è avvenuto a Madrid giovedì 17 marzo. Bottero è il titolare di Sel, l’azienda di logistica che ha denunciato al Fisco spagnolo la Dorna per presunta evasione fiscale, Miguel Bernard Ramon è il capo di Manos Limpias, il sindacato iberico che in passato, dopo aver denunciato l’Infanta di Spagna per evasione fiscale, ha anche denunciato il consiglio di amministrazione  dell’autodromo di Jerez de la Frontera che, tra i suoi consiglieri, annovera anche Carmelo Ezpeleta, Ceo della Dorna.

Nell’incontro, Miguel Bernard Ramon ha mostrato a Bottero la denuncia e la documentazione presentata, ed ha risposto da una serie di domande che, tramite il titolare di Sel, avevamo preparato.

Le risposte del segretario del sindacato spagnolo sono chiare, dirette: tutta la conversazione è stata registrata.

Circuito di Jerez: che cosa vi ha spinti a denunciare Carmelo Ezpeleta?
“Tutti i giorni a Manos Limpias arrivano informazioni e denunce che ci mandano i cittadini che evidenziano casi di possibile corruzione. In questo caso specifico ci hanno contattato delle persone di Jerez molto vicine al circuito che ci hanno fornito delle prove, noi abbiamo verificato la veridicità nelle nostre sedi ed abbiamo conseguentemente proceduto a depositare la denuncia”.

Per quanti anni il circuito di Jerez è stato soggetto a questa gestione? Da che anno a che anno? Stima approssimativa delle mancate entrate e/o ammanchi?
“Può essere sin dall’inizio della gestione di Carmelo Ezpeleta e soci, ma noi possiamo unicamente andare indietro di 5 anni fiscali per motivi di prescrizione. Come cifra globale sugli ammanchi, secondo le nostre stime, dovremmo essere intorno ai 50 milioni di euro”.

Nell’ambiente – Paddock MotoGP – si sussurra che Ezpeleta si comporti come un comandante assoluto… come uno che può permettersi tutto, un intoccabile insomma…
“Il capo unico ed indiscusso è sicuramente Carmelo Ezpeleta, che questi atteggiamenti che ha avuto a Jerez riteniamo possa averli avuti anche nei circuiti di Valencia e di Aragon (dove tra l’altro il direttore e Suo nipote). Ezpeleta è una persona di grande influenza soprattutto con la stampa sportiva ma nessuno è intoccabile, e grazie anche alle azioni di Manos Limpias lo stiamo dimostrando. Tenete presente che l’articolo 14 della nostra Costituzione dice che la legge è uguale per tutti… vedete cosa abbiamo fatto con la figlia del Re e con lo scandalo relativo, figuriamoci cosa potrà succedere a Carmelo Ezpeleta con tutta la documentazione che abbiamo e che ancora stiamo raccogliendo e che consegneremo alla giustizia spagnola”.

MotoGP, SBK, CEV e molto altro… siete mai stati sfiorati dal dubbio che Dorna abbia una posizione dominante?
“Non solamente posizione dominante ma di monopolio, lui e le sue società gestiscono tutto in modo che nessuno possa interferire uccidendo la concorrenza”.

I fondi di investimento, soci di Dorna, secondo voi sanno cosa sta succedendo davvero? O meglio: gli investitori, non i dirigenti dei fondi, ma quei risparmiatori che hanno investito nei fondi i risparmi di una vita, secondo voi conoscono i bilanci Dorna?
“Certo che no, e noi faremo di tutto per poter informare i risparmiatori sui rischi che stanno correndo al fine di potersi cautelare sui propri risparmi”.

Si mormora che Ezpeleta e la Dorna abbiano in Spagna “protezioni molto alte”, vi risulta? O è una leggenda?
“E’ possibile… probabilmente si stanno assicurando “il silenzio” attraverso la stampa spagnola, soprattutto quella sportiva, ma questo grazie a Manos Limpias sta per finire”.

Il 20 febbraio 2014 un sito italiano (MotoBlog, riprendendo affermazioni uscite sul diario di Jerez), riguardo alla gestione dell’Autodromo di Jerez, affermava che: “Denaro in nero sarebbe stato fatto uscire dal circuito nascosto nei sacchi della spazzatura!”. E’ possibile?
“Quasi sicuramente sì, ci sono molti indizi che indicano questa una storia vera e non una leggenda”.

Un giornale italiano ha scritto ad inizio di gennaio che Ezpeleta nel corso del 2016 potrebbe essere depotenziato e non ricoprire più il ruolo di CEO: secondo voi in Dorna qualcosa sta cambiando?
“Potrebbe essere vero, perché non può bloccare questa denuncia e dovrebbero avere già preso provvedimenti e siamo sicuri che una volta che tutto questo verrà fuori e sarà sul tavolo dei fondi di investimento e dei suoi legali sicuramente anche loro ci appoggeranno per non essere compromessi e prenderanno le distanze da Carmelo Ezpeleta”.

Segretario, come nasce la contesa tra “Manos Limpias” e la Dorna di Ezpeleta? Quali sono i fatti che contestate nello specifico? Perché un sindacato autonomo come il vostro entra in una questione che nasce nel mondo dello sport?
“Secondo noi si tratta di una frode, come tutte le altre che stiamo trattando… niente di più e soprattutto nulla di personale. Noi tuteliamo tutti i cittadini e i contribuenti spagnoli in maniera autonoma e senza appoggi politici”.

Ci spiega quali saranno i prossimi passi, sotto il profilo mediatico e legale?  Cosa volete ottenere nello specifico?
“La nostra denuncia relativa a Jerez è stata accettata e nei prossimi giorni andremo a fare un’altra denuncia insieme ad un’altra società che è stata penalizzata da Dorna, presto avrete notizie in merito. Il risultato che vogliamo ottenere è eliminare il più possibile la corruzione, soprattutto nello sport che dovrebbe essere un ambiente ultra-pulito”.

Qual è stata la reazione dei media in un Paese, la Spagna, ricco di centauri campioni del mondo, non ultimo Jorge Lorenzo nella MotoGp? I media e la politica da che parte si sono schierati?
“Lo sport deve stare fuori dalla politica. Sono due elementi che non si devono mischiare. La stampa sportiva ha dato poca importanza alla nostra azione, la stampa a carattere politico, invece, ha dato molta importanza alla vicenda. A nostro avviso perché è molto meno influenzabile”.

Che idea si è fatta, nel complesso, del mondo degli affari delle due ruote? E’ tutto limpido e trasparente, secondo lei?
“C’è bisogno di pulizia… da quello che vediamo c’è bisogno di pulire (limpiar, ndr) soprattutto quando si crea un monopolio… e spesso il monopolio può portare alla corruzione”.

Il Circus dei motori avrebbe bisogno nel futuro di un nuovo modello organizzativo, magari più vicino ad una public company, uscendo di fatto da una gestione “privatistica” e troppo schiacciata sulla figura del patron Ezpeleta?
“Se funzionava bene si poteva continuare con questo modello organizzativo che aveva creato Carmelo, ma poi si deve essere fatto prendere la mano dall’ambizione commettendo molti errori per ottenere più benefici possibili”.

Come viene vista Manos Limpias dagli spagnoli?
“Come l’unico esclusivo referente in Spagna per la lotta alla corruzione… e sanno che abbiamo molti nemici che sono quelli che denunciamo ora iniziamo ad essere conosciuti in tutto il mondo, anche in Usa”.

Che penetrazione e coinvolgimento avete nel territorio spagnolo?
“Ufficio principale a Madrid, in questo appartamento modesto in Calle Ferraz, 13, e poi ne abbiamo in tutta la Spagna altri 10. Siamo piccoli, autonomi ed indipendenti”.

Come si finanzia il Movimento Manos Limpias?
“Quota simbolica dai nostri sostenitori di 60 euro. Da quest’anno siamo passati a 120 euro, abbiamo 4.200 affiliati: quote che non sono obbligatoriamente versabili nell’immediato. Collaboriamo con avvocati e commercialisti che credono nel nostro movimento e che volontariamente dedicano tempo e risorse a presentare le denunce ed a seguire tutti gli iter giudiziari”.

Un po’ di numeri sulle vostre battaglie?
“Molte battaglie tutte importanti uguali ma due particolarmente sensibili: abbiamo inibito il presidente della comunità basca Juan Maria Atuxa e il caso della Infanta Cristina denunciata per corruzione per 2 delitti fiscali per un valore circa di 300.000 euro (rischia 8 anni di carcere). Ad oggi, con il nostro personale ridotto, attiviamo circa 80 denunce all’anno e credo che se avessimo una struttura più grande potremmo arrivare a 200 annue… Manos Limpias non si ferma davanti nessuno”.

Crede che una manos limpias come associazione per tutelare i team possa essere utile e perseguibile in MOTOGP o SBK?
“Sì, vogliamo con la nostra azione pulire tutto e consegnare e garantire ai tifosi e ai cittadini eventi sportivi senza rischi di corruzione. Una situazione pertanto chiara indicando una direzione su cui lavorare rispettando le leggi”.

Una battuta finale dal profumo sportivo: nella contesa Rossi-Marquez lei da che parte è?
“Non so esattamente cosa sia successo e di che sia la colpa. In Spagna erano tutti a favore di Marquez, in Italia immagino a favore di Rossi. Credo che anche in questo caso la Dorna e Carmelo Ezpeleta non abbiano gestito bene la situazione”.

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